A Pesaro si programma la riorganizzazione delle fondazioni culturali per ridurre i costi e migliorare le attività

A Pesaro si programma la riorganizzazione delle fondazioni culturali per ridurre i costi e migliorare le attività

Pesaro avvia la riorganizzazione delle fondazioni culturali per ridurre i costi amministrativi, nominare un direttore interno alla Pescheria e separare il ruolo di sindaco da quello di presidente entro il 2025.
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A Pesaro il sindaco Biancani propone di riorganizzare le fondazioni culturali per ridurre i costi amministrativi e migliorare la gestione, con l’obiettivo di rilanciare eventi e valorizzare il patrimonio locale. - Gaeta.it

A Pesaro si sta delineando un intervento mirato alla riorganizzazione delle fondazioni culturali presenti sul territorio. Il sindaco Andrea Biancani ha illustrato l’idea di rivedere il numero e la struttura di queste realtà per contenere le spese e potenziare le attività legate alla cultura e agli eventi in città. La novità punta a coniugare un uso più efficiente delle risorse con un rilancio della valorizzazione del patrimonio locale.

La spinta a rivedere le fondazioni nasce dagli oneri amministrativi aumentati negli ultimi anni

Biancani ha spiegato che il piano nasce da una necessità concreta: negli ultimi anni è cresciuto l’impegno amministrativo cui le fondazioni devono far fronte. Il legislatore ha imposto nuovi adempimenti, controlli e verifiche che comportano una complessità gestionale superiore. Questi obblighi si traducono in costi più alti, perché ogni fondazione deve mantenere un’attività burocratica intensa e autonoma.

Il sindaco ha sottolineato come tali adempimenti abbiano cambiato lo scenario rispetto al passato, rendendo meno sostenibili le condizioni attuali. Ridurre il numero delle fondazioni, così come ottimizzare il personale e le risorse economiche, dovrebbe alleggerire il carico burocratico e concentrarsi maggiormente sull’attività culturale. Il territorio potrebbe così beneficiare di una gestione meno dispersiva ed economicamente più solida.

Proposta di nominare un direttore interno per la fondazione Pescheria per migliorare il rapporto con il comune

Uno degli esempi concreti di questa strategia riguarda la fondazione Pescheria, per la quale Biancani ha suggerito di affidare la direzione a un dipendente del comune, selezionato all’interno del servizio cultura. Questa figura non esterna, ma interna al sistema comunale, potrebbe facilitare la riorganizzazione e ridurre le spese generali.

Con questa scelta, si punta a creare un legame più stretto tra la fondazione e l’amministrazione cittadina, migliorando la comunicazione e la gestione delle iniziative. L’idea è che un direttore scelto tra i funzionari comunali renda più facile coordinare attività, budget e obiettivi, favorendo un risparmio e una maggiore efficacia operativa. Si tratta di un passaggio strategico che possa fare da modello anche per altre fondazioni.

Revisione del ruolo del sindaco come presidente delle fondazioni prevista entro il 2025

Un ulteriore cambiamento riguarda il ruolo del sindaco nella governance delle fondazioni. Attualmente, per statuto, il sindaco è automaticamente presidente di queste istituzioni. Biancani ha annunciato l’intenzione di modificare questa prassi entro il 2025. L’obiettivo è separare le due cariche, dato che gli impegni di sindaco e presidente si sono intensificati e non possono più essere gestiti simultaneamente dalla stessa persona.

Nei fatti, anche nelle precedenti amministrazioni il sindaco spesso delegava la presidenza a figure nominate esternamente, ma la norma statutaria non è mai cambiata. Oggi però diventa necessario aggiornare gli statuti per formalizzare una situazione che, di fatto, è già prassi. Questo permetterebbe alle fondazioni di avere presidenti dedicati e al primo cittadino di concentrarsi sulle sue responsabilità istituzionali senza conflitti o sovrapposizioni.

Impatti sulla cultura e sugli eventi di Pesaro

Questo piano di razionalizzazione dovrebbe incidere direttamente sulla capacità di Pesaro di organizzare eventi e manifestazioni culturali. La riduzione dei costi amministrativi potrebbe tradursi in risorse più ampie dedicate al patrimonio artistico e ai programmi culturali. Rivedere le strutture dovrebbe aumentare la qualità dell’offerta culturale, offrendo alla cittadinanza iniziative più varie e sostenibili nel tempo.

Il rilancio delle fondazioni, meno frammentate e con una gestione più integrata, potrebbe facilitare una programmazione più coerente e capace di attrarre pubblico e investimenti. In questo modo, Pesaro mira a mantenere viva una tradizione culturale importante, rafforzando il legame tra enti e istituzioni cittadine con il territorio e i suoi cittadini.

Le modifiche descritte appariranno nei prossimi mesi nelle sedi istituzionali competenti, mentre già si definiscono le prime nomine e passaggi organizzativi. L’attenzione resta alta anche sul confronto interno alla maggioranza che dovrà condividere e sostenere il percorso avviato dal sindaco.

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