A palermo nasce la sede aned dedicata alla memoria degli ex deportati nei lager nazisti

A palermo nasce la sede aned dedicata alla memoria degli ex deportati nei lager nazisti

La nuova sede di Aned a Palermo, promossa da Oreste Poma, preserva la memoria di Guido Vittoriano Basile e delle vittime non ebree della deportazione nazista durante la Seconda guerra mondiale.
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La nuova sede di Aned a Palermo, promossa da Oreste Poma in memoria dello zio deportato Guido Vittoriano Basile, si dedica a preservare e diffondere la memoria delle vittime italiane non ebree della deportazione nazista durante la Seconda guerra mondiale. - Gaeta.it

La storia di Guido Vittoriano Basile, avvocato palermitano deportato e morto a Mauthausen nel 1944, ha spinto il nipote Oreste Poma a far nascere a Palermo una sede di Aned, l’associazione nazionale familiari ex deportati nei campi nazisti. Il progetto si concentra sul recupero della memoria storica e sulla diffusione di iniziative culturali legate alla tragedia della deportazione durante la Seconda guerra mondiale.

La vita di guido vittoriano basile e la sua deportazione

Guido Vittoriano Basile, nato a Palermo agli inizi del Novecento, era un avvocato di 46 anni quando, nel 1944, fu deportato nel campo di concentramento di Mauthausen, in Austria. Arrivato lì, morì dopo appena un mese di detenzione. La sua storia è rappresentativa di molti italiani vittime delle persecuzioni naziste durante il regime fascista e l’occupazione tedesca.

Basile aveva sposato una cantante lirica, Dora De Giovanni, che si esibiva al teatro Massimo di Palermo. Dopo il matrimonio, si trasferirono a Milano, dove lui svolgeva la sua professione legale. Qui entrò in contatto con una famiglia ebrea, i Colombo. In particolare, seguì il caso del giovane Tullio Colombo, arrestato nonostante avesse rispettato le leggi razziali e obbligato a cedere la propria attività commerciale in corso Vittorio Emanuele. Tullio morì in carcere, mentre Basile fu arrestato per averlo rappresentato, finendo deportato e poi deceduto nel campo di Mauthausen.

La nascita della nuova sede aned a palermo

Per preservare il ricordo di queste vicende, Oreste Poma ha promosso l’apertura di una sede di Aned in via Gregorio Ugdulena 32, nel capoluogo siciliano. Poma ricopre la carica di vicepresidente e lavora insieme a Daniela Di Francesca, anch’essa nipote di una deportata. Entrambi appartengono a famiglie segnate dalla perdita di parenti nei lager.

L’associazione, definita apartitica e aconfessionale dai suoi fondatori, si propone di organizzare iniziative volte a coinvolgere soprattutto i giovani. La sede si dedicherà a mostrare testimonianze dirette attraverso mostre, convegni e iniziative nelle scuole. L’obiettivo è mantenere viva la memoria di eventi tragici spesso sconosciuti o dimenticati.

La memoria delle vittime diverse dalla comunità ebraica

Il presidente e il vicepresidente dell’Aned sottolineano come la memoria dello sterminio nazista tenda a concentrarsi in prevalenza sulle vittime ebraiche. Tuttavia, molte altre persone, come Guido Vittoriano Basile, furono perseguitate e uccise a causa delle leggi razziali. Secondo alcuni studi, circa 12 milioni di persone furono coinvolte nelle deportazioni e nello sterminio nazista, metà delle quali ebree.

Poma evidenzia quanto sia importante parlare anche di altri gruppi colpiti, per evitare che la loro storia svanisca. La nuova sede di Palermo nasce proprio con questa intenzione: non far perdere traccia delle testimonianze dei familiari, approfondendo così un capitolo spesso meno noto della storia del secondo conflitto mondiale in Italia.

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