Napoli si trova a fare i conti con problemi sempre più gravi legati alla circolazione e al controllo del territorio, specie nell’area portuale dove si registra una forte pressione sulle attività di taxi e sui servizi turistici. L’associazione tassisti di base ha rivolto un appello al Prefetto Michele di Bari denunciando come la situazione rischi di sfuggire al controllo, fra cantieri infiniti e abusi che minacciano la legalità.
Il traffico a napoli è un nodo irrisolto con conseguenze dirette sul trasporto pubblico e privato
La città vive un vero caos viabilistico. I numerosi cantieri per lavori pubblici e manutenzioni, sparsi un po’ ovunque, hanno ridotto la fluidità del traffico a livelli preoccupanti. Le strade diventano spesso impraticabili, con code e rallentamenti che impediscono spostamenti rapidi. Chi lavora con un mezzo a motore, e in particolare i tassisti, risente di questo stato di cose più di altri.
L’Associazione Tassisti di Base ha spiegato che questa situazione persiste ormai da quasi due anni senza che il Comune abbia fornito risposte adeguate. I disagi si traducono in ritardi e mancati guadagni per chi opera nel settore taxi, già sotto pressione da tempo per la concorrenza e le regolamentazioni. Ancora più preoccupante è l’impatto sulla sicurezza: mezzi di emergenza fanno fatica a muoversi, mettendo a rischio interventi tempestivi in situazioni di pericolo.
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Gli appelli rivolti alle istituzioni comunali restano al momento senza eco, mentre la congestione peggiora continuamente. Il rischio per i cittadini è di subire lunghi tempi di attesa e un peggioramento generale della qualità della vita in città. Per questo l’associazione ha chiesto un confronto urgente con il Prefetto, per cercare soluzioni immediate e concrete.
Nel porto di napoli permangono violazioni e abusi dannosi per l’economia e la sicurezza
Lo spazio portuale di Napoli presenta difficoltà legate a irregolarità nell’attività commerciale e una scarsa presenza di controlli. Durante una manifestazione dell’8 luglio, i tassisti e varie sigle di categoria hanno denunciato un quadro di illegalità, soprattutto su concessioni e vendite non autorizzate di biglietti turistici.
In particolare, è stata segnalata la gestione poco trasparente delle autorizzazioni per nuove agenzie turistiche e punti informativi. Alcune ditte, come Beducci, e personale di CitySightseeing continuano a vendere biglietti sul posto nonostante il codice della navigazione lo vieti. Tende, bandiere e postazioni improvvisate sono ancora ben visibili, ostacolando un’organizzazione chiara e corretta del turismo e del trasporto.
Nonostante le promesse di maggiori controlli da parte dell’Autorità Portuale e delle forze dell’ordine – Guardia di Finanza, Polizia Municipale e Polmar – sul campo non si registrano interventi decisi. Il persistere di queste situazioni crea un grave problema di concorrenza sleale e mette a rischio la sicurezza, oltre a ledere i diritti dei lavoratori regolari nel comparto taxi e servizi turistici.
Richiesta di un tavolo congiunto per affrontare emergenze e ripristinare ordine
I rappresentanti dell’associazione tassisti, Pasquale Ottaviano e Raffaele Serpico, hanno chiesto al Prefetto di Napoli un incontro urgente per avviare un tavolo di confronto con tutti gli enti coinvolti. Tra gli interlocutori indicati ci sono il Comune, l’Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto, la Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine.
L’obiettivo è doppio: da un lato intervenire rapidamente sulla paralisi del traffico cittadino e sulla sicurezza pubblica, dall’altro momento puntare a ristabilire regole chiare nel porto, contrastando le attività illegali e i comportamenti inappropriati. La speranza è che la collaborazione tra enti permetta di trovare soluzioni pratiche e attuabili, a tutela sia dei lavoratori sia della popolazione.
La situazione resta critica, e i tassisti chiedono che il Prefetto agisca con tempismo per evitare che la protesta degeneri in forme più estese. La città soffre quotidianamente la mancanza di risposte adeguate a problemi che si vanno accumulando da tempo e che intaccano pesantemente la mobilità e l’ordine pubblico.