Un’operazione dei carabinieri ha portato all’arresto di sette persone a Pescara e nella provincia di Chieti. L’indagine ha svelato un gruppo organizzato che gestiva un traffico di cocaina, falsificava documenti e organizzava truffe con l’obiettivo di acquistare auto di lusso tramite finanziamenti fraudolenti.
L’indagine avviata nel novembre 2023 e la scoperta della rete criminale
Le forze dell’ordine hanno iniziato a monitorare un nucleo familiare nel novembre del 2023, sotto la direzione della procura di Pescara. Il controllo si è allargato quando sono emersi collegamenti con altre persone coinvolte nel traffico di stupefacenti e nell’uso di documenti falsi. Il gruppo agiva tra Pescara e diverse località della provincia di Chieti, come Montesilvano, San Giovanni Teatino, Torrevecchia Teatina e Francavilla al Mare. La rete comprendeva spacciatori e fornitori, legati da rapporti di parentela che coordinavano gli affari illegali come se fossero un’unica realtà.
Spaccio di cocaina all’interno dell’abitazione
L’attività principale era lo spaccio di cocaina, gestito all’interno dell’abitazione di uno dei componenti del gruppo in un quartiere residenziale di Pescara. Le cessioni avvenivano senza contatti telefonici, con acquirenti che arrivavano direttamente in casa per comprare la droga. Questa modalità ha rallentato le indagini, perché l’attività era nascosta dietro porte chiuse e controlli serrati.
Leggi anche:
Modalità di spaccio, ruoli e strategie per evitare i controlli
Gli investigatori hanno scoperto che lo spaccio si svolgeva esclusivamente in un’abitazione, trasformata in un punto vendita non ufficiale. I soggetti coinvolti avevano rapporti familiari stretti, tra coniugi e genitori con figli, che si alternavano e si supportavano nelle varie fasi dell’attività. I ruoli cambiavano spesso a seconda delle necessità: una vendita iniziava con una persona e veniva conclusa da un’altra. Nel caso di investigazioni o controlli, il gruppo si muoveva velocemente per spostare la droga, evitando al massimo rischi per l’intera rete.
Episodio chiarificatore di novembre 2023
Un episodio del novembre 2023 illustra bene questo meccanismo. Durante un controllo stradale, i carabinieri hanno fermato una donna insieme al compagno: addosso all’uomo sono stati trovati 100 grammi di cocaina. La donna ha subito avvertito la figlia al telefono, che ha allertato altri membri della famiglia per spostare la droga conservata nell’abitazione, impedendo così una perquisizione che avrebbe potuto compromettere l’intera attività.
Il sistema truffaldino per l’acquisto di auto con documenti falsi
Nel corso delle indagini è stata resa nota una rete parallela dedicata a truffe ai danni di piattaforme immobiliari e di e-commerce. Attraverso falsi annunci immobiliari online, il gruppo raccoglieva dati personali di ignari cittadini, tra cui documenti di identità, buste paga e coordinate bancarie. Questi documenti venivano copiati e manipolati per fabbricare carte di identità false.
Con quei falsi documenti, gli indagati acquistavano auto di lusso tramite finanziamenti online. Le auto venivano consegnate a domicilio e poi intestate fittiziamente a persone legate al gruppo criminale. In questo modo, le società finanziarie non riuscivano a recuperare i veicoli, mentre i pagamenti delle rate non arrivavano mai.
L’organizzazione e le tecniche di comunicazione per sfuggire alle indagini
Molti elementi raccolti dai carabinieri hanno evidenziato la consapevolezza degli indagati sulle tecniche investigative. Per evitare intercettazioni, il gruppo usava applicazioni di messaggistica cifrata e SIM intestate a terzi, estranei nelle attività. La comunicazione avveniva anche con termini codificati e segnali non verbali, sistemi messi a punto per evitare di lasciare tracce di conversazioni compromettenti.
La rete mostrava un’abilità nell’adattarsi ai controlli delle forze dell’ordine, spostando lo stupefacente rapidamente e utilizzando modalità di dialogo difficili da intercettare. Questa complessità ha richiesto un lavoro d’indagine accurato e prolungato.
Prosecuzione dell’inchiesta
L’inchiesta prosegue nel tentativo di definire i ruoli e le responsabilità con precisione. Il risultato di questi accertamenti sarà valutato in tribunale durante il processo, dove la colpevolezza dei sette indagati sarà esaminata nel contraddittorio tra accusa e difesa.