A Frattamaggiore l’evento raraterra incontra oil loc e maestro peppe vessicchio per degustare olio e musica

A Frattamaggiore l’evento raraterra incontra oil loc e maestro peppe vessicchio per degustare olio e musica

A Frattamaggiore, l’evento a Raraterra ha unito arte, musica e gastronomia con il progetto Oil Loc di Giotto Calendoli e le dimostrazioni del metodo Fre&Man di Peppe Vessicchio per valorizzare olio e vino.
A Frattamaggiore Le28099Evento Rara A Frattamaggiore Le28099Evento Rara
A Frattamaggiore, presso raraterra, si è tenuto un evento che ha unito arte, musica e gastronomia, con degustazioni guidate da Peppe Vessicchio e il progetto “oil loc” di Giotto Calendoli, valorizzando qualità e estetica dei prodotti agroalimentari campani. - Gaeta.it

A Frattamaggiore, in provincia di Napoli, mercoledì 4 giugno si è svolto un evento che ha unito arte, musica e gastronomia nel cuore dello spazio raraterra. L’appuntamento ha riunito appassionati intorno al format “metti, una sera a cena” e “oil loc”, progetto di divulgazione sul mondo dell’olio firmato da giotto calendoli nel castello di rocca cilento. Tra degustazioni e approfondimenti, la serata ha offerto un’occasione per scoprire nuovi modi di apprezzare i prodotti agroalimentari, grazie anche alla presenza di un ospite d’eccezione.

Il ruolo di peppe vessicchio e il metodo fre&man sulla qualità degli alimenti

Peppe vessicchio, noto maestro di musica, ha portato ad raraterra la sua esperienza da studioso e produttore di olio, vino e conserve. Durante l’evento ha guidato tre dimostrazioni pratiche per mostrare l’applicazione del “metodo fre&man” – ovvero frequenze e musica armonica naturale – che si basa sull’effetto delle vibrazioni sonore sui processi di affinamento dei prodotti.

Migliorare la qualità con la musica

Vessicchio ha descritto come alcune onde musicali inducono una sorta di “catalisi ristrutturativa” nei prodotti, capace di migliorare la qualità e la durata dei vini e degli alimenti. Questi studi, ormai consolidati, spiegano come l’interazione tra musica e materia può influenzare proprietà organolettiche fondamentali, restituendo prodotti più equilibrati e gustosi. Il maestro ha sottolineato che l’uso mirato delle frequenze apre nuove strade nel trattamento agroalimentare, non lontano dal concetto di armonia naturale alla base del suo lavoro.

La visione creativa di giotto calendoli e l’estetica firmata raraterra

Giotto calendoli, chef e artista con un forte legame con la cultura visiva contemporanea, ha contribuito alla serata armonizzando ingredienti, veste grafica ed esperienza visiva. Calendoli ha realizzato gli elementi grafici e le mise en place di raraterra, firmando i cadeaux, i calici e le vettovaglie con uno stile che unisce design e identità culturale.

Conosciuto per un approccio che fonde ricerca artistica e cucina, ha trasformato la serata in un racconto a più livelli, in cui ogni dettaglio comunica un’estetica autentica e riconoscibile. La sintesi tra l’arte visiva e quella culinaria ha elevato il valore dell’incontro, facendo risaltare l’importanza dell’attenzione estetica nella presentazione del cibo e del bere. Il progetto rallegra il rapporto fra forma e sostanza, creando un’esperienza sensoriale integrata.

Raraterra: tradizione e semplicità nella proposta culinaria innovativa

Nato dall’idea di angelo cesaro e gioacchino nardi, imprenditori con oltre dieci anni nel food and beverage a Napoli, raraterra si conferma uno spazio dove la cucina esprime semplicità e qualità delle materie prime. La formula punta a far emergere la bellezza dei prodotti tradizionali attraverso preparazioni attente e attente alle stagioni.

Un luogo di incontro tra arte e cucina

L’esperienza a raraterra si arricchisce con collaborazioni di carattere artistico e culturale, come quella con vessicchio e calendoli, che apportano originalità senza perdere il legame con la terra e la memoria gastronomica. Qui si mette in scena una cucina concreta, fatta di ingredienti scelti con cura, contrapposta agli eccessi e alla complessità artificiosa. La scelta di valorizzare ogni fase del percorso, dall’origine della materia al piatto, trova ospitalità in spazi ampi e accoglienti, costruendo una proposta enogastronomica ben radicata nella memoria popolare.

Questa serata a Frattamaggiore ha offerto un momento di scambio e approfondimento sul ruolo dell’olio, del vino e della musica nella cultura del gusto. Il connubio tra ricerca scientifica, gusto e arte contemporanea si è tradotto in un’esperienza concreta, capace di spingere più in là i confini della degustazione e della valorizzazione delle eccellenze agroalimentari campane.

Change privacy settings
×