Maria Denisa Adas, 30 anni, di origine romena, è sparita da Prato il 15 maggio 2025. La sua scomparsa ha subito attirato l’attenzione degli investigatori, soprattutto dopo la segnalazione di una testimone che avrebbe sentito una telefonata della donna, durante la quale avrebbe detto “Se mi trovano mi ammazzano”. Maria era arrivata in città per lavoro e alloggiava in un residence dove sono rimasti alcuni suoi effetti personali. I dettagli delle indagini e le ipotesi sulle ultime ore della sua presenza a Prato cercano di fare luce su questa misteriosa vicenda.
La telefonata intercettata e il ruolo del testimone: cosa potrebbe aver detto maria
Un testimone, che si trovava nelle vicinanze, ha riferito di aver ascoltato una conversazione telefonica della donna durante il suo soggiorno a Prato. In quella chiamata, la giovane avrebbe pronunciato la frase “Se mi trovano mi ammazzano”. Parole che ora gli investigatori valutano con attenzione, perché potrebbero segnalare un pericolo imminente o un ricatto in corso.
Il contenuto esatto del resto della conversazione non è emerso, ma gli inquirenti stanno ricostruendo il contesto e le persone con cui Maria avrebbe parlato. Considerato il lavoro di escort, si ipotizza che la donna potesse aver raccolto minacce o avvertimenti da clienti o conoscenti, che potrebbero averla spaventata fino a farle temere per la propria incolumità.
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Non è chiaro se questa chiamata si riferisca a una minaccia reale o a un momento di paura dettata da altre tensioni personali o professionali. Per ora rimane un elemento cruciale per capire le dinamiche che hanno preceduto la scomparsa.
Le indagini sui clienti e il possibile uso di chat alterate per contatti con altre escort
Le forze dell’ordine hanno verificato i movimenti di alcuni clienti collegati a Maria quella sera. Si sa che un cliente ha lasciato il residence alle 20.45, ma c’è la possibilità che un’altra persona sia arrivata successivamente. Sta emergendo anche un’attenzione verso i messaggi scambiati attraverso una chat usata dalla donna per tenere i contatti con altre escort.
Gli investigatori sospettano che questa chat possa essere stata manomessa, magari clonata o alterata per instillare confusione e depistare sulle vere relazioni di Maria con clienti o conoscenti. Passare al vaglio questa corrispondenza digitale servirà a chiarire eventuali rapporti problematici o a scoprire elementi che finora non sono stati considerati.
Questi riscontri digitali potrebbero indicare se la scomparsa sia legata a una minaccia prevista da Maria o se ci sono altri intrecci ancora nascosti in questa vicenda.
La scomparsa di maria denisa adas a prato: gli ultimi movimenti noti
Maria Denisa Adas viveva a Roma ma si trovava a Prato per motivi di lavoro come escort. Aveva preso posto in un residence locale dove il 15 maggio scorso è stata vista l’ultima volta. Quel giorno in camera sono rimasti parte dei suoi bagagli, mentre nei cortili della struttura è stata ritrovata la sua Fiat 500 parcheggiata regolarmente. La madre di Maria ha denunciato la scomparsa il giorno dopo a Roma, segnalando che non c’erano più notizie della figlia dalla sera precedente.
Le ricerche subito si sono concentrate attorno al residence e ai suoi dintorni. Nessuna traccia concreta, né della donna né di altre sue cose personali fuori da quelle lasciate nella stanza. I vicini e altri ospiti del residence hanno collaborato con la polizia, fornendo dettagli sulle presenze nella zona quella sera. Un clima di apprensione si è diffuso fra quanti la conoscevano, considerati i timori espressi da Maria durante una telefonata intercettata.
Le ricerche continuano, così come le verifiche fra i testimoni e i messaggi, per capire meglio cosa sia accaduto nelle ultime ore prima della sparizione di Maria Denisa Adas.