La protesta dei metalmeccanici a napoli segnala una rottura con federmeccanica, che da mesi non offre segnali chiari sul rinnovo del contratto nazionale del lavoro. La uil campania, presente alla manifestazione, punta il dito contro l’inerzia e sottolinea l’urgenza di un accordo, soprattutto per il mezzogiorno, dove il contratto collettivo nazionale rappresenta spesso l’unico strumento per migliorare le condizioni dei lavoratori.
La protesta dei metalmeccanici a napoli tra corteo e comizio
La mattina del 17 aprile 2025 gruppi di metalmeccanici appartenenti a fiom, fim e uilm sono scesi in piazza a napoli per uno sciopero della durata di otto ore. I manifestanti hanno sfilato in corteo e partecipato a un comizio in piazza matteotti, manifestando la loro insoddisfazione per il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro . Sull’episodio è intervenuto giovanni sgambati, segretario generale della uil campania, che ha espresso pieno sostegno all’iniziativa di protesta.
Posizione di giovanni sgambati sulla trattativa
Sgambati ha descritto una situazione che perdura da mesi, in cui federmeccanica mantiene una posizione rigida e senza l’intenzione di avviare un dialogo costruttivo. “Lamenta in particolare la mancanza di volontà a rinnovare il contratto, fondamentale per i lavoratori del settore metalmeccanico.” La manifestazione a napoli, dunque, si configura come una richiesta forte e decisa di sbloccare una trattativa attesa da troppo tempo.
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Il valore del contratto nazionale per i lavoratori del mezzogiorno
Nel suo intervento, giovanni sgambati ha spiegato perché il rinnovo del ccnl metalmeccanici abbia un significato speciale per il mezzogiorno d’Italia. A differenza di altre aree del paese, nel sud non è diffusa l’applicazione di contratti integrativi territoriali o aziendali. Perciò, il contratto nazionale rappresenta l’unico mezzo attraverso cui è possibile innalzare le retribuzioni e rafforzare le tutele per migliaia di lavoratori e lavoratrici.
Questa realtà fa emergere con chiarezza il peso strategico del rinnovo. Senza un accordo puntuale e aggiornato, i lavoratori del mezzogiorno si trovano più esposti a condizioni di lavoro peggiori e a un divario economico che si allarga rispetto al nord italia. Per sgambati il ccnl non è quindi solo un insieme di regole, ma “lo strumento concreto per cercare di ridurre le disuguaglianze territoriali e migliorare la qualità del lavoro nelle regioni meridionali.”
Impatto economico e sociale del rinnovo
Il mancato rinnovo influisce non solo sui singoli lavoratori, ma anche sulle dinamiche sociali ed economiche del territorio, ampliando le disparità già esistenti.
Uil pronta a rilanciare il dialogo con confindustria
La uil campania, attraverso le parole di sgambati, annuncia che continuerà a insistere sulla necessità di una trattativa seria e tempestiva con confindustria. Il sindacato ricorda che il dialogo tra parti sociali dovrebbe basarsi anche sul rispetto dei tempi per il rinnovo dei contratti. Secondo sgambati, “le buone prassi richiedono che gli accordi non si protraggano tra ritardi e incertezze, perché la mancanza di contratto svela un clima di incertezza che pesa sull’intero comparto.”
L’appello della uil è quello di riportare al centro della trattativa i diritti economici e le tutele dei lavoratori, rimettendo in moto una trattativa che da troppo tempo è ferma. Il sindacato è pronto a riprendere il confronto e a segnalare alle imprese l’importanza di rispettare gli impegni presi, per dare certezze ai metalmeccanici e sanare una situazione di stallo negativa per l’intero settore.
Momento chiave nel settore metalmeccanico
Questo sciopero a napoli e il sostegno della uil campania rappresentano un momento chiave per capire come evolverà il rapporto tra sindacati e associazioni datoriali nel comparto metalmeccanico italiano. Di fatto, il rinnovo del contratto non riguarda solo i lavoratori, ma coinvolge le dinamiche economiche di un’intera regione e, più in generale, del paese.