A itri la campagna elettorale si scalda tra accuse di strumentalizzazioni e interventi istituzionali

A itri la campagna elettorale si scalda tra accuse di strumentalizzazioni e interventi istituzionali

La campagna elettorale a Itri è segnata da accuse di uso improprio del nome dell’Ater Latina in un comunicato falso, con denunce, interrogazioni regionali e repliche ufficiali per tutelare le istituzioni.
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La campagna elettorale a Itri è segnata da accuse di uso improprio del nome dell’Ater Latina in un comunicato elettorale, con denunce, interrogazioni regionali e smentite ufficiali che evidenziano tensioni politiche e istituzionali in città. - Gaeta.it

La campagna elettorale a Itri è ormai segnata da tensioni che coinvolgono la Regione Lazio e l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica di Latina. Il contesto si complica per via di un’affissione di un comunicato nelle case popolari, che ha fatto scattare una serie di accuse precise, denunce e interrogazioni. Ecco le tappe di questa vicenda che riflettono il fermento politico e sociale nella cittadina pontina.

La denuncia del candidato sindaco di insieme per itri

Antonio Gelfù, candidato sindaco della lista Insieme per Itri, si è fatto portavoce di una segnalazione preoccupante appena affiorata in città. A fine aprile 2025, nei portoni di alcune case popolari, in particolare nel lotto 5 di via Eduardo De Filippo, è comparso un avviso che invitava a un incontro per discutere le “problematiche del lotto 5”. Il comunicato indicava come ospite il presidente Ater di Latina, architetto Guratti, e presentava la riunione presso lo studio tecnico dell’architetto Michele Stamegna, associato a Forza Italia e parente stretto di un candidato sindaco del centrodestra.

Chiarimenti di antonio gelfù

Gelfù ha subito chiarito che l’architetto Guratti non occupa alcuna carica in Ater Latina, smontando l’apparente ufficialità dell’invito. Ha definito gravissimo l’uso improprio del nome dell’ente e delle sue rappresentanze, nel contesto di un appuntamento che si svolge in un luogo collegato a un esponente politico. La denuncia punta il dito contro una manipolazione delle istituzioni per fini elettorali, sfruttando la condizione di chi vive nelle case popolari. Gelfù ha anche lanciato un appello rivolto ai giovani affinché non si lascino ingannare da telefonate o proposte di lavoro legate a presunti appoggi politici.

La sua iniziativa si traduce nella presentazione di un esposto alle forze dell’ordine, ipotizzando una possibile violazione delle norme che regolano la correttezza delle campagne elettorali e il divieto di scambi elettorali. Il candidato ha così rimarcato che la politica dovrebbe essere trattata con serietà e rispetto, soprattutto in un momento in cui si dovrebbe tutelare il diritto alla verità per tutti i cittadini di Itri.

L’interrogazione in regione a seguito della denuncia

La questione ha assunto una dimensione politica più ampia grazie all’intervento di Nazzareno Neri, consigliere regionale di Noi moderati. Neri ha prodotto un’interrogazione a risposta scritta indirizzata alla Giunta regionale e all’assessore alle Politiche abitative, sottolineando che, con un decreto del 6 settembre 2023, il presidente dell’Ater di Latina è il dottor Enrico Dellapietà. Il consigliere ha ricostruito quanto avvenuto nelle case popolari di Itri, dove un amministratore aveva convocato una riunione annunciando la presenza del presidente Ater Guratti presso lo studio di Stamegna.

Richiesta di chiarimenti

La richiesta principale è chiarire se vi siano stati cambiamenti nella nomina o nel ruolo di Dellapietà che non siano ancora noti al Consiglio regionale. Inoltre, Neri ha chiesto se la Regione e l’Ater intendano procedere con denunce o azioni legali qualora si confermasse che quell’incontro non ha avuto nulla a che vedere con l’ente o con il suo presidente. L’interrogazione mira a tutelare le istituzioni da eventuali usi impropri e a ristabilire la verità sulle responsabilità.

La posizione di noi moderati latina e l’attesa di chiarimenti

Parallelamente all’interrogazione regionale, Alessandro Paletta, referente locale di Noi moderati a Latina, ha commentato la vicenda evidenziando la necessità di attendere una presa di posizione ufficiale da parte dei protagonisti coinvolti. Ha indicato come prioritario ascoltare la versione ufficiale sia del presidente Ater Dellapietà che dell’architetto Stamegna, direttamente associato a Forza Italia e chiamato in causa dal comunicato.

Paletta ha sottolineato che, se le accuse fossero confermate, si tratterebbe di un fatto grave sotto il profilo politico. Tale circostanza metterebbe in luce metodi discutibili nell’ambito della campagna elettorale e l’eventuale uso improprio di ruoli pubblici. L’attenzione resta alta in quell’area, dove il gioco politico non risparmia tensioni su ruoli e responsabilità istituzionali.

La replica del presidente veritiero dell’ater latina

Il presidente ufficiale dell’Ater Latina, Enrico Dellapietà, ha risposto subito con una dichiarazione precisa. Ha definito «assolutamente falso» il documento citato nell’interrogazione e ha spiegato che l’architetto Guratti non ha alcun legame con l’azienda. Dellapietà ha inoltre negato che la sua figura o quella dell’Ater fossero presenti o coinvolte nella convocazione annunciata nel comunicato.

Ha evidenziato il rischio di un uso strumentale e scorretto dell’immagine di Ater per la campagna elettorale di Itri, un tentativo che respinge con fermezza. Dellapietà ha promesso di difendere l’ente in tutte le sedi competenti per garantire la trasparenza e la serietà dell’azione pubblica. Ha ribadito l’impegno dell’Ater nel lavoro quotidiano e ha respinto con forza ogni tentativo di danneggiare la reputazione dell’azienda e dei suoi operatori.

Lo scenario politico di Itri si conferma agitato da queste accuse incrociate. Il confronto passa dalla piazza alle sedi ufficiali, mentre cittadini e istituzioni si preparano a capire quali saranno i prossimi passi per chiarire gli eventi e assicurare la correttezza del confronto politico.

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