Un incendio improvviso di un’auto elettrica a Orbassano, alle porte di Torino, riporta l’attenzione sulle criticità legate ai veicoli a batteria. In un momento in cui queste automobili sono sempre più diffuse, episodi come quello avvenuto il 4 luglio 2025 sollevano interrogativi importanti sulla gestione delle batterie e sulla loro sicurezza nella vita di tutti i giorni.
Il pronto intervento durante l’incendio sulla circonvallazione di orbassano
Poco dopo le 9 del mattino di venerdì 4 luglio, lungo la circonvallazione di Orbassano la tranquillità della giornata è stata interrotta da un episodio rapido e pericoloso. Il conducente di un’auto elettrica ha avvertito subito segnali insoliti nel veicolo: una serie di malfunzionamenti del motore o del sistema elettronico hanno indotto l’uomo a fermarsi con prontezza su una piazzola di sosta. Dopo essersi allontanato di qualche passo dall’auto, è scoppiato un incendio che in meno di un minuto ha avvolto completamente la vettura.
Fuga tempestiva e intervento dei vigili del fuoco
La fuga tempestiva ha salvato la vita al conducente che, se avesse tardato anche solo pochi secondi, sarebbe stato travolto dalle fiamme. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco rapidamente. Hanno lavorato per almeno mezz’ora prima di controllare e spegnere le fiamme, ma l’auto è andata distrutta completamente. Non si registrano feriti o coinvolgimenti di altri mezzi, ma la situazione ha provocato rallentamenti e disagi per oltre un’ora sull’arteria stradale, molto trafficata nella cintura di Torino.
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Testimoni parlano di uno scoppio improvviso e di un’intensa colonna di fumo nero visibile da lontano. La scena ha generato preoccupazione anche tra i soccorritori, che raramente si trovano ad affrontare incendi di veicoli elettrici e conoscono le particolari difficoltà di questi incendi, legati soprattutto alle batterie al litio.
Rischi delle batterie al litio negli incendi dei veicoli elettrici
Le batterie montate sulle auto elettriche, basate su celle agli ioni di litio, sono la componente più delicata e a rischio nei veicoli. Durante un funzionamento normale sono stabili, ma in caso di difetti elettrici, surriscaldamenti o danni meccanici possono innescare reazioni chimiche pericolose. Queste reazioni sfociano spesso in incendi difficili da domare e con temperature elevate che mettono a rischio l’ambiente circostante.
Il caso dell’incendio in Orbassano rispecchia problematiche già segnalate in almeno altri cinque episodi simili in Italia negli ultimi mesi. Questi casi non si sono verificati durante la ricarica ma su strade ordinarie con veicoli in marcia. Ciò solleva dubbi sulla robustezza dei sistemi di gestione delle batterie e sulla manutenzione necessaria per garantire la sicurezza in viaggio.
Secondo i vigili del fuoco, proprio la combustione delle batterie è un fattore che complica l’intervento: focolai che si riaccendono, rischio di esplosioni dovuto a pressioni interne, e temperature altissime rappresentano una minaccia per chi opera sul posto. Per questa ragione gli incendi di auto elettriche richiedono tecniche e tecnologie specifiche per essere domati adeguatamente.
Sicurezza e prospettive future per i veicoli elettrici
Il rogo improvviso di un’auto elettrica spinge a rimettere in discussione la percezione di sicurezza legata a questi mezzi, soprattutto mentre l’industria spinge sulla transizione ecologica e la diffusione su larga scala. Le case produttrici sottolineano i livelli stringenti di controllo a cui le vetture sono sottoposte durante la produzione e la fase di omologazione, così come le normative europee tentano di dare un quadro chiaro per la sicurezza.
Eppure episodi come quello di Orbassano mostrano limiti che non possono essere più ignorati. Errori minimi nel design delle batterie, nella manutenzione o nei software di gestione possono trasformare un viaggio in un pericolo improvviso. Per questo servono controlli continui anche dopo l’acquisto, con particolare attenzione al monitoraggio dei pacchi batteria e una corretta formazione per gli operatori della manutenzione.
La domanda cruciale riguarda anche l’intervento delle istituzioni. Monitoraggi più serrati, protocolli precisi per la gestione del rischio incendi e una comunicazione trasparente sui possibili malfunzionamenti potrebbero aiutare a prevenire tragedie. Di fatto, l’incidente di Orbassano funge da campanello d’allarme: la corsa verso un futuro a emissioni zero non deve sacrificare la sicurezza degli utenti su strada.
Impatto dell’incendio sul traffico e sull’area di orbassano
Non solo la natura dell’incendio preoccupa, ma anche il luogo in cui si è verificato questo episodio. La circonvallazione di Orbassano è una strada cruciale che collega diverse zone della cintura torinese. Si tratta di un punto nevralgico per il traffico locale, che attraversa infatti direzioni importanti come la statale 23 del Sestriere e i collegamenti con comuni vicini, tra cui Piossasco, Rivalta e Beinasco.
L’incendio ha causato un blocco temporaneo del traffico, con rallentamenti prolungati oltre l’ora. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e la decisione del conducente di allontanarsi prima dello scoppio hanno evitato conseguenze più gravi. Tuttavia la situazione mette in evidenza come eventi simili, in punti di grande passaggio, possano creare ripercussioni ampie sulla mobilità urbana.
I residenti e gli automobilisti della zona hanno espresso apprensione per la frequenza di questi eventi sui veicoli elettrici, vista la diffusione crescente delle auto a batteria. Il blocco del traffico e il rischio per la sicurezza richiedono misure adeguate per prevenire e gestire emergenze simili sul territorio, specie in arterie così trafficate.
Indagini in corso sulle cause e prospettive tecniche di intervento
Gli esperti incaricati stanno ora analizzando il veicolo incendiato per chiarire esattamente cosa abbia innescato il rogo. Lo studio dei pacchi batteria, dei sistemi elettronici di controllo e dei dati di bordo sarà fondamentale per capire se si tratta di un difetto di fabbrica, un malfunzionamento tecnico o un problema di usura o manutenzione.
Il caso di Orbassano rappresenta una sfida importante per produttori e tecnici che devono garantire una sicurezza che, almeno per ora, non sembra ancora completamente raggiunta. Le indagini si svolgono in un clima di attenzione crescente, vista anche la presenza nelle flotte di sempre più auto elettriche.
Il rischio è che episodi simili, se non gestiti e prevenuti, possano minare la fiducia dei consumatori e rallentare l’adozione di tecnologie a impatto ambientale ridotto. In questo momento, il bilancio reale dei rischi e delle opportunità delle auto elettriche passa anche dalla capacità di fare chiarezza e porre soluzioni efficaci a problemi tecnici evidenti.
L’episodio di Orbassano resta un fatto di cronaca che richiama l’urgenza di una maggiore attenzione ai dettagli tecnici, perché dietro una tecnologia che promette un futuro più pulito possono nascondersi ancora pericoli concreti, come dimostra un rogo inaspettato su una strada apparentemente qualunque alle porte di Torino.