Procida si prepara ad accogliere l’ottava edizione del Raduno Jazz Manouche, manifestazione gratuita che si svolgerà dal 6 all’8 giugno 2025. L’evento trasforma le strade e i luoghi emblematici dell’isola in un teatro naturale senza palchi, con concerti diffusi tra Terra Murata, Corricella, Chiaiolella e la spiaggia della Lingua. Questa formula punta a unire la bellezza del paesaggio con l’energia della musica manouche in un’esperienza aperta a tutti.
Il messaggio di alessandro butera e il ruolo della musica come strumento sociale
Alessandro Butera, musicista originario di Procida e direttore artistico della manifestazione, descrive il Raduno come un sogno concretizzato. Per lui la musica ha un valore che va oltre l’intrattenimento: si tratta di un veicolo che può generare bellezza, cultura e connessione umana. La manifestazione è pensata come un momento di comunione, riflessione e crescita collettiva.
Butera evidenzia come, in un’epoca segnata da paure e divisioni sociali, la musica possa rappresentare una risposta positiva. Il jazz manouche, con la sua capacità di unire tradizione e improvvisazione, diventa un antidoto capace di promuovere gentilezza e apertura. Questo approccio sociale spiega anche la scelta di un festival gratuito e accessibile, che rompe le barriere tra artisti e spettatori.
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I protagonisti dell’edizione 2025: presenza internazionale e talenti italiani
L’ottava edizione del Raduno Jazz Manouche ospiterà artisti di rilievo provenienti da differenti realtà europee e italiane. Tra i nomi più attesi figura Andreas Unge Quartet, formazione svedese nota per la sua interpretazione originale del jazz manouche. Il gruppo porterà sul palco di Procida sonorità che uniscono tecnica e passione per lo stile gitano.
Tra i principali interpreti italiani, spicca il Daniele Corvasce Trio. Questo trio ha consolidato la sua reputazione nel panorama italiano per la capacità di rinnovare il jazz manouche mantenendo fede alle radici. A completare il cartellone ci sarà Psychè, band napoletana che aggiunge un tocco contemporaneo e sperimentale alle atmosfere tradizionali del festival.
La scelta degli artisti riflette la volontà degli organizzatori di offrire una panoramica diversificata del jazz manouche, che include contributi internazionali e nostrani, ma sempre con un legame profondo con la cultura mediterranea e europea. Oltre ai concerti, si prevedono momenti di incontro e confronto tra musicisti e pubblico, arricchendo l’esperienza dal punto di vista umano e culturale.
Il raduno jazz manouche, un evento diffuso tra storia e natura di procida
Il Raduno Jazz Manouche rappresenta un appuntamento fisso per chi ama il jazz e la cultura musicale originata dallo stile di Django Reinhardt. La scelta di Procida non è casuale: l’isola offre scenari suggestivi dove la storia e la natura creano un ambiente coinvolgente per i concerti. Le esibizioni si svolgono nei quartieri più caratteristici e nelle spiagge, senza strutture convenzionali, in modo da mantenere la spontaneità e la vicinanza tra pubblico e musicisti.
L’evento mira a valorizzare non solo la musica, ma anche il patrimonio culturale e paesaggistico di Procida. Terra Murata, con il suo borgo antico, e Corricella, con il porticciolo dai colori vivaci, diventano cornici ideali per questi incontri musicali. La presenza sulla spiaggia della Lingua e nella zona di Chiaiolella introduce un elemento naturale e rilassato, consentendo di ascoltare il jazz immersi nel suono del mare e nell’atmosfera mediterranea.