La città di Montemurlo ha dedicato una via a Luana D’Orazio, la giovane morta a soli 22 anni in un incidente sul lavoro. La cerimonia è stata occasione per ribadire l’urgenza di interventi concreti contro la sicurezza carente nei luoghi di lavoro, tema ancora oggi molto delicato in Italia.
La cerimonia di intitolazione della strada a luana d’orazio
La cerimonia si è svolta a Montemurlo, vicino a Prato, uno dei luoghi simbolo dell’industria tessile toscana. Luana D’Orazio perse la vita il 3 maggio 2021, mentre lavorava in un’azienda tessile locale. La giovane fu stritolata da un orditoio, una macchina tipica del settore, in un incidente tragico che scosse l’intera comunità.
La decisione di intitolare una strada a Luana è arrivata dopo la richiesta di Ilaria, sua nipote, che ha voluto onorare la memoria della zia e tenere vivo il ricordo di quanto accaduto. All’inaugurazione hanno partecipato diverse autorità, istituzioni e rappresentanti del mondo del lavoro, che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza alla famiglia.
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Il messaggio di emma marrazzo, la madre di luana
Emma Marrazzo, madre di Luana, ha preso la parola in un momento carico di emozione. Ha parlato della sua battaglia personale che continua anche a distanza di tempo, ricordando come quella che fa non è più una vita normale, ma una sopravvivenza legata soprattutto alla presenza del nipote di Luana, oggi di nove anni.
Ha espresso ammirazione e comprensione per la ministra Marina Calderone, presente alla cerimonia, e ha sottolineato l’importanza di fare di più per arginare i casi di morti sul lavoro, che purtroppo non accennano a diminuire. Emma ha rifiutato l’etichetta di “morte bianca” per la sua Luana, sostenendo che si tratta di una fine segnata da molto sangue, non solo quello versato dalla figlia, ma da un dolore profondo che tocca tutta la famiglia.
Il sostegno delle istituzioni e le testimonianze di vicinanza
Alla cerimonia hanno preso parte figure di rilievo come Maria Domenica Castellone, vicepresidente del Senato, che ha consegnato a Emma Marrazzo una targa del Senato in ricordo della ragazza. Tra gli altri erano presenti il prefetto di Prato, Michela La Iacona, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il segretario generale della Uil Pier Paolo Bombardieri e il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli.
Il sindaco Simone Calamai ha rappresentato il comune, impegnandosi a mantenere il ricordo di Luana vivo nella comunità. Emma ha anche ringraziato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per una telefonata personale e un invito ricevuto per il 2 giugno, una testimonianza del rilievo nazionale assunto dalla vicenda.
Il ricordo di luana attraverso le parole della famiglia
Emma Marrazzo ha raccontato Luana come una ragazza solare, con un sorriso capace di arrivare fino agli occhi. Ha voluto lasciare il ricordo di una giovane piena di vita, non solo la vittima di una tragedia.
Lo stesso dolore che pesa sulla famiglia emerge dalle sue parole, un dolore che trova conforto solo nella memoria della figlia e nella presenza del nipote, la testimonianza viva di Luana. L’intitolazione della strada vuole restituire dignità alla sua storia, per evitare che simili tragedie vengano dimenticate o ridotte a statistiche.
L’evento a Montemurlo conferma la necessità di interventi sul piano della prevenzione e della sicurezza, la lotta contro le morti sul lavoro rimane una questione aperta e urgente per la società e le istituzioni italiane.