A greve in chianti torna i profumi di lamole con focus sui vini e un nuovo profumo d'ambiente

A greve in chianti torna i profumi di lamole con focus sui vini e un nuovo profumo d’ambiente

Nel borgo di Lamole, a Greve in Chianti, la rassegna “I profumi di Lamole” 2025 celebra i vini locali e la tradizione vitivinicola con un profumo d’ambiente ispirato al Chianti classico e ospiti internazionali.
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La rassegna "I profumi di Lamole" 2025, a Greve in Chianti, celebra i vini locali, la tradizione vitivinicola e il legame con il territorio attraverso eventi, ospiti internazionali e una nuova fragranza ispirata ai vini del Chianti classico. - Gaeta.it

Nel borgo di Lamole, a Greve in Chianti, si prepara l’edizione 2025 della rassegna “I profumi di Lamole“. L’appuntamento, previsto dal 31 maggio al 2 giugno, mette in mostra i vini prodotti dalle famiglie locali, da tempo impegnate nella viticoltura in questa zona di Firenze. La manifestazione si segnala anche per la collaborazione internazionale che ha portato alla creazione di un profumo d’ambiente ispirato alle fragranze dei vini del Chianti classico. L’evento unisce tradizione, cultura e promozione del territorio attraverso approfondimenti e ospiti speciali.

Lamole, un borgo-vigna che mantiene vive le tradizioni del chianti classico

Lamole è un piccolo centro abitato di circa 90 persone, immerso nelle colline del Chianti classico. Qui la viticoltura ha un ruolo centrale da generazioni. Le famiglie del borgo lavorano con passione e dedizione, contribuendo a mantenere il legame stretto con la terra e la produzione di vini rinomati. Questo contesto limitato ma intenso crea un’identità forte, dove ogni raccolto riflette il lavoro artigianale e la storia locale.

Il legame tra abitanti, natura e lavoro

Il legame tra gli abitanti, la natura e il lavoro nelle vigne è uno degli elementi che rende unico il Chianti classico di Lamole. La rassegna “I profumi di Lamole” nasce anche con lo scopo di mantenere viva questa realtà, per non perdere un patrimonio che rappresenta un pezzo importante dell’identità rurale toscana. Nei giorni dell’evento la comunità si apre ai visitatori che possono conoscere direttamente le storie e i metodi di produzione di queste famiglie.

La nuova fragranza ispirata ai vini del chianti classico

Tra le novità di quest’anno compare un progetto particolare: il profumiere greco Zisìs Kapsalìs ha collaborato con i sommelier Pietro Palma e Clizia Zuin per creare un profumo d’ambiente che cattura i sentori dei nove vini tipici del Chianti classico. Questa miscela mette insieme aromi capaci di evocare le caratteristiche organolettiche dei vini, trasponendo in una fragranza le note di frutta, fiori e spezie che li identificano.

Il risultato rappresenta un tentativo originale di raccontare il vino attraverso l’olfatto in modo diverso dal consueto. Stefania Saccardi, vicepresidente della regione Toscana con delega all’agroalimentare, ha sottolineato che si tratta di un profumo unico, capace di raccontare anche “un territorio di rara bellezza”. La fragranza diventa così una sintesi olfattiva di un paesaggio vitivinicolo che ha ispirato la produzione enologica locale.

Il ruolo della rassegna per il territorio e la comunità locale

L’evento non è solo una celebrazione del vino, ma anche un’occasione per mostrare l’identità sociale e produttiva di Lamole. Il sindaco Paolo Sottani ha evidenziato come la vitalità produttiva del territorio costituisca il “cuore e l’anima” del borgo. La rassegna rafforza non solo l’identità agricola, ma anche il senso di comunità che lega i residenti, integrando tradizione e sviluppo sociale.

Famiglie produttrici come elemento di coesione

Le famiglie produttrici rappresentano un elemento di coesione, un tessuto connettivo che sostiene l’economia e la cultura locale. L’evento fornisce un’occasione per far conoscere questo modello dove lavoro e ambiente si influenzano. In un’epoca in cui molte aree rurali perdono abitanti, Lamole dimostra come il legame con la terra e la produzione vinicola possa sostenere una comunità.

Un programma arricchito da esperti e dialoghi internazionali

La manifestazione ospita anche interventi di esperti del settore. Tra questi c’è Frederique Tavard, docente di agronomia e viticoltura al lycée viticole di Beaune, in Francia. Tavard porterà la sua esperienza sul terroir, analizzandolo da una prospettiva moderna e illustrando come la tradizione possa interagire con le nuove generazioni di produttori soprattutto in Borgogna.

I partecipanti potranno così assistere a incontri che mettono a confronto orizzonti diversi, riconoscendo le peculiarità di ciascun territorio vitivinicolo europeo. Questo dialogo favorisce una maggiore comprensione delle tecniche di coltivazione e delle caratteristiche che rendono speciali i vini di Lamole e del Chianti classico. L’evento allarga lo sguardo oltre i confini locali, aprendosi alla collaborazione e allo scambio di conoscenze tra operatori del vino.

L’edizione 2025 de “I profumi di Lamole” sembra quindi confermare la sua vocazione a raccontare, attraverso incontri, eventi e nuove proposte sensoriali, una realtà radicata e apprezzata. L’evento prosegue nel proporre alla Toscana un momento in cui tradizione, cultura e lavoro si fondono sullo sfondo delle colline chiantigiane.

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