Un nuovo centro diurno a roma offrirà ai minori e ai giovani adulti coinvolti in vicende giudiziarie un ambiente costruito per uscire dalla devianza e dall’esclusione sociale. L’iniziativa, la prima in italia di questo tipo, punta a dare risposte concrete attraverso percorsi personalizzati di supporto educativo, formativo e psicologico.
Un approccio innovativo per contrastare la marginalità giovanile a roma
Il centro diurno socio-educativo promosso da My Way Community International nasce per rispondere a un fenomeno che negli ultimi anni si è aggravato: il numero crescente di giovani coinvolti in situazioni di disagio e illegalità. La città di roma ha registrato un aumento di casi che richiedono interventi mirati, spesso legati a condizioni familiari fragili e a carenze nell’offerta educativa.
My Way Community International affronta questa situazione con un progetto a misura di giovane, che ha come obiettivo l’allontanamento dal circuito deviante. L’intervento combina diverse attività per garantire un percorso integrato. Ogni ragazzo viene preso in carico fin dall’inizio, con attenzione alle sue peculiarità, la sua storia e il contesto sociale. Questi elementi permettono di costruire un programma personalizzato e realistico.
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Programmi personalizzati e interventi multidisciplinari
La struttura si basa su un progetto educativo individualizzato che definisce, per ogni giovane, obiettivi e modalità di intervento pensate sui suoi bisogni specifici. Tra le attività offerte ci sono il sostegno scolastico per recuperare crediti educativi, laboratori professionali per acquisire competenze pratiche e possibilità di fare tirocini in aziende locali. Le iniziative prevedono anche attività socio-culturali per facilitare la socializzazione e il reinserimento.
Il sostegno psicologico rappresenta una componente essenziale, anche per prevenire recidive e affrontare problematiche personali profonde. Tutte le attività sono svolte da un’equipe multidisciplinare composta da educatori, psicologi, formatori e assistenti sociali. Questo approccio integrato segue linee guida scientifiche aggiornate e si coordina con diversi attori istituzionali.
Collaborazione con istituzioni e realtà locali per l’inclusione
Il centro diurno lavora in stretta sinergia con istituzioni pubbliche, scuole, servizi sociali e il Centro di Giustizia Minorile. Inoltre, coinvolge partner professionali ed economici del territorio destinati a offrire opportunità concrete per i ragazzi. Questa rete di collaborazioni è fondamentale per garantire continuità e concretezza agli interventi.
Il progetto riconosce che uscire da situazioni di marginalità richiede più di un semplice supporto formale. Serve una presa in carico complessiva e coordinata su vari livelli, che affronti insieme l’aspetto educativo, psicologico e lavorativo. Da qui la scelta di integrare tirocini e attività formative mirate, come momenti chiave per restituire ai giovani uno sguardo sul futuro diverso dalle esperienze negative.
Accoglienza e presa in carico individualizzata dei giovani
Al loro ingresso nel centro, i ragazzi affrontano una fase di osservazione che permette di valutare bisogni, risorse e criticità. Da questo monitoraggio deriva un progetto su misura, che tiene conto delle inclinazioni personali ma anche del contesto sociale in cui si muovono. L’idea è di mettere in campo strumenti realistici per raggiungere progressi concreti.
Il direttore generale Silvestro Romano ha spiegato che “ogni percorso è costruito sull’età, sulle capacità e sugli obiettivi di chi arriva al centro.” L’operazione non è mai impersonale o standardizzata, ma segue un piano individualizzato che può evolvere insieme al giovane. In questo modo si cerca di agire prima che la situazione precipiti ulteriormente, offrendo una via di uscita dalla devianza.
Il nuovo centro rappresenta un tentativo concreto di affrontare, a roma, una sfida sociale delicata. Gli operatori puntano a favorire una rottura con i modelli di esclusione e illegalità, accompagnando i giovani verso una nuova fase della vita. L’attivazione entro il 2025 sarà un momento importante per valutare l’impatto di questa esperienza e poterla replicare altrove.