Con l’avvicinarsi dell’estate, a pescara si intensifica il dibattito sulla sicurezza cittadina, in particolare nell’area della stazione centrale, dov’è stato segnalato un aumento di episodi criminali. Il consigliere regionale Antonio Blasioli, insieme ai consiglieri comunali del Pd, ha voluto portare l’attenzione su questa zona “calda”, sollecitando misure più incisive a livello di polizia locale e forze dell’ordine. Al centro della discussione il rifiuto del sindaco Masci di incrementare l’organico o attivare il turno di notte della polizia locale.
La denuncia di blasioli e il presidio in stazione
Il consigliere regionale Antonio Blasioli si è recato questa mattina con alcuni consiglieri Pd nel cuore di pescara, di fronte alla stazione centrale, per segnalare il clima di insicurezza che domina la zona. Questa parte della città è stata descritta come uno dei principali luoghi dove si concentrano problemi come violenze, risse e atti vandalici. Blasioli ha sottolineato come nell’ultimo periodo i problemi siano aumentati, con episodi di violenza sessuale di gruppo, furti e spaccio. La situazione ha spinto il prefetto a istituire una “zona rossa” intorno alla stazione per limitare gli episodi più gravi. Il presidio dei consiglieri in quella zona voleva anche far sentire la voce di chi chiede più attenzione alla sicurezza.
Potenziare la polizia locale di notte
Secondo Blasioli, servirebbe potenziare gli agenti in servizio notturno, una misura che, se messa in pratica, potrebbe contribuire a contenere queste situazioni critiche. Non a caso, la polizia locale di pescara è tra le poche forze di medie città in Italia a non prevedere ancora il turno di notte, nonostante le richieste di cittadini e sindacati. I lavoratori della polizia hanno segnalato le difficoltà e le pressioni che derivano da organici troppo limitati, che non garantiscono una copertura operativa adeguata a gestire l’inasprimento della criminalità.
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No al potenziamento notturno secondo il sindaco masci
Il sindaco di pescara, Masci, ha respinto le richieste di aumentare gli agenti della polizia locale e attivare il servizio notturno. “Il controllo della sicurezza pubblica spetta principalmente alle forze di polizia statali”, ha affermato, e quindi non ritiene necessario un potenziamento di quella locale. Questa posizione ha suscitato reazioni da parte dei consiglieri del Pd che ritengono che invece il comune debba intervenire direttamente per contrastare i problemi.
La linea del sindaco sui turni della polizia locale
Nel rispondere a Blasioli e ai suoi colleghi, Masci ha ribadito il concetto che “cambiare i turni richiede prima un aumento di personale”, ma allo stesso tempo ha escluso un investimento in questo senso. Il sindaco considera il ruolo del comune più limitato rispetto a quello delle forze di polizia dello stato, relegando gli interventi locali a un impatto marginale, che non giustificherebbe modifiche significative nelle risorse destinate alla polizia locale.
Le richieste del pd per rafforzare la questura di pescara
I consiglieri del Pd hanno evidenziato la necessità di sollecitare le istituzioni nazionali a intervenire. La richiesta principale è di ottenere un aumento degli organici e un salto di livello per la questura di pescara. Nel 2022, con un decreto del capo della polizia, la questura è stata declassata da livello A a livello B. Questo si traduce in meno risorse e meno personale per gestire la sicurezza.
Blasioli presenta una risoluzione in regione
Secondo il Pd questa decisione ha indebolito la capacità di risposta della polizia in città. Proprio per porre rimedio a questa situazione, Blasioli ha presentato una risoluzione in quinta commissione del consiglio regionale per chiedere ufficialmente che il ministero dell’interno riveda la classificazione della questura. L’obiettivo è riportarla al livello A, soprattutto con l’arrivo della stagione estiva, quando i flussi turistici e le presenze in città aumentano. Il rafforzamento degli organici e il ritorno al livello superiore permetterebbero una maggiore capacità di intervento e controllo sul territorio, contribuendo a ridurre episodi di violenza e degrado.
La situazione di pescara resta uno dei casi più allarmanti tra le città di dimensioni medie in Abruzzo. Le tensioni tra comune e istituzioni, e la pressione dal basso della popolazione e sindacati, hanno acceso un dibattito acceso sulla gestione della sicurezza pubblica, che finora non sembra trovare risposte immediate. A quel punto, il contrasto tra chi invoca una presenza più forte e chi invece si richiama alle competenze statali fa da sfondo alle iniziative che dovranno essere intraprese nei prossimi mesi.