a Ostia il primo convegno nazionale per il cinquantesimo anniversario della scomparsa di pier paolo pasolini

a Ostia il primo convegno nazionale per il cinquantesimo anniversario della scomparsa di pier paolo pasolini

Il convegno “Un poeta che non muore” al Teatro del Lido di Ostia celebra i 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, coinvolgendo studiosi, istituzioni e giovani per approfondire la sua eredità culturale.
A Ostia Il Primo Convegno Nazi A Ostia Il Primo Convegno Nazi
Il 26 maggio al Teatro del Lido di Ostia si apre il convegno nazionale "Un poeta che non muore" per celebrare i 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, con studiosi, istituzioni e studenti, in un percorso che si conclude a Casarsa della Delizia e valorizza la memoria e l’eredità culturale del poeta. - Gaeta.it

Il 26 maggio al Teatro del Lido di Ostia prenderà il via “Un poeta che non muore”, il primo convegno nazionale dedicato a ricordare i cinquant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini. L’evento riunirà studiosi, istituzioni e giovani studenti per approfondire la figura di Pasolini, uno dei protagonisti più controversi e influenti della cultura italiana del Novecento. L’incontro si chiuderà nei primi giorni di novembre a Casarsa della Delizia, città legata alle origini e alla memoria del poeta.

La scelta di Ostia come luogo simbolo della memoria pasoliniana

Ostia rappresenta un luogo cruciale per la memoria di Pasolini, non solo per il legame personale ma anche per la drammatica fine della sua vita, avvenuta proprio in quella zona nel 1975. Il convegno ospitato al Teatro del Lido intende riaffermare questo legame con un’attenzione emotiva forte, quasi a rievocare da vicino le circostanze del tragico evento.

La collocazione dell’evento nella città di Ostia richiama anche l’attenzione su uno spazio urbano e sociale che fu teatro attivo della vita e delle opere di Pasolini. La sua presenza e l’eredità culturale che ha lasciato sono parte del tessuto stesso del territorio. Rivivere questo contesto significa restituire nuova linfa al dibattito sul poeta-regista-scrittore, in un ambiente che ne racconta da vicino la storia.

Il ruolo del centro studi pasolini e la rete istituzionale coinvolta

A organizzare il convegno sono maura locantore e angelo fàvaro, con il contributo fondamentale del centro studi pasolini di casarsa della delizia. Questo centro ha da sempre curato la tutela e la valorizzazione dell’opera dello scrittore friulano, promuovendo studi e iniziative culturali.

Il centro studi collabora con il comitato nazionale centenario pasolini e si avvale del supporto di diversi enti pubblici, tra cui l’assessorato alla cultura di roma capitale, il municipio x di ostia e il ministero della cultura. Questa rete istituzionale è nata per dare impulso a una commemorazione diffusa e ben coordinata sul territorio, assicurando una presenza solida di enti locali e nazionali.

Il lavoro condiviso riflette la volontà di creare un percorso che non si esaurisce nell’evento singolo, ma guarda a una continuità tra memoria storica e impegno culturale. La sinergia tra queste realtà gestionali facilita incontri, ricerche e momenti di riflessione su Pasolini, rinnovando la conoscenza del suo pensiero e delle sue opere.

Le due sessioni scientifiche e i nomi degli studiosi coinvolti

Il convegno si sviluppa in due sessioni scientifiche, durante le quali diversi studiosi affronteranno temi di vario taglio legati all’opera e alla figura di Pasolini. Tra i relatori spiccano personaggi che da anni studiano e interpretano il corpus pasoliniano, come milva guccini, matteo donzelli, giuseppe pierangeli, annamaria tomassini, matteo nisini, francesco panetta, michele chiesi e mario gurreri.

Ogni intervento proporrà chiavi di lettura diverse sul poeta e sul suo impegno politico, sociale e letterario. L’ampio repertorio degli interventi aiuterà a rimettere al centro anche aspetti meno conosciuti o spesso trascurati negli studi tradizionali.

Tavola rotonda conclusiva

La tavola rotonda conclusiva, condotta da rino caputo, offrirà invece uno spazio di confronto diretto e aperto, in cui si incroceranno voci di esperti come lucia annunziata, giulio ferroni, gianni cuperlo e ninetto davoli. Questo dialogo vedrà la partecipazione anche di studenti, a dimostrazione dell’intenzione di coinvolgere le nuove generazioni nella riflessione sul lascito pasoliniano.

Il coinvolgimento delle scuole e la trasmissione alle nuove generazioni

L’inclusione delle scuole di Ostia nel progetto del convegno è una scelta significativa. Gli organizzatori sottolineano il bisogno di rilanciare tra i giovani la conoscenza di un autore la cui opera porta ancora oggi spunti di riflessione e provocazione. Pasolini rappresenta un esempio di intellettualità critica e di impegno civile che per troppo tempo è stato marginalizzato nei programmi scolastici.

Portare gli studenti a confrontarsi direttamente con gli studiosi e con la figura del poeta serve a stimolare curiosità, confronto e approfondimento. Le nuove generazioni sono chiamate a leggere Pasolini non solo come un simbolo del passato, ma come voce viva per affrontare temi contemporanei legati alla società, alla cultura e alla politica.

Questa attenzione educativa vuole diventare parte integrante del percorso di memoria e celebrazione, per mantenere attivo il dialogo intergenerazionale e non far cadere nel dimenticatoio un protagonista complesso e controverso della storia italiana recente.

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