A lettomanoppello studenti di prima media diventano sentinelle di civiltà e felicità contro pregiudizi e barriere

A lettomanoppello studenti di prima media diventano sentinelle di civiltà e felicità contro pregiudizi e barriere

Il progetto Sentinelle di civiltà e felicità, guidato da Claudio Ferrante con il supporto di Mariangela Cilli e Artes Ortopedia, ha coinvolto gli studenti di Lettomanoppello in attività pratiche per promuovere inclusione, superare pregiudizi e migliorare l’accessibilità nel territorio.
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Il progetto "Sentinelle di civiltà e felicità", guidato da Claudio Ferrante, promuove l’inclusione e la sensibilizzazione sulla disabilità nelle scuole di Lettomanoppello attraverso esperienze pratiche e azioni concrete per rimuovere barriere architettoniche, coinvolgendo studenti, istituzioni e associazioni locali. - Gaeta.it

Il progetto sentinelle di civiltà e felicità, guidato da Claudio Ferrante con la collaborazione dell’avv. Mariangela Cilli, si è concluso quest’anno con la scuola secondaria di primo grado di lettomanoppello. Questa iniziativa educativa ha coinvolto gli studenti in un percorso di conoscenza sulla disabilità, sull’inclusione e sulla lotta ai pregiudizi, portandoli a sperimentare direttamente le difficoltà quotidiane di chi vive su una carrozzina. Si tratta di un progetto che ha attraversato diverse scuole, anche universitarie e territoriali fuori regione, con l’obiettivo di promuovere una cultura più aperta e rispettosa delle differenze.

Il progetto sentinelle di civiltà e felicità e il suo impatto nelle scuole

Il progetto ha preso vita con l’intento di diffondere una coscienza sociale verso temi delicati come la disabilità e l’inclusione nelle giovani generazioni. Nelle scuole di ogni ordine e grado, compresa l’università d’annunzio di chieti-pescara, gli studenti hanno partecipato ad incontri che spingono a riflettere su quanto il pregiudizio sia ancora un ostacolo da superare. Svolgendo attività concrete, come l’esperienza su una carrozzina, hanno potuto scoprire le sfide quotidiane di tante persone.

Quest’anno il progetto si è concentrato soprattutto sugli studenti di prima media di lettomanoppello, sezione E, i quali hanno affrontato questioni legate alla felicità, alla diversità e all’accoglienza. Nell’ambito del percorso, hanno indossato una carrozzina per comprendere in prima persona i limiti imposti dall’ambiente, vivendo così un’esperienza che supera la teoria per entrare nel vissuto reale. La sensibilizzazione è passata anche da momenti di dialogo e riflessione, dove i ragazzi hanno parlato di inclusione come riconoscimento delle capacità e delle potenzialità di ogni individuo, al di là della sua condizione.

L’investimento del comune e il ruolo di luciana conte nella promozione del progetto

Luciana Conte, assessore del comune di lettomanoppello, ha sottolineato l’importanza di sostenere questi progetti a livello locale, dedicando fondi pubblici proprio all’educazione etica e morale dei giovani. Ha spiegato che questi investimenti puntano a far incontrare i ragazzi con persone con disabilità, così da permettere loro di superare i limiti delle apparenze e riconoscere le abilità e la dignità degli altri.

Conte ha espresso fiducia nel fatto che “anche un solo cambiamento di prospettiva all’interno di una classe renda significativo ogni euro speso.” Questo approccio è cruciale per costruire una comunità che sappia accogliere la diversità senza barriere mentali, ma soprattutto per responsabilizzare le nuove generazioni. In questo senso, il lavoro con Ferrante e con la sua associazione carozzine determinate è stato fondamentale per stimolare i giovani a diventare “sentinelle” di una società più inclusiva.

L’attenzione alle barriere architettoniche grazie alla segnalazione degli studenti

Uno degli effetti concreti delle attività svolte negli anni dal progetto riguarda l’eliminazione di barriere architettoniche nei pressi della scuola di lettomanoppello. Lo scorso anno gli studenti avevano notato problemi nella sistemazione dei parcheggi, soprattutto rischi di cadute dovuti a dislivelli o spazi insufficienti per muoversi in carrozzina. Dopo aver avanzato la segnalazione, il comune ha stanziato risorse e avviato interventi per mettere in sicurezza la zona.

Ora, grazie a quegli interventi, è possibile parcheggiare senza incorrere in pericoli legati all’assenza di accessibilità. Questo risultato dimostra come la voce degli studenti possa diventare uno strumento concreto per cambiare il territorio e renderlo più vivibile per tutti. Il progetto ha così mostrato un risultato tangibile, mettendo in pratica la lezione di rispetto e attenzione che insegnava.

Passeggiata empatica e coinvolgimento di associazioni e volontari

I giovani di lettomanoppello non si sono limitati alla teoria, ma hanno partecipato a una passeggiata empatica, un’attività pratica mirata a mappare nuove barriere da rimuovere. In questo percorso sono stati affiancati dai volontari dell’associazione carozzine determinate, guidata da Claudio Ferrante, e dai nonni vigili del gruppo alpini.

Questo momento ha rafforzato il coinvolgimento dei ragazzi, che hanno sperimentato insieme le difficoltà nell’accessibilità degli spazi pubblici e hanno preso coscienza dell’importanza di continuare a segnalare ostacoli da eliminare. Il confronto diretto con le barriere ha aiutato a capire quanto siano necessari interventi concreti e multidisciplinari per migliorare la vita delle persone con disabilità.

Riflessioni degli studenti sul valore del progetto e della convivenza inclusiva

Le parole degli studenti raccontano l’impatto emotivo e culturale dell’esperienza. Aurora ha commentato con consapevolezza la necessità di difendere i diritti umani e combattere discriminazioni, mettendo al centro la promozione dell’inclusione. Gaia ha aggiunto che anche i più piccoli possono contribuire al cambiamento, mettendo in gioco affetto e gentilezza come strumenti pratici.

Elena ha ricordato di aver imparato a evitare termini offensivi legati alla disabilità, riconoscendo il valore delle parole e l’importanza di un linguaggio rispettoso. Ha definito l’esperienza “emozionante” e destinata a restare nel suo ricordo, accompagnata dalla volontà di vivere con più attenzione e apprezzamento verso chi vive condizioni diverse dalla sua. Le frasi degli studenti rivelano come il progetto abbia stimolato una crescita culturale autentica, favorita da un coinvolgimento diretto e sensibile.

Il contributo di artes ortopedia e il sostegno alle attività del progetto

L’artes ortopedia di montesilvano ha dato un supporto concreto fornendo le carrozzine per la passeggiata empatica e per le altre attività didattiche durante l’anno. Questo sostegno ha permesso di realizzare esperienze pratiche più efficaci e condivise, fondamentali per rendere tangibili le difficoltà e i limiti fisici affrontati ogni giorno da chi usa una carrozzina.

Il contributo di artes ortopedia si aggiunge a quello dell’amministrazione comunale e dei volontari, creando una rete di supporto attorno all’iniziativa. Anche la collaborazione con associazioni come carozzine determinate ha garantito una guida esperta e un accompagnamento costante, animando così un progetto che non si limita a un momento, ma costruisce un percorso formativo concreto.

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