Un furto vergognoso ha colpito la città di Rieti: una coppia ha sottratto e distrutto lo scooter elettrico utilizzato da un uomo con disabilità per muoversi nel centro urbano. Il mezzo, fondamentale per la sua autonomia e la vita quotidiana, è stato ritrovato dopo tre giorni di ricerche dalla polizia, ormai inutilizzabile. La scoperta ha scatenato una mobilitazione della comunità locale e l’intervento delle istituzioni.
Furto e danni allo scooter di eros, uomo con tetraparesi spastica
Eros, un uomo affetto da tetraparesi spastica, si spostava con uno scooter elettrico indispensabile per raggiungere il suo lavoro presso l’amministrazione provinciale di Rieti. Il mezzo è stato rubato e completamente smembrato da due giovani fidanzati, già conosciuti dalle forze dell’ordine. Il furto aveva suscitato indignazione dal momento che il piccolo scooter rappresentava l’unico strumento che consentiva a Eros una parziale autonomia.
Gli agenti della squadra mobile di Rieti hanno condotto ricerche serrate per tre giorni prima di rintracciare il mezzo e i responsabili. Le indagini hanno portato all’identificazione della coppia, che nelle ultime ore aveva commesso ulteriori furti sul territorio cittadino. Sono stati denunciati per furto e danneggiamento.
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Reazioni della comunità e iniziative di solidarietà a sostegno di eros
Sui social network, i familiari di Eros avevano lanciato un appello, chiedendo aiuto nella ricerca dello scooter. La notizia del ritrovamento del mezzo ridotto a pezzi è stata diffusa dal fratello di Eros, Roberto, che ha descritto il gesto come “vile”, sottolineando quanto sia importante il supporto alle persone con disabilità. Il danno subito ha ostacolato la mobilità di Eros, suscitando la reazione della cittadinanza.
In risposta, la Onlus LocoMotiva, che lavora per l’inclusione degli adulti con autismo, ha messo a disposizione uno scooter elettrico temporaneo in modo che Eros possa muoversi in attesa di un mezzo definitivo. Alcuni cittadini si sono inoltre offerti di finanziare l’acquisto di un nuovo scooter, manifestando solidarietà concreta.
Il sindaco di Rieti condanna l’atto e annuncia sostegno dai pubblici enti
Daniele Sinibaldi, sindaco di Rieti, ha espresso pubblicamente il proprio sdegno per quanto accaduto. Ha definito il gesto “vile” e ha auspicato che la giustizia intervenga al più presto. Il primo cittadino ha evidenziato la reazione unitaria della comunità reatina, che si è subito attivata per non lasciare Eros in difficoltà.
Il Comune di Rieti si è impegnato a sostenere la famiglia e ad agire sul piano istituzionale per garantire assistenza. L’episodio ha dato luogo a una mobilitazione collettiva, confermando una solidarietà diffusa di fronte a un atto che ha colpito la vita di una persona fragile e il sentimento civile della città.