A l’aquila blitz notturno nel bosco di genzano di sassa arrestato spacciatore straniero

A l’aquila blitz notturno nel bosco di genzano di sassa arrestato spacciatore straniero

I carabinieri di L’Aquila, Tornimparte e Assergi hanno smantellato un punto di spaccio nel bosco di Genzano di Sassa, arrestando un giovane straniero irregolare e sequestrando cocaina, eroina, hashish e mille euro in contanti.
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I carabinieri hanno smantellato un punto di spaccio nel bosco di Genzano di Sassa (L’Aquila), arrestando un giovane straniero irregolare e sequestrando circa 70 grammi di droga e mille euro in contanti. - Gaeta.it

L’intervento dei carabinieri nelle prime ore del mattino ha smantellato un punto di spaccio nel bosco di genzano di sassa, nei dintorni dell’aquila. L’operazione ha portato all’arresto di un giovane cittadino straniero, irregolare sul territorio, e al sequestro di sostanze stupefacenti di vario tipo. L’azione coordinata ha coinvolto più stazioni e nuclei specializzati, impegnati a fermare un’attività illecita radicata nell’area boschiva.

Il contesto dell’operazione e il coordinamento tra le forze dell’ordine

All’alba del giorno indicato, carabinieri delle stazioni di l’aquila, tornimparte e assergi, con il supporto dei nuclei forestali di tornimparte e barisciano, hanno dato seguito a segnalazioni riguardo a un’intensa attività di spaccio nella zona boschiva di genzano di sassa. I militari hanno organizzato un controllo mirato sul territorio, destinato ad interrompere l’uso del bosco come punto di ritrovo e di spaccio per soggetti che vi si erano accampati. L’azione è stata eseguita con un’ampia cinturazione dell’area, per evitare fughe o dispersioni degli indagati. Questa coordinazione ha permesso di isolare il punto specifico utilizzato per lo scambio di stupefacenti, agevolando l’intervento diretto.

Operazione in un terreno ostile

La zona, caratterizzata da fitte vegetazioni e terreno irregolare, avrebbe potuto ostacolare l’azione di controllo, invece i militari hanno proceduto velocemente, bloccando una persona che tentava di allontanarsi a piedi dal bivacco. L’intervento si è svolto anche tra rami e radici, lasciando intendere un inseguimento ravvicinato e difficoltoso, dimostrando la preparazione e la determinazione degli agenti.

Dettagli sull’arresto e sul ritrovamento nel bivacco

Nel corso della perquisizione del bivacco è stato identificato un giovane straniero, poco più che ventenne, fino ad allora sconosciuto alle forze dell’ordine e privo di regolare permesso di soggiorno. Al momento del fermo, il soggetto ha cercato di fuggire ma non è riuscito a evitare il controllo. All’interno dell’accampamento i carabinieri hanno trovato vari oggetti utilizzati per vivere nel bosco: due batterie di auto, alimenti, utensili per cucinare, coperte e altri materiali di conforto.

Materiale sequestrato nel bivacco

Sul piano dell’attività illecita, sono stati recuperati strumenti specifici per il confezionamento degli stupefacenti e un passamontagna. Questi ritrovamenti testimoniano l’intenzione di mantenere il luogo attivo per lungo tempo e di difendere la propria posizione dai controlli. L’arresto e la scoperta fanno emergere come gli spacciatori in alcune zone boschive sfruttino l’isolamento per organizzare operazioni illegali.

Sequestro delle sostanze e quantità individuate nell’operazione

Le operazioni di sequestro hanno riguardato quasi 70 grammi di sostanze tra cocaina, eroina e hashish. La varietà della droga indica una disponibilità di prodotti diversi, quasi certamente destinati a un giro di spaccio locale. Oltre alla droga, sono stati trovati circa mille euro in contanti, ritenuti frutto dell’attività criminale. Tutto il materiale è stato posto sotto custodia giudiziaria, in attesa di analisi da parte degli esperti chimici e del procedimento giudiziario.

Gli investigatori hanno seguito con attenzione le procedure di conservazione e documentazione, in modo che ogni elemento raccolto costituisca prova concreta per l’autorità giudiziaria.

Situazione legale e iter processuale dell’arrestato

L’uomo arrestato, seppur fermato in flagranza di reato, resta da considerare innocente fino alla sentenza definitiva. Dopo l’arresto, è stato trasferito nella casa circondariale dell’aquila, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria. I procedimenti di convalida dell’arresto e le successive udienze definiranno le responsabilità sul caso, procedura garantita dalla legge vigente. La polizia giudiziaria ha rispettato le formalità richieste, lasciando agli organi preposti il compito di esaminare la fondatezza delle accuse e il rispetto dei diritti.

Questa operazione rappresenta un intervento continuo delle forze dell’ordine sul territorio, indirizzato alla riduzione dello spaccio nelle zone meno controllate della provincia aquilana. Il fenomeno dello spaccio all’interno delle aree boschive continui a rappresentare una sfida per le autorità.

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