Il consiglio comunale di pescara ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna sindaco e giunta a tutelare e valorizzare la torretta dannunziana, edificio storico legato alla figura di d’annunzio. La misura rappresenta un passo deciso per fermare il degrado di questo immobile settecentesco e progettare un recupero che coinvolga la comunità, le scuole e la cultura cittadina. Il voto unanime testimonia l’interesse trasversale verso un bene percepito come simbolo identitario della città.
La torretta dannunziana tra storia e architettura a pescara
La torretta dannunziana è uno dei pochi resti di un complesso storico appartenuto alla famiglia di gabriele d’annunzio tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Fu l’unica struttura a resistere alla demolizione della masseria nel 1975 e si trova nel quartiere di villa del fuoco, ormai circondata da aree industriali. L’edificio risale al tardo settecento e presenta uno stile architettonico che miscela elementi pseudo-rinascimentali con dettagli neogotici.
Un esempio raro e di pregio nella città
Questa commistione di forme riflette una fase di rielaborazione storico-artistica tipica dell’epoca, che rende la torretta un esempio raro e di pregio nel contesto urbanistico locale. Dal punto di vista culturale, questo edificio considera il legame diretto con d’annunzio una pista molto amata dai cittadini e dagli studiosi, perché ricorda l’influenza della famiglia sull’identità e la memoria della città stessa. Negli anni però la struttura ha rischiato di scomparire sotto l’incuria. Ora si mira a riconoscerne ufficialmente il valore, per garantire una tutela più solida.
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Il percorso di tutela richiesto dalla mozione approvata
L’atto votato impegna il sindaco e la giunta a procedere con azioni urgenti di difesa della torretta. Tra i principali punti c’è la richiesta formale di riconoscimento come bene storico, architettonico e culturale. Questo riconoscimento è un prerequisito necessario per attivare le norme di tutela del codice dei beni culturali e paesaggio.
Procedure per la tutela
L’ordine del giorno prevede anche di sollecitare la soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio ad avviare la procedura per dichiarare ufficialmente l’interesse culturale della torretta. In questo modo l’immobile sarà soggetto a vincoli e prescrizioni che impediranno altri abbandoni o interventi non autorizzati. L’importanza di questa fase è stata spiegata dal consigliere marco presutti, primo firmatario della proposta, che ha sottolineato “come senza questo passaggio la torretta rischierebbe di rimanere esposta a un lento degrado.”
Le azioni richieste devono trasformarsi in interventi concreti quanto prima, con monitoraggi regolari sull’avanzamento delle misure di tutela e recupero.
Le prospettive di valorizzazione e coinvolgimento della comunità
La mozione approvata non si ferma alla tutela ma punta a restituire alla città un luogo vivo e fruito da tutti. La torretta dannunziana potrebbe infatti diventare un punto di riferimento culturale, che raccoglie le memorie storiche e ospita eventi. Il progetto di valorizzazione immaginato punta a inserirla in percorsi didattici rivolti soprattutto alle scuole, per far conoscere ai giovani il legame con d’annunzio e la storia locale.
Un polo culturale per pescara
L’edificio potrebbe ospitare anche esposizioni, mostre, incontri culturali, creando una nuova occasione per rafforzare il senso di identità cittadina. Lo spazio, per anni considerato un pezzo dimenticato del territorio, ha davanti una possibile rinascita come polo per musei e iniziative culturali. Il fatto che il consiglio comunale abbia votato tutti insieme il documento dimostra una convergenza su questo progetto.
Marco Presutti ha inoltre annunciato che davanti agli impegni presi ci sarà un controllo costante, con resoconti periodici in consiglio sullo stato delle iniziative per la torretta. “In questo modo si vuole evitare che si torni a rinviare o ignorare questo patrimonio che appartiene a pescara.”
Il voto del marzo 2025 segna una fase nuova per la torretta dannunziana, che può uscire dall’oblio e tornare a essere un punto riconosciuto e valorizzato all’interno della città.