Tra le antiche terre d’Egitto, si nascondono ancora testimonianze di epoche dimenticate che emergono grazie al lavoro degli archeologi. Nella località di Minqab, ad Asyut, è stato portato alla luce un edificio copto risalente al VI secolo d.C. Questa scoperta offre un’occasione rara di osservare un momento storico cruciale, fra la fine dell’Impero bizantino e la diffusione dell’Islam nella regione. La struttura e i reperti trovati raccontano aspetti della vita monastica, della spiritualità e dell’arte cristiana copta.
Caratteristiche architettoniche e distribuzione degli ambienti
L’edificio emerso nei sotterranei di Minqab si sviluppa su due livelli distinti. Il piano superiore è composto da tre stanze disposte in parallelo e ulteriori due locali di dimensioni inferiori, probabilmente destinati ad abitazioni o funzioni di supporto. Al piano inferiore, si accede tramite una scala che scende verso tre celle parallele, seguite da due ambienti abitativi. La struttura in mattoni crudi, rivestita da uno strato di malta bianca, riflette l’uso pratico e spirituale del luogo.
La distribuzione delle celle fa pensare a una comunità monastica o a una forma di vita collettiva dedita alla pace e alla preghiera, lontana da attività laiche. L’area inferiore, scavata nella terra, presenta ambienti essenziali e privi di decorazioni superflue, conformi a uno stile di vita fatto di austerità e contemplazione. L’assenza di indulgenti ornamenti suggerisce un contesto in cui la spiritualità veniva vissuta in modo funzionale e diretto.
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Un raro esempio di architettura copta
Nel complesso, l’edificio costituisce un esempio raro di architettura copta che sopravvive nel cuore dell’Alto Egitto, documentando un periodo in cui la regione era attraversata da tensioni tra culture religiose differenti.
Reperti e affreschi rinvenuti
Tra gli oggetti recuperati nell’area inferiore emergono vasi in terracotta di varie forme e misure. Alcuni portano incisioni in lingua copta, offrendo indizi sulle originarie funzioni d’uso e forse rimandi al loro proprietario. Oltre agli oggetti di ceramica, sono state trovate anfore e pietre scolpite con motivi decorativi o simbolici. L’elemento più singolare è però un’epigrafe funeraria dedicata a un santo.
Questa iscrizione scritta in copto riporta il nome e la data di morte, scolpiti con uno stile calligrafico raffinato. Il fregio che accompagna il testo raffigura un’antilope e un leone, simboli che appartengono a un repertorio iconografico antico, ricco di significati tra cristianesimo e tradizioni locali preesistenti. Gli affreschi che decorano parte degli ambienti completano la scena, restituendo frammenti di arte sacra che si conservano in buon stato.
Narrazione visiva e materica dell’epoca
Questi elementi si combinano per creare una narrazione visiva e materica dell’epoca, rivelando aspetti di culto, memoria e simbologia molto importanti per conoscere meglio la vita interna di queste comunità.
Rilevanza storica e contesto culturale
Le testimonianze raccolte a Minqab sono fondamentali per la conoscenza del cristianesimo copto nella fase tra VI e VII secolo, periodo poco esplorato e cruciale per l’Egitto. Questo momento segna la transizione tra il dominio bizantino e la conquista islamica, un passaggio che ha profondamente influenzato società, religioni e usi locali.
La scoperta contribuisce a colmare un vuoto storico su questo periodo, mostrando come la vita religiosa e monastica continuasse ad avere un ruolo sostanziale nella regione. Le caratteristiche architettoniche e le decorazioni rinvenute permettono di identificare tradizioni artistiche e spirituali ancora vive prima delle trasformazioni successive. Il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, Muhammad Ismail Khaled, ha definito questa struttura e i suoi affreschi una fonte preziosa per comprendere la dimensione culturale e religiosa del tempo.
Il valore di questi ritrovamenti non si limita al passato. In un’epoca in cui emerge il rischio di dimenticare radici culturali profonde, questi reperti rappresentano un richiamo a storie che hanno formato coesioni sociali e spirituali. Il cristianesimo copto, attraverso queste tracce, rivela nuove sfaccettature della sua storia nel cuore dell’Egitto.
Stati attuali degli scavi e prospettive future
La missione archeologica che lavora a Minqab continua le sue ricerche con attenzione, sperando di far emergere ulteriori testimonianze. Gli scavi mostrano potenzialità di scoperte ancora più ricche, come affreschi nascosti o oggetti sacri finora sepolti. La precisione degli operatori e il rispetto per il sito sono fondamentali per preservare l’integrità del luogo e i dettagli ancora da scoprire.
L’impegno degli archeologi si concentra sull’analisi accurata di ogni ambiente e reperto, per fornire una descrizione nitida della vita di chi abitava in quel periodo. Questi scavi non riguardano solo un pezzo di storia, ma una testimonianza diretta che può ampliare la nostra conoscenza del cristianesimo antico e delle culture egiziane.
Minqab una fonte di memoria storica
Non a caso, la speranza è che questo lavoro faccia emergere ulteriori frammenti di vita quotidiana o di devozione, per ricostruire con maggiore precisione un quadro finora frammentario. Minqab potrebbe presto rivelarsi una fonte ancora più completa di memoria storica, capace di rinnovare l’interesse per la spiritualità e l’arte copta nell’Alto Egitto.