A jesi torna visibile il murales dedicato a roberto mancini dopo l’atto vandalico

A jesi torna visibile il murales dedicato a roberto mancini dopo l’atto vandalico

Il murales dedicato a Roberto Mancini a Jesi, imbrattato da ignoti, è stato restaurato dagli artisti Federico Zenobi e Nicola Canarecci per preservare la memoria sportiva e culturale della città.
A Jesi Torna Visibile Il Mural A Jesi Torna Visibile Il Mural
Il murales dedicato a Roberto Mancini a Jesi, vandalizzato mesi fa, è stato restaurato dagli artisti originali, riportando alla città un simbolo importante di memoria sportiva e identità locale. - Gaeta.it

Il murales dedicato a roberto mancini che celebra la vittoria dell’italia agli europei del 2021 è stato ripulito e riportato al suo aspetto originale a jesi, in provincia di ancona. L’opera, creata da due artisti locali, era stata imbrattata da ignoti con scritte offensive e disegni volgari, pochi mesi fa. Il restauro segna un passo importante per recuperare un pezzo di memoria sportiva e culturale nella città natale dell’ex ct azzurro.

Il murales e il suo significato per jesi

L’opera si trova nel quartiere prato, a pochi passi dal campo sportivo dove mancini, da bambino, ha mosso i primi passi nel mondo del calcio. Quel murales fu realizzato quattro anni fa dagli artisti jesini federico zenobi e nicola canarecci, noto collettivo technicalz, per celebrare il trionfo dell’italia agli europei del 2021. È diventato un simbolo per la città, non solo come tributo a mancini, ma anche come riferimento visivo che unisce sport e identità locale. La zona in cui è collocato è molto frequentata da abitanti e giovani, rendendo il murales una presenza quotidiana che racconta un pezzo di storia recente.

L’opera, prima del danneggiamento, si distingueva per i colori vivaci e i dettagli curati, rappresentando mancini con espressione intensa e determinata. Il soggetto è centrale per la comunità jesina, che vede in lui un esempio di crescita partita proprio da quelle strade. La vandalizzazione aveva provocato una forte delusione tra cittadini e appassionati di calcio, disturbati da scritte che offendevano l’immagine dell’ex commissario tecnico.

Il danno subito e il ripristino dell’opera

Qualche mese fa, il murales è stato imbrattato da ignoti che hanno aggiunto scritte volgari e scarabocchi offensivi sull’immagine originale. Le scritte coprivano il volto di mancini e le parti principali del disegno, alterando brutalmente l’arte e il messaggio. L’atto vandalico non è stato solo un gesto di vandalismo, ma anche un’offesa diretta verso un personaggio legato a jesi e allo sport italiano.

Il restauro è avvenuto per opera di federico zenobi, lo stesso artista che aveva realizzato il murales insieme a nicola canarecci. Zenobi ha lavorato in modo meticoloso per eliminare le scritte, ritornando a ricreare i dettagli del volto di mancini e per riallineare colori e forme danneggiate. Con il supporto di materiali specifici e una tecnica paziente, ha riportato l’opera alla condizione originaria senza alterarne lo stile.

Il lavoro di ripristino ha richiesto diverse giornate e grande attenzione. Oltre al semplice pulire la superficie, l’artista ha ridipinto alcune zone, curando i particolari per successive protezioni anti-vandalismo. Questo intervento non solo ha riconsegnato alla città un murales integro, ma ha anche offerto un’occasione per riflettere sull’importanza di preservare spazi pubblici dedicati alla cultura e allo sport.

Gli artisti jesini federico zenobi e nicola canarecci

Federico zenobi e nicola canarecci, entrambi originari di jesi, hanno partecipato attivamente a molte iniziative artistiche nella città e in tutta italia. Il duo, noto con il nome tecnico di technicalz, ha spaziato tra progetti di street art e collaborazioni con scuole, enti pubblici e associazioni culturali. Il loro lavoro si caratterizza per la cura cromatica e la capacità di raccontare storie attraverso i murales.

Tra le loro realizzazioni più recenti spiccano due murales nelle scuole primarie di jesi. Questi lavori sono stati finanziati grazie a fondi pnrr ottenuti dall’istituto comprensivo lotto, e sono stati collocati nella scuola primaria conti e nell’infanzia kipling. Anche questi interventi valorizzano gli spazi urbani, portando la cultura e la creatività in ambito educativo.

Pochi altri artisti locali vantano una simile presenza nel tessuto sociale cittadino. L’intervento sul murales di mancini conferma il loro attaccamento a jesi e la volontà di difendere opere che raccontano la comunità. Entrambi hanno spesso manifestato la volontà di utilizzare l’arte come strumento per avvicinare le persone e mantenere viva la memoria collettiva.

Il legame di roberto mancini con la città di jesi

Roberto mancini è nato e cresciuto a jesi, dove ha mosso i primi passi nel calcio giocando nelle squadre locali. Nel corso degli anni, è diventato uno dei personaggi più noti del calcio italiano, sia come giocatore che come allenatore. La vittoria con l’italia agli europei del 2021 ha rappresentato il culmine di una carriera segnata dall’impegno e dalla passione.

La presenza del murales proprio vicino al campo sportivo della parrocchia dove mancini aveva iniziato a giocare racconta un legame stretto tra la sua figura e la città. Jesi vede in lui non solo un campione, ma anche un simbolo di come il talento possa nascere in contesti semplici e ambienti popolari. Questo spiega l’indignazione e la mobilitazione seguite alla vandalizzazione del murales.

Il restauro ha ridato speranza ai cittadini che l’opera torni ad essere un punto di riferimento per i giovani. Mantiene viva la memoria di un momento sportivo importante e la storia personale di un uomo che ha portato jesi su palcoscenici nazionali e internazionali. L’opera è allora più di un murales: è un pezzo di comunità e di memoria condivisa.

Change privacy settings
×