Un nuovo servizio è stato inaugurato a Potenza per offrire supporto contro la violenza di genere. Lo sportello di ascolto si trova nella sede del rione Francioso dell’università degli studi della Basilicata. L’iniziativa nasce da una collaborazione fra il Comune di Potenza, l’associazione Telefono Donna e l’ateneo lucano, con l’obiettivo di fornire un punto di riferimento a chi si trova in difficoltà a causa di situazioni di violenza.
Lo sportello di ascolto: a chi si rivolge e come funziona
Lo sportello di ascolto è dedicato principalmente a studentesse, studenti, personale universitario e dipendenti del Comune di Potenza. Si tratta di uno spazio riservato e protetto dove è possibile ricevere sostegno psicologico in caso di violenza di genere. L’accesso è garantito a tutti coloro che vivono situazioni di disagio legate a questo problema, e offre un primo punto di ascolto per affrontare la condizione e orientare verso percorsi di aiuto più specifici.
Un punto di riferimento all’interno dell’università
La presenza dello sportello all’interno dell’università permette di intercettare casi tra giovani adulti, ma non solo, anche lavoratori dei diversi enti coinvolti. Grazie alla collaborazione con i servizi comunali e l’associazione Telefono Donna, chi richiede aiuto può contare su un team formato e specializzato in questa materia. La sede nel rione Francioso diventa dunque un luogo dove si può parlare liberamente e con riservatezza di situazioni che spesso restano nascoste.
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Il progetto “fermiamo la violenza”: iniziative e formazione in corso
L’attivazione dello sportello si inserisce nel progetto più ampio chiamato “Fermiamo la Violenza”, partito il 23 aprile scorso. Questo programma prevede una serie di azioni dedicate alla prevenzione, formazione e supporto contro la violenza di genere. Già sono stati organizzati incontri di sensibilizzazione nelle scuole medie inferiori di Potenza, coinvolgendo circa 20 classi tra scuola primaria e secondaria.
L’obiettivo degli incontri è educare fin dalla giovane età al rispetto delle differenze di genere e alla lotta contro stereotipi e atteggiamenti violenti, molto diffusi anche tra gli adolescenti. Queste iniziative servono a far emergere un clima culturale più attento ai diritti delle donne e a favorire cambiamenti comportamentali dalla base della società.
Corso di formazione per operatori e futuro del progetto
Parte integrante del progetto è un corso di formazione di 40 ore rivolto a operatrici e operatori dei centri antiviolenza, assistenti sociali, psicologi e chiunque lavori o sia interessato al tema della violenza di genere. Questo corso è programmato per durare fino alla fine dell’anno e punta a migliorare le competenze professionali in un campo che richiede particolare preparazione.
Grazie a questa formazione, gli addetti ai lavori possono approfondire metodi di intervento efficaci e aggiornati, garantendo qualità nell’assistenza offerta alle persone coinvolte in situazioni di abuso. Il progetto continua ad allargare la rete di supporto nel territorio potentino, creando nuove occasioni di informazione, sensibilizzazione e aiuto concreto.