La città di Ravenna ospita al festival delle culture una raccolta di settanta immagini realizzate da sei fotoreporter palestinesi. La mostra “i grant you refuge” racconta tramite scatti originali le condizioni della popolazione civile a Gaza. L’iniziativa, curata dal fotografo Paolo Patruno, è parte di un progetto espositivo che si sviluppa in vari spazi della città fino al 13 giugno.
Il festival delle culture e l’apertura della mostra a ravenna
Giovedì 15 maggio, nello spazio espositivo di Viale Berlinguer a Ravenna, si apre al pubblico la principale esposizione della rassegna festival delle culture-oltre il conflitto. La mostra raccoglie settanta fotografie, numero record per questa iniziativa, che documentano diversi aspetti della vita quotidiana e della sofferenza di civili nella striscia di Gaza. Fin dal mattino, l’evento ha attirato l’attenzione di cittadini, studiosi e appassionati di fotografia che hanno risposto all’invito di questo appuntamento culturale. Il festival, che punta a promuovere un dialogo interculturale, utilizza questa esposizione come strumento per approfondire la realtà di territori colpiti da tensioni che spesso restano lontane dalla percezione comune europea.
L’esposizione, a ingresso gratuito, si pone l’obiettivo di far conoscere le storie vissute dalle persone comuni in una delle zone più complesse del Medio Oriente. Le immagini presentate appartengono a sei fotoreporter palestinesi: Shadi Al-Tabatibi, Mahdy Zourob, Mohammed Hajjar, Saeed Mohammed Jaras, Omar Naaman Ashtawy e Jehad Al-Sharafi. Ognuno di loro ha raccontato con il proprio sguardo le difficoltà quotidiane, le conseguenze dei conflitti e le manifestazioni di vita civile presenti a Gaza. Il curatore Paolo Patruno ha selezionato i lavori con attenzione, offrendo un percorso visivo che accompagna il visitatore in una narrazione intensa e testimoniale.
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Un percorso visivo per riflettere sul conflitto e i diritti umani
Le immagini di “i grant you refuge” raccontano molto più delle scene di guerra e distruzione. I settanta scatti mettono in luce volti, gesti e luoghi spesso invisibili alle cronache internazionali. Emergono momenti di vita familiare, lavoro, gioco e resistenza attraverso le immagini consegnate dai sei fotoreporter. La mostra esterna, già visibile dal mese di aprile con stampe di grande formato distribuite nei principali quartieri di Ravenna, amplifica il messaggio portandolo nelle strade. Questa scelta vuole coinvolgere tutta la città e testimoniare la realtà di Gaza al di là dello schermo.
Il titolo della mostra deriva dalla poesia “Ti concedo rifugio” scritta da Hiba Abu Nada, giovane scrittrice e poetessa palestinese. Lei è stata tra le vittime di un bombardamento il 20 ottobre 2023 nella sua abitazione nel quartiere Manara di Khan Yunis, nel sud della striscia di Gaza. La sua opera invita a un esercizio di empatia e responsabilità collettiva. Il messaggio sottolinea la necessità di interrogarsi sul ruolo che singoli cittadini, istituzioni europee e organizzazioni internazionali possono avere nel riconoscere e difendere i diritti umani in aree di conflitto.
La mostra si propone quindi come un monito e un appello. Le immagini e la poesia si intrecciano per offrire nuovi punti di vista, spingendo il pubblico a considerare con attenzione le conseguenze umane delle tensioni in atto. La presenza in città di queste fotografie permette di aumentare la conoscenza e complicità rispetto a una tragedia che coinvolge milioni di persone ma che spesso rimane lontana dalla nostra quotidianità.
Il progetto espositivo e il coinvolgimento di ravenna fino al 13 giugno
La mostra “i grant you refuge” resterà aperta nello spazio espositivo di Viale Berlinguer fino al 13 giugno, in modo da offrire più occasioni ai cittadini di visitarla. L’accesso libero favorisce un confronto aperto e senza barriere sull’argomento. Parallelamente all’esposizione interna, dall’inizio di aprile si stanno sviluppando altre iniziative legate al festival delle culture. Stampe a grande scala sono state installate lungo vie principali della città e in altri spazi pubblici, diffondendo il messaggio nelle zone più frequentate di Ravenna.
Questo progetto si inserisce in un momento in cui l’attenzione verso la situazione a Gaza rimane alta ma rischia di appiattirsi in cronache generiche. Le immagini dirette dei fotoreporter palestinesi forniscono una testimonianza visiva di grande valore. Consentono di rileggere la realtà della guerra e della crisi umanitaria con uno sguardo che racconta la quotidianità delle vittime.
Ravenna e il dialogo interculturale
La scelta di Ravenna come sede per questa mostra è legata anche al lavoro del festival delle culture, che da anni promuove temi legati al dialogo tra popoli e alla memoria. Qui, attraverso un confronto visivo e culturale con il Medio Oriente, cresce l’interesse sul ruolo che ciascuno può avere nel contribuire a una convivenza più giusta. La presenza di questa collezione d’arte ampia e variegata diventa così occasione per un approfondimento capace di superare le semplificazioni e i luoghi comuni sulle crisi contemporanee.