A roma apre rosina: trattoria con ricette delle nonne da tutta italia e vini dal lazio

A roma apre rosina: trattoria con ricette delle nonne da tutta italia e vini dal lazio

Rosina, nuova trattoria a Roma tra via delle Grotte e via Capo di Ferro, offre cucina casalinga italiana con ricette tradizionali, ingredienti selezionati e vini laziali in un ambiente familiare e accogliente.
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Rosina è una nuova trattoria nel centro di Roma che offre cucina casalinga italiana autentica, con ricette regionali tradizionali, ingredienti selezionati e un’atmosfera familiare. - Gaeta.it

Nel cuore di roma, tra via delle Grotte e via Capo di Ferro, è nata una nuova trattoria che propone un viaggio culinario in tutta italia senza muoversi dalla capitale. Rosina punta a riportare in tavola la cucina di casa, quella autentica, come quella delle nonne, con piatti legati alle tradizioni regionali e ingredienti selezionati. Il locale ha preso vita nel 2023 dalla collaborazione tra imprenditori locali e chef con esperienze in ristoranti di alto livello, per offrire un’atmosfera familiare e sapori genuini.

Una cucina autentica per raccontare l’italia attraverso le ricette delle nonne

Il menu di Rosina racconta un’italia fatta di sapori familiari, ricette tramandate da generazioni e ingredienti scelti con cura. I soci provengono da regioni diverse, e ciascuno ha portato le proprie usanze gastronomiche, creando un insieme variegato ma coerente. La qualità delle materie prime resta un fattore chiave: salumi e formaggi arrivano dalla Tenuta Il Radichino in Tuscia, mentre la pasta secca è fornita dal pastificio Lagano di Pomezia. Pane, focacce, dolci e pasta fresca vengono prodotti in casa per garantire freschezza e genuinità.

Dopo i primi mesi con Gianmarco Iorio in cucina, la direzione è passata a Davide Tangari, che con la sua esperienza in ristorazione di alto livello come Villa Crespi si è sposato con l’idea della cucina di casa. Tangari ha portato sapienza tecnica sul piatto, senza rinunciare alla semplicità necessaria per rendere i piatti familiari e godibili. Il rapporto tra i due chef rimane collaborativo, per mantenere vivo il legame con le tradizioni e l’originalità delle ricette.

I piatti di rosina: tra tradizione lombarda e specialità romane in un menu che cambia con le stagioni

La proposta gastronomica di Rosina si articola in antipasti, paste, secondi e dolci, a cui si aggiungono 4-5 piatti del giorno, per mantenere varietà e freschezza. Non manca la possibilità di prendere una degustazione “alla cieca”, che offre un ricco pranzo della nonna con assaggi di tante portate. Il menu si rinnova ogni 3-4 mesi, ma alcune pietanze restano sempre presenti.

Tra i piatti fissi ci sono polpette di genovese con fonduta di pecorino, dove la miscela tra carne e cipolla viene invertita rispetto alla ricetta originale, e la pizzetta bianca con lingua di manzo, salsa verde e maionese alla senape. I ravioli della nonna – ripieni di ricotta e spinaci con sugo di datterini, stracciatella e zest di limone – sono un classico che attira sempre i commensali. Non mancano richiami alla tradizione lombarda come l’orecchia d’elefante, una fettina di carne battuta e panata con pangrattato di grissini, fritta nel burro chiarificato.

La cucina romana è rappresentata da piatti proverbiali come la carbonara e l’amatriciana. Con l’arrivo della primavera si introducono preparazioni più leggere, come crostone al baccalà, pollo alla cacciatora e fettine alla pizzaiola. Qualche ricetta porta con sé una storia particolare, come le fettuccine alla cornuta, un piatto molto semplice condito con burro, parmigiano e tartufo, nato dall’esigenza di preparare qualcosa in poco tempo ma fatto con cura.

La genesi di rosina: un progetto nato dalle radici familiari e dalla tradizione romana

Rosina nasce dall’idea di tre soci, Giacomo Galliera, Simone Franzon e Francesco Costantini Melchiorri, che avevano già esperienza nella ristorazione con Clorofilla. A loro si è unito lo chef Gianmarco Iorio, il cui nome scelto per il locale si ispira a una delle sue nonne. Gianmarco è cresciuto a ridosso di Porta Pia, dove la sua famiglia ha gestito una trattoria, ed è abituato a cucinare circondato dall’atmosfera del focolare domestico. Dopo anni passati in ristoranti stellati e al fianco di grandi chef, ha voluto tornare a una cucina più semplice, mettendo la tecnica al servizio delle ricette di famiglia.

L’idea si è concretizzata anche grazie all’incontro con Sergio, proprietario della storica trattoria Da Sergio alle Grotte, che ha deciso di andare in pensione. Simone Franzon ha avuto l’intuizione di rilevare la struttura e dare nuova vita al locale, mantenendo però la continuità con la tradizione che c’era dietro. In questo modo Rosina ha trovato casa in un ambiente conosciuto dai romani, ma con un progetto gastronomico rinnovato e centrato sul valore delle ricette casalinghe.

Vini italiani e attenzione particolare ai produttori laziali

La carta dei vini di Rosina propone circa 75-80 etichette provenienti da tutta italia, con particolare attenzione a quelle del territorio laziale. Marco Campitelli, master sommelier, ha costruito una selezione in linea con lo spirito del locale. La carta usa un linguaggio semplice e prende spunto dal mondo familiare delle nonne, con nomi dei vini “storpiati” e descrizioni leggere.

Nel menu vinicolo c’è spazio per realtà ancora poco note nel lazio, accompagnate da una suddivisione geografica che facilita la scelta. Rosina offre anche due vini prodotti da una fattoria di Fiumicino: un vermentino bianco e un syrah rosso, considerati “vino di casa.” Questo legame diretto con i produttori rinforza la filosofia del locale, che punta a sostenere realtà locali e a proporre prodotti di qualità sul territorio romano.

Eventi, street food e iniziative: rosina oltre la trattoria

Rosina non è solo un ristorante dove sedersi e mangiare. Qui prendono corpo eventi e collaborazioni che coinvolgono anche lo spazio esterno o il food truck. Quest’ultimo porta la cucina delle nonne in strada, come street food, rendendo più informale e immediata l’esperienza gastronomica.

Le iniziative sono pensate per ampliare il pubblico e avvicinare più persone al valore di una cucina semplice, fatta di ingredienti genuini e preparazioni casalinghe. Gli eventi mostrano un volto attivo, dove tradizione e vita sociale si intrecciano, recuperando un modo di condividere il cibo che sappiamo importante, specie nelle città come roma.

Il rapporto diretto dello chef con i clienti e l’atmosfera familiare del locale

Da Rosina la cucina è a vista e il dialogo con i clienti è parte del servizio. Davide Tangari esce spesso in sala per parlare con le persone, raccontare le ricette e ascoltare le curiosità. Questo scambio sostiene il clima informale ma curato che il locale vuole offrire. Le storie dietro i piatti arricchiscono il momento del pasto, dando un senso più profondo a ciò che arriva nel piatto.

Il locale ha previsto una sala interna con 55 posti e uno spazio esterno con circa 25-30 coperti, arredato in modo semplice ma curato. Le pareti sono decorate con mattonelle, muri invecchiati e dettagli moderni come luci a led. I colori sono diversi nella parte interna, dividendo idealmente l’ambiente in due zone distinte. Tovagliette di carta e tavoli in legno completano l’atmosfera informale e accogliente.

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