A marina grande a capri cresce il malcontento per le continue pressioni sui turisti da parte di barche e locali

A marina grande a capri cresce il malcontento per le continue pressioni sui turisti da parte di barche e locali

A Marina Grande a Capri turisti e abitanti denunciano la pressione insistente di barche, ristoranti e locali; una nuova ordinanza mira a tutelare il decoro e garantire libertà di movimento.
A Marina Grande A Capri Cresce A Marina Grande A Capri Cresce
A Marina Grande a Capri cresce il disagio tra turisti e residenti a causa della pressione insistente di barche, ristoranti e locali che propongono servizi, spingendo le autorità a introdurre un’ordinanza per tutelare il decoro e garantire una visita più libera e serena. - Gaeta.it

La zona di marina grande a capri, punto di arrivo dei visitatori sull’isola, sta vivendo una situazione di disagio che riguarda direttamente il rapporto con i turisti. Negli ultimi tempi, diverse persone che lavorano e vivono lì lamentano un fenomeno di disturbo, soprattutto causato da barche, ristoranti e bar che ripetutamente fermano chi arriva per proporre servizi o invitarli a permanere. Questo comportamento ha scatenato diverse reazioni tra imprenditori e turisti, che denunciano un clima che non rispetta la libertà di passeggiare e scegliere come godersi il luogo.

La pressione continua su chi visita marina grande e il disagio degli abitanti

Marina grande rappresenta l’ingresso principale a capri per chi arriva dal mare, quindi è una zona fondamentale per l’immagine dell’isola. In quest’area si concentra un continuo via vai di turisti che spesso si trovano circondati da barche, ristoranti e locali che cercano in modo insistente di attirare la loro attenzione. Secondo una gelataia che lavora proprio lì, questo atteggiamento è molto fastidioso e crea un senso di vergogna in chi vive sul posto e lavora nel settore turistico.

Il racconto della gelataia sul posto

La donna racconta che i turisti vengono fermati più volte durante la loro passeggiata, senza possibilità di muoversi liberamente o di fermarsi solo dove desiderino. Definisce questo comportamento “un continuo” che danneggia l’esperienza di chi è a capri per godere del paesaggio, delle strade e delle offerte locali senza sentirsi pressato. Lamentele simili arrivano da altri imprenditori, che sottolineano come questa situazione mal si concili con il decoro e l’accoglienza che dovrebbe caratterizzare un punto nevralgico come il porto.

Le reazioni degli imprenditori e la nuova ordinanza per tutelare il decoro dell’isola

Il porto di marina grande non è solo un luogo di transito ma anche la prima impressione che migliaia di visitatori ricevono appena arrivati sull’isola. Per questo motivo, alcuni imprenditori si sono espressi con preoccupazione riguardo al modo in cui vengono trattati i turisti in questa area. Un altro commerciante del luogo ha spiegato che l’ordinanza recentemente adottata vuole difendere il decoro di capri, cercando di evitare che i turisti si sentano assediati e aggrediti da continue richieste o inviti.

Gli obiettivi dell’ordinanza

Questa norma mira a ristabilire una migliore convivenza tra attività commerciali e flusso turistico, limitando forme di pressione eccessiva e tutelando il diritto di chi arriva sull’isola a vivere una esperienza più serena e libera di muoversi. L’intento è quello di conservare un’immagine positiva e rispettosa di marina grande, evitando che diventi un luogo di tensione e disagio.

Le testimonianze dirette dei turisti fermati più volte per proposte di gite e servizi

Non solo gli abitanti e gli operatori economici hanno segnalato il problema: anche chi visita capri conferma la fastidiosa sensazione di non poter scegliere liberamente. Alcune turiste intervistate da un programma televisivo di Canale 5 hanno raccontato di essere state fermate ripetutamente durante la loro passeggiata a marina grande, soprattutto per le offerte di escursioni in barca.

La pressione percepita dai visitatori

Questi episodi si ripetono più volte e contribuiscono a sminuire il piacere della vacanza, facendo percepire ai visitatori una pressione che grava sulle loro scelte e sui momenti di svago. Le testimonianze suggeriscono un quadro in cui la proposta commerciale si trasforma in invadenza, finendo per disturbare chi cerca più che altro di godersi l’atmosfera unica dell’isola senza sentirsi obbligato ad accettare una proposta.

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