A Piacenza si è tenuto un convegno dedicato ai benefici delle comunità energetiche rinnovabili combinate con la produzione di idrogeno verde. L’evento, promosso dal Consiglio nazionale dei periti industriali e dalla Fondazione Opificium, ha raccolto un’ampia partecipazione di esperti, istituzioni e rappresentanti di vari settori. L’incontro ha approfondito il ruolo delle cer come strumento per accelerare la decarbonizzazione e favorire nuovi modelli di mobilità sostenibile. Si è parlato anche delle applicazioni dell’idrogeno verde nei comparti più impegnativi dal punto di vista ambientale.
Il ruolo strategico delle comunità energetiche rinnovabili nel futuro energetico
Le comunità energetiche rinnovabili si confermano un elemento chiave per la gestione e la produzione di energia a livello territoriale. Queste realtà collettive permettono ai cittadini e alle imprese di condividere l’energia prodotta da fonti rinnovabili, migliorando l’autonomia e riducendo le emissioni. L’approccio adottato durante il convegno ha evidenziato la sinergia tra le cer e l’utilizzo dell’idrogeno verde, con l’obiettivo di creare modelli energetici più sostenibili e integrati.
Intervento del ministro gilberto pichetto fratin
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha ricordato che la cer rappresenta un esempio concreto di equità energetica, accessibile a tutti. Ha evidenziato il valore dell’idrogeno nei settori più difficili da decarbonizzare, come la siderurgia e i trasporti pesanti. Ha inoltre sottolineato la sua importanza per stabilizzare la rete elettrica nazionale, un problema che si fa sempre più sentire con l’aumento della quota di energie rinnovabili.
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Il contributo dei periti industriali e la nascita della prima comunità energetica nazionale
Giovanni Esposito, presidente del Cnpi e di Percerto, ha posto l’accento sul senso di appartenenza e collaborazione che caratterizza i periti industriali. Ha spiegato come il concetto di comunità sia radicato nella categoria professionale, e che questa visione ha portato alla creazione della prima comunità energetica nazionale, integrando i cittadini e i professionisti coinvolti.
Esposito ha evidenziato il crescente riconoscimento del valore dell’idrogeno come leva per accompagnare la transizione energetica. La scelta di un approccio che mette insieme le cer e la produzione di idrogeno mira a sfruttare al massimo le possibilità offerte da entrambe le soluzioni per raggiungere obiettivi più ambiziosi di sostenibilità. Il tema assume interesse anche per i potenziali sviluppi tecnologici e per la capacità di coinvolgere più attori in un progetto condiviso.
Spazio a voci tecniche e prime esperienze di innovazione nel campo dell’idrogeno
La seconda parte del convegno ha ospitato una serie di interventi tecnici, in cui sono stati illustrati aspetti pratici e progetti concreti legati all’applicazione dell’idrogeno nelle comunità energetiche. Marco Giovanni Buffoni, membro del gruppo di lavoro idrogeno del Cnpi, ha fatto notare come i periti industriali contribuiscano a creare occasioni reali per migliorare la mobilità sostenibile e offrire nuovi servizi ai cittadini. Ha considerato il settore dell’idrogeno parte integrante di questa strategia.
Innovazione con la piattaforma digitale percerto
Amos Giardino, vicepresidente del Cnpi, ha parlato della piattaforma digitale Percerto. Qui si sperimenta una combinazione innovativa tra intelligenza artificiale e idrogeno come vettore energetico. Questa soluzione punta a una gestione condivisa dell’energia in chiave cooperativa, pensata per diventare un modello ripetibile su tutto il territorio nazionale, un obiettivo che richiede però adattamenti e miglioramenti continui.
Modelli regolatori e sviluppo imprenditoriale per le comunità energetiche
Sergio Olivero, del Politecnico di Torino Energy Center, ha proposto un’interpretazione delle cer come strumenti di governance territoriale e di impulso all’imprenditoria locale. Ha indicato che per permettere alle comunità di sfruttare al meglio l’abbinamento con l’idrogeno verde servono regole chiare e piani di sviluppo solidi.
In questo senso, la scelta dei siti per impiantare impianti di produzione deve tenere conto di vicinanza con aree industriali o di consumo elevato, per garantire efficienza e sostenibilità delle operazioni. Olivero ha insistito sulla necessità di creare condizioni favorevoli per attrarre investimenti e creare valore locale.
Tecnologie pronte e sfide per integrare produzione e consumo dell’idrogeno
Matteo Riva, di Maximator Italy, ha affrontato gli aspetti tecnologici legati alla diffusione dell’idrogeno nelle comunità energetiche. Ha parlato di sistemi già disponibili come compressori, stazioni di rifornimento e accumulo, strumenti fondamentali per supportare la diffusione della nuova fonte energetica.
La sfida principale resta quella di collegare in maniera efficace e sicura la produzione e il consumo di idrogeno all’interno delle cer. Questi passaggi richiedono attenzione ai dettagli tecnici e al coordinamento tra operatori diversi, per garantire continuità e sicurezza delle forniture. Riva ha segnalato che il lavoro deve proseguire con l’obiettivo di migliorare costantemente questi sistemi, evitando interruzioni e problemi di gestione.
Percerto: da comunità energetica a progetto nazionale per l’energia
Il presidente Giovanni Esposito ha concluso il convegno ribadendo il ruolo crescente di Percerto, nata come comunità energetica ma diventata oggi una realtà più ampia con un progetto strutturato e di livello nazionale. Ha ringraziato i partecipanti per l’interesse dimostrato e ha riconosciuto il lavoro svolto finora dal gruppo.
Percerto rappresenta un esempio operativo in cui si sperimentano soluzioni concrete per la transizione energetica italiana. L’esperienza di questo network darà indicazioni importanti per favorire la diffusione di modelli simili nel paese, portando innovazione e promuovendo una distribuzione più equa dell’energia.