La città di Napoli si prepara ad accogliere un nuovo intervento artistico di grande impatto visivo nel cuore della zona portuale. La scultura “silent hortense“, realizzata dall’artista spagnolo Jaume Plensa, si colloca in piazza Municipio, tra la sede del sindaco e il porto, area frequentata da residenti e visitatori. Questa opera temporanea farà da protagonista fino alla fine della stagione estiva e si inserisce nel calendario della rassegna “Napoli contemporanea“, dedicata all’arte attuale e curata da esperti locali.
Il posizionamento della scultura e il significato nello spazio urbano
La scelta di installare “silent hortense” in piazza Municipio ha un valore simbolico. Qui, all’incrocio tra il palazzo municipale che ospita il sindaco e il porto principale, confluiscono diversi flussi cittadini e turistici, rendendo questa piazza un punto nevralgico della città. L’opera si presenta come una figura femminile di grandi dimensioni, con gli occhi chiusi e le mani che coprono la bocca, un gesto che richiama silenzio e riflessione.
Materiali come il poliestere, resine e polvere di marmo danno leggerezza alla struttura pur mantenendo un rigore formale. Questa scelta dei materiali consente alla scultura di dialogare con lo spazio urbano senza risultare eccessivamente invasiva. Lo stile di Plensa, già noto per le sue opere monumentali, incontra così sull’asfalto napoletano un contesto che stimola una riflessione sul silenzio in un luogo tradizionalmente rumoroso e vivace.
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Un luogo di incontro tra arte e vita quotidiana
La posizione di “silent hortense” accoglie chi arriva in città sia via mare che attraverso la strada, una sorta di accoglienza artistica che lega porto e amministrazione. La presenza dell’opera si colloca dunque in un’intersezione movimentata e simbolica, dove arte e vita quotidiana si sovrappongono.
Napoli contemporanea: il ciclo di opere a tema nel centro città
L’installazione di “silent hortense” è parte del progetto “Napoli contemporanea“, curato da Vincenzo Trione, consigliere comunale e responsabile per l’arte contemporanea a Napoli. Il programma intende portare opere di artisti di rilievo internazionale in spazi pubblici, trasformando parti della città in una galleria a cielo aperto.
Negli anni passati, piazza Municipio ha visto anche altre installazioni di rilievo. Nel 2023 era stata esposta la “Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto, scultura che però fu distrutta da un incendio durante l’evento. L’anno successivo è toccato a “Tu si’ na cosa grande” di Mauro Pesce, un’opera che ha saputo coinvolgere la città per forme e contenuto.
Un appuntamento fisso per arte e comunità
Il progetto si conferma un appuntamento fisso per la città, capace di unire pubblico e artisti con nuove forme espressive. Ogni scultura rimane per un periodo limitato, favorendo così una rotazione continua di proposte artistiche che riflettono temi contemporanei e la vita urbana di Napoli nel contesto mediterraneo.
La presentazione ufficiale e i dettagli dell’opera di jaume plensa
L’inaugurazione di “silent hortense” è prevista per il 5 giugno 2025 a mezzogiorno. All’evento parteciperanno il sindaco Gaetano Manfredi e Jaume Plensa, autore dell’opera. L’occasione sarà un momento pubblico per mostrare l’installazione nella sua completezza e per presentare agli osservatori i dettagli tecnici e le intenzioni dell’artista.
La scultura si rifà a un’opera simile presentata da Plensa nel 2022 alla biennale del Mercosul a Porto Alegre, in Brasile. La figura femminile, dalle dimensioni importanti, rappresenta una presenza silenziosa e meditativa che si staglia sullo sfondo della piazza, intrecciando identità culturali diverse.
Materiali e resa visiva
I materiali scelti permettono una resa leggera ma stabile, adattandosi al clima mediterraneo e agli spazi esterni. Le resine e la polvere di marmo donano una consistenza particolare all’opera, che si distingue per il suo equilibrio tra monumentalità e delicatezza visiva.
Una volta terminata la costruzione e completata la sistemazione, la scultura rimarrà in piazza Municipio per tutta l’estate, diventando punto di riferimento per chi frequenta il centro storico o arriva in città dalle crociere. L’opera rinnova così la tradizione di Napoli di accogliere la cultura attraverso l’arte pubblica, inserita in spazi condivisi con la comunità e i visitatori.