A Nuoro si cerca speranza tra cultura e impegno sociale con la Pastorale del turismo 2025

A Nuoro si cerca speranza tra cultura e impegno sociale con la Pastorale del turismo 2025

La Pastorale del turismo 2025 in Sardegna unisce arte, riflessione e solidarietà tra Nuoro, Lanusei, Tortolì e Siniscola con eventi gratuiti dedicati al tema della speranza e all’impegno sociale.
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L’estate 2025 in Sardegna ospita l’undicesima edizione della Pastorale del turismo, un evento culturale promosso dalle diocesi di Nuoro e Lanusei, dedicato al tema della speranza attraverso incontri, performance e riflessioni, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e promuovere solidarietà. - Gaeta.it

L’estate 2025 in Sardegna si colora di riflessioni e incontri grazie all’undicesima edizione della Pastorale del turismo. La diocesi di Nuoro, insieme a quella di Lanusei, propone un cartellone ricco di eventi culturali e artistici con tema centrale la speranza. La manifestazione si svolgerà tra fine luglio e inizio settembre, occupando spazi simbolici come l’anfiteatro Caritas di Tortolì e l’Area Fraterna de La Caletta a Siniscola. La rassegna mette al centro dialoghi, performance e testimonianze per nutrire attenzione e solidarietà in un momento estivo segnato dal relax ma anche dal bisogno di spunti di fiducia e fraternità.

La pastorale del turismo: un appuntamento culturale di rilievo regionale

La Pastorale del turismo, giunta all’undicesima edizione, riflette da anni sulle tematiche sociali e culturali contemporanee con un focus locale e ampio insieme. L’idea del progetto nasce e si sviluppa su impulso del vescovo Antonello Mura, il quale vede in questo evento non solo un’occasione di svago culturale ma un’occasione per valorizzare le comunità della Sardegna. Quest’anno, come di consueto, la rassegna amplia il respiro assumendo una rilevanza regionale e nazionale, risultando un momento di confronto tra artisti, esponenti culturali e istituzioni.

L’obiettivo principale resta fare emergere un terreno condiviso tra le realtà sociali, culturali e religiose del territorio. Le due diocesi coinvolte mettono a disposizione un patrimonio fatto di tradizioni, fede e storie di comunità. Questa base permette di progettare una serie di eventi che, oltre a promuovere il turismo, puntano a creare una rete di scambi tra istituzioni, privati e cittadini. La dimensione della Pastorale quindi non si limita all’aspetto culturale ma si fa strumento per stimolare relazioni sociali e impegno collettivo.

Un programma ricco tra arte, riflessione e solidarietà

Il cuore della Pastorale del turismo 2025 è la speranza, declinata in modo da essere vicino alle persone che partecipano, turisti o residenti che siano. Il tema “Cercasi speranza” sarà la cifra di tutte le serate in programma. L’evento presenta incontri e spettacoli che intrecciano arte, dialogo e approfondimenti. I luoghi scelti, l’anfiteatro Caritas di Tortolì e l’Area Fraterna de La Caletta a Siniscola, offrono un ambiente storico e naturale che si lega bene agli argomenti trattati.

Tra gli appuntamenti maggiormente attesi c’è la consegna del premio “Persona fraterna”, volto a riconoscere figure impegnate nel sociale. Lo scorso anno il riconoscimento è stato assegnato a don Luigi Ciotti, noto per la sua lotta contro le mafie e a favore dei diritti civili. La manifestazione non rinuncia, quindi, a un importante richiamo all’impegno civico e alla solidarietà. Spazio trova anche la fotografia, attraverso esposizioni e incontri, e il cinema con proiezioni tematiche. Il programma prevede momenti dedicati alla spiritualità con riflessioni e testimonianze.

Date, partecipazione e significato per il territorio

L’appuntamento si svilupperà da fine luglio sino ai primi giorni di settembre, estendendo così la tradizione che vedeva agosto come mese prioritario per gli incontri. Questa scelta permette di coprire un periodo più ampio dell’estate, offrendo a cittadini e visitatori più occasioni di partecipazione. Tutti i programmi sono fruibili senza costi, aperti a chi si trova in Sardegna per vacanza o residenza.

L’iniziativa ha anche un impatto diretto sulla valorizzazione del territorio dal punto di vista turistico e culturale. Nuoro, Tortolì e Siniscola accolgono così l’evento come un’occasione per mettere in luce le proprie caratteristiche e creare occasioni di incontro tra diverse realtà sociali. L’impegno della Chiesa locale si manifesta anche nel facilitare dialoghi tra enti e comunità, promuovendo un senso di comunità e accoglienza diffuso.

Un riferimento fisso nella cultura estiva sarda

La Pastorale del turismo conferma la sua posizione come uno degli appuntamenti estivi più importanti nel panorama culturale sardo, capace di abbinare momenti di svago a riflessioni concrete sul presente e il futuro dei rapporti umani e sociali nell’isola. “Un’occasione per pensare insieme e agire con speranza” come sottolineano gli organizzatori.

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