A Pesaro torna il gran ballo dell’estate con danze ottocentesche e musica dal vivo

A Pesaro torna il gran ballo dell’estate con danze ottocentesche e musica dal vivo

Alla villa Vismara Currò di Pesaro, il Gran Ballo dell’Estate unisce musica lirica del conservatorio G. Rossini, danze storiche guidate da Carla Favata e atmosfere ottocentesche ispirate a Il Gattopardo.
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Il Gran Ballo dell’Estate a villa Vismara Currò di Pesaro è un evento annuale che rievoca i salotti nobiliari ottocenteschi con musica lirica, danze storiche e costumi d’epoca, offrendo un’esperienza immersiva tra arte, storia e tradizione. - Gaeta.it

Alla villa Vismara Currò di Pesaro, sabato 14 giugno dalle 19,15, si svolge il Gran Ballo dell’Estate per il terzo anno consecutivo. L’evento propone un tuffo nei salotti nobiliari del XIX secolo con danze e costumi d’epoca. Si tratta di un’occasione per vivere l’atmosfera dei grandi ricevimenti europei del Primo e Secondo Impero, tra musica lirica e balli coreografati.

La musica lirica con i talenti del conservatorio g. rossini di pesaro

La prima parte del Gran Ballo dell’Estate è affidata alla musica lirica. Sul palco si alternano il soprano kazako Askar Aiym e il pianista Alessandro Cassano, entrambi allievi del conservatorio G. Rossini, uno dei centri musicali più noti della città. Le loro interpretazioni spaziano tra autori del romanticismo italiano e internazionale come Bellini, Donizetti, Verdi e Chopin.

Questo concerto breve, ma intenso, fa da preludio alle danze, stabilendo il tono elegante e raffinato della serata. Le melodie scelte si rifanno al repertorio tradizionale dell’epoca e raccontano le emozioni tipiche dei grandi eventi aristocratici di inizio Ottocento.

Il valore degli interpreti rimanda alla tradizione musicale di Pesaro, città natale di Gioachino Rossini. La performance non solo valorizza il talento giovane locale, ma collega la musica classica con la teatralità del ballo storico. Aiym e Cassano offrono così un ponte sonoro tra passato e presente in una cornice raccolta e suggestiva.

La cornice storica del gran ballo a villa vismara currò

La location scelta, villa Vismara Currò, è già di per sé parte dell’esperienza. La villa storica di Pesaro accoglie l’evento della Wunderkammer Orchestra e dei gruppi di danza in un ambiente che ricorda il fasto ottocentesco. La serata replica la ricchezza e il divertimento dei salotti nobiliari, dove cortesia e abiti eleganti scandivano le giornate. L’atmosfera si riempie di richiami al gusto e all’eleganza di quei tempi, quando il ballo era punto di incontro e di confronto sociale.

Per questo motivo, il dress code prevede abiti in stile ottocentesco o abiti da sera molto curati. Gli ospiti possono anche partecipare attivamente alle danze, accompagnando dame e cavalieri tra crinoline, frac e tailleur d’epoca. La scelta di un abito adeguato è fondamentale per creare il giusto clima e permettere una vera immersione nel passato.

La serata si divide in più momenti, dal concerto lirico al ballo guidato da esperti, un percorso tra musica e danza pensato per accompagnare e coinvolgere ogni partecipante. Il risultato è un evento che coniuga rigore storico e splendore visivo, una rievocazione che torna puntuale da tre anni a questa parte.

Le danze storiche e il ruolo di carla favata nel gran ballo

Dopo l’apericena si dà spazio alle danze tradizionali del Primo e Secondo Impero. Il Gran Ballo porta in scena una sequenza di passi e coreografie ben definite, curate dall’esperta maître à danser Carla Favata. La sua presenza garantisce rigore storico e precisione nei movimenti, condizioni indispensabili per rispettare l’autenticità dell’evento.

Favata guida i partecipanti tra valzer, mazurche e polke, accompagnando dame e cavalieri con voce e presenza costante. Il gruppo di danza Ottocento Divisione Danza WKO-ADA si esibisce e coinvolge il pubblico nei numeri più rappresentativi, creando un’atmosfera vibrante e accogliente allo stesso tempo.

Le coreografie si rifanno a danze tipiche dei grandi balli dell’800, quelle che si vedevano nei romanzi e nei film ambientati nei secoli scorsi. La partecipazione attiva del pubblico è possibile, con l’unica richiesta di rispettare il codice d’abbigliamento. Questo contribuisce a mantenere il senso di comunità e festa che animava le serate dei salotti storici.

L’evento, così, si trasforma in un’esperienza didattica oltre che ludica, offrendo a chi partecipa l’occasione di scoprire o riscoprire dettagli della cultura ottocentesca legata al ballo.

Il carnet de bal: le danze che riportano il gattopardo al presente

Il programma del Gran Ballo dell’Estate prevede il carnet de bal, una serie di danze ispirate ai gran balli descritti nel celebre romanzo Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. Questa scelta lega l’evento a uno spaccato storico e letterario ben preciso, evocando luoghi e personaggi del Sud Italia della metà dell’800.

Tra i brani e le danze eseguite ci sono la promenade d’ingresso, il valzer del Gattopardo, la mazurca, la polka e la quadriglia francese. Alcuni nomi, come the Duke of Kent Waltz o la marcia Fatinitza, rappresentano inoltre balli celebri nell’ambiente aristocratico europeo.

La selezione di coreografie riflette il rigore e lo stile di quel periodo storico, oltre a offrire varietà e ritmo alla serata. Alcuni pezzi sono leggeri e veloci, altri più solenni e maestosi. Insieme ricreano il clima appassionato e mondano racchiuso nel romanzo che ha segnato la letteratura italiana e ha offerto uno sguardo sul declino della nobiltà in un’epoca di cambiamenti.

Inquadrate nella suggestiva villa di Pesaro, queste danze prendono vita davanti agli occhi del pubblico e aprono uno spaccato sulle tradizioni culturali ottocentesche, arricchendo la serata di riferimenti storici e letterari da immergersi con cura.

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