L’insediamento del sindaco Andrea Di Biase segna un nuovo capitolo per il comune di Itri. Durante la prima seduta del consiglio comunale, Di Biase ha definito la sua squadra di governo e distribuito le deleghe tra assessori e consiglieri, delineando così le priorità dell’amministrazione per il prossimo mandato.
La composizione della giunta e il ruolo di Alessia Mancini
Alla guida del consiglio comunale è stata eletta Alessia Mancini, che oltre alla presidenza assume anche la delega alla digitalizzazione. Questo doppio incarico evidenzia quanto la nuova amministrazione voglia puntare sull’innovazione tecnologica negli uffici pubblici. Il consiglio si presenta con un esecutivo composto da sei membri, sindaco compreso. Il vice sindaco è Salvatore Ciccone, a cui sono state affidate le deleghe ai Servizi Sociali e al Contenzioso. A seguire Simone Di Mascolo che si occuperà dei Lavori pubblici, settore strategico per la manutenzione e lo sviluppo delle infrastrutture locali. Mario Di Mattia avrà in carico il Bilancio, oltre alle attività commerciali e produttive, settori fondamentali per la crescita economica del territorio. Anna Ciccarelli, nuova assessora all’Ambiente, Patrimonio e Igiene urbana, sarà chiamata a gestire temi cruciali legati alla sostenibilità e alla gestione dei rifiuti in città. Infine, Maria Cardogna guiderà il Turismo, settore vitaletto per Itri, nota per le sue bellezze naturali e culturali.
Le deleghe affidate ai consiglieri di maggioranza e il coinvolgimento in nuove aree
Oltre agli assessori, il sindaco ha assegnato diverse deleghe anche ai consiglieri comunali che sostengono la maggioranza. Massimiliano Pelliccia seguirà l’Agricoltura e le Politiche forestali, con il compito di valorizzare le risorse rurali e la gestione del verde pubblico. Paola Soscia si occuperà di Cultura, Associazionismo e Pari opportunità, con l’obiettivo di promuovere eventi, iniziative e pari diritti nel territorio. Alessia Mancini, oltre alla presidenza, si concentrerà sulla Digitalizzazione, per favorire la modernizzazione della pubblica amministrazione e la diffusione dei servizi online. Queste assegnazioni sottolineano l’attenzione posta alle aree sociali e culturali, essenziali per il benessere della comunità locale.
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Incarichi extra-consiglio affidati a esponenti di maggioranza senza seggi
Il sindaco ha deciso di estendere alcune deleghe anche a membri della maggioranza che non sono stati eletti in consiglio comunale, mantenendo così un collegamento diretto con figure di fiducia del suo schieramento. Enzo Agresti avrà una doppia delega ai Trasporti pubblici e alla Transizione energetica, temi di crescente interesse per la mobilità sostenibile e la riduzione dell’impatto ambientale. La cura del Centro storico è stata affidata a Maria Colantuono, incaricata di seguire progetti di recupero e valorizzazione del patrimonio architettonico cittadino. Michele Di Vozzo sarà responsabile per lo Sport, settore importante per la promozione dell’attività fisica e la gestione degli impianti sportivi. Vincenzo Soprano si occuperà delle Attività venatorie, tema che interessa le pratiche di caccia e la tutela della fauna locale. Luigi Stamegna seguirà Olivicoltura, Università e Formazione, declinando risorse per l’agricoltura e lo sviluppo delle competenze locali.
Le competenze mantenute direttamente dal sindaco e il ruolo dell’urbanistica
Non tutte le deleghe sono state distribuite. Il sindaco Di Biase ha tenuto per sé alcune funzioni chiave, tra cui spicca quella relativa all’Urbanistica. Questo settore rimane sotto controllo diretto del primo cittadino, dato il peso strategico che ha nella pianificazione e nello sviluppo territoriale. Gestire l’urbanistica significa decidere sul futuro assetto della città e sulle nuove aree edificabili o da recuperare. Altre competenze senza deleghe restano ancorate alla figura del sindaco, che mantiene così la supervisione generale sulle attività più delicate dell’amministrazione comunale. Questo assetto sottolinea il ruolo centrale di Di Biase, bilanciando l’autonomia degli assessori e consiglieri con la necessità di un coordinamento unitario della giunta.