Un intervento da 15 milioni di euro, finanziato in parte con risorse PNRR, avvierà da lunedì 12 maggio a Pescara una serie di cantieri per riparare la perdita di acqua potabile che riguarda circa il 30% della rete idrica cittadina. L’operazione si concentrerà sull’adduttrice principale dell’acquedotto giardino, con la posa di nuove tubazioni in ghisa DN 600. Il Comune ha già pianificato modifiche temporanee alla viabilità per consentire i lavori, che dureranno fino al 23 giugno in due zone diverse della città. L’obiettivo è migliorare la rete idrica senza chiudere completamente le strade, ma creando inevitabili restringimenti di carreggiata.
Interventi sull’acquedotto giardino per fermare le perdite di acqua a pescara
I lavori coinvolgeranno la principale condotta dell’acquedotto giardino, cruciale per l’approvvigionamento idrico di Pescara. La tubazione in ghisa DN 600 sarà posata in trincea per sostituire quelle obsolete responsabili di una dispersione idrica stimata al 30%. L’azienda sanitaria Aca spa gestisce il progetto e assegna l’importo complessivo di 15 milioni di euro, in parte stanziati con fondi PNRR assegnati per interventi di risanamento infrastrutturale.
Dichiarazioni di aca spa
Giovanna Brandelli, presidente di Aca spa, ha spiegato che questa operazione affronterà un problema ereditato e curerà quella sorta di “emorragia” dell’acqua potabile. Il progetto prevede tre squadre che lavoreranno in contemporanea su più siti, limitando l’impatto alla circolazione. Non sono previste chiusure totali delle strade, ma bisogna prepararsi a restringimenti temporanei delle carreggiate. Le ispezioni congiunte tra tecnici del Comune e di Aca hanno cercato di individuare modalità operative che evitino disagi pesanti ai residenti e ai pendolari.
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Modifiche alla viabilità per consentire i cantieri in due zone di pescara
Per permettere le operazioni senza interruzioni eccessive del traffico, l’amministrazione comunale ha fissato alcune regole temporanee sulla viabilità. La prima zona interessata, fino al 23 giugno, riguarda il tratto di via Alcide De Gasperi vicino al campo Rampigna. Qui scatteranno divieti di sosta con rimozione forzata e restringimenti importanti in prossimità della piazza Martiri Dalmati e Giuliani. Il divieto riguarda anche il transito pedonale sul lato mare del tratto lungo via Alcide De Gasperi tra via Spalti del Re e piazza Martiri Dalmati e Giuliani. Nei parcheggi limitrofi si sospende la sosta.
Anche via Chieti subirà restrizioni in entrambe le corsie, con divieti simili e rimozioni forzate per evitare intralci durante i lavori. Questi interventi saranno realizzati per tratti successivi, in modo da non paralizzare completamente la circolazione.
Secondo cantiere
Il secondo cantiere interesserà corso Vittorio Emanuele II, nella porzione compresa tra corso Umberto I e via Michelangelo, con restrizioni sul lato mare e sulla rotatoria dove si intersecano via Michelangelo e viale Giovanni Bovio. Anche qui sono previsti divieti di sosta e fermata, con rimozioni forzate, sia sul lato mare che su quello monte della strada. L’obiettivo è consentire l’accesso ai cantieri senza pericoli per automobilisti e pedoni.
Le reazioni delle autorità e l’importanza degli interventi per la città
Adelchi Sulpizio, assessore comunale alla viabilità, ha chiesto pazienza ai cittadini ricordando che si tratta di interventi attesi da tempo per uscire dall’emergenza idrica che Pescara vive da anni. Gli interventi garantiranno una rete più solida e meno soggetta a perdite in futuro, un risultato che la popolazione ha chiesto a gran voce negli ultimi mesi.
Massimo Pastore, presidente della commissione lavori pubblici, ha assicurato che i cantieri saranno monitorati con attenzione, soprattutto per assicurare un rapido ripristino del manto stradale dove verrà scavato. L’obiettivo è evitare che le strade tornino difficili da percorrere dopo la conclusione dei lavori, mantenendo condizioni di sicurezza adeguate per tutti.
Non a caso, già durante la fase di preparazione sono state imposte prescrizioni precise alle ditte incaricate, perché i disagi siano contenuti e le operazioni procedano senza intoppi lungo le vie interessate. È evidente che la complessità dell’intervento richiede un coordinamento stretto tra Aca, Comune e imprese per rispettare tempi e modalità stabiliti, offrendo risposte concrete alla crisi idrica della città.