A milano maestra d’asilo accusata di maltrattamenti aggravati su bambini tra pochi mesi e un anno

A milano maestra d’asilo accusata di maltrattamenti aggravati su bambini tra pochi mesi e un anno

Una maestra-educatrice di 45 anni dell’asilo nido comunale di Milano è sotto processo per maltrattamenti su dieci bambini; il giudice Domenico Santoro ha respinto il patteggiamento, con udienza a ottobre 2025.
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Una maestra di un asilo nido comunale di Milano è sotto processo per maltrattamenti su dieci bambini piccoli, con accuse di violenze fisiche e psicologiche documentate da indagini del 2024. - Gaeta.it

Una maestra-educatrice di 45 anni, impegnata da quasi sedici anni in un asilo nido comunale di milano, è finita sotto processo per maltrattamenti su almeno dieci bambini molto piccoli. L’arresto è avvenuto nel 2024, dopo indagini che hanno raccolto prove di violenze fisiche e psicologiche quotidiane ai danni dei piccoli. Il giudice ha respinto la richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa, giudicandola insufficiente rispetto alla gravità dei fatti.

Il rifiuto del patteggiamento e il rinvio a giudizio

La vicenda giudiziaria della maestra è entrata in una fase cruciale con l’udienza preliminare davanti al giudice domenico santoro. Qui, la richiesta di patteggiamento della pena, che prevedeva tre anni di reclusione, è stata rigettata. Il magistrato ha motivato la decisione sottolineando che la proposta non rispecchiava la serietà delle accuse mosse contro la donna. Questa, assunta come educatrice da quasi sedici anni presso un asilo nido comunale di milano, era stata arrestata il 12 aprile 2024. La richiesta di patteggiamento era stata avanzata dopo che la procura, rappresentata dalle pm rosaria stagnaro e letizia mannella, aveva ottenuto il giudizio immediato, basato sulle evidenze raccolte dalla polizia locale milanese. A seguito di tali sviluppi, il procedimento proseguirà attraverso il giudizio ordinario con udienza fissata per ottobre 2025.

Modalità e circostanze degli abusi

Le accuse contro la maestra raccontano di un contesto di tensioni e violenze quotidiane in cui si sarebbero consumati atti gravissimi nei confronti di bambini molto piccoli, tra pochi mesi e un anno di età. L’ordinanza emessa dalla gip chiara valori mette in luce un quadro fatto di urla e insulti, ma anche di strattonamenti e minacce ripetute. Le violenze si sarebbero manifestate anche con l’uso di mani e gambe da parte dell’educatrice per bloccare i movimenti dei piccoli o costringerli al sonno. In casi particolarmente gravi, i bambini sarebbero stati fatti cadere con forza, andando a sbattere con il volto sul pavimento. Questi dettagli sono emersi attraverso l’attività investigativa condotta dalle forze dell’ordine e confermati dalla documentazione raccolta nel fascicolo d’indagine.

Le indagini e il ruolo del Comune di milano

L’avvio delle indagini è stato possibile grazie a una serie di segnalazioni provenienti da altre educatrici del medesimo asilo nido. Questi allarmi sono stati presi in carico dalla direzione dei servizi per l’infanzia del Comune di milano, che ha attivato controlli più approfonditi. Tra febbraio e marzo 2024 gli inquirenti hanno installato microcamere nascoste e realizzato intercettazioni ambientali, che hanno catturato le scene di maltrattamenti confermando i sospetti iniziali. L’arresto della maestra è seguito a queste rivelazioni. Nel procedimento penale il Comune di milano è stato chiamato a rispondere come responsabile civile. Questa situazione apre anche un dibattito sulla vigilanza e il controllo delle strutture pubbliche dedicate all’infanzia in città. Il processo sulla vicenda è previsto partire nella prossima stagione autunnale.

“L’importanza di un controllo costante e rigoroso non può essere sottovalutata,” sottolineano gli esperti del settore.

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