A forte dei marmi, l’8 e il 9 giugno 2025, si svolge la terza edizione di VinoVip al Forte, manifestazione enologica promossa da Civiltà del bere. L’evento riunisce 50 aziende vinicole di rilievo, concentrandosi sui fine wines bianchi e proponendo un dialogo aperto al pubblico sul presente e futuro del vino italiano. Il festival si tiene nella storica Fondazione Villa Bertelli e segna un momento importante per la Versilia, grazie anche al coinvolgimento di giovani produttori che stanno ridefinendo l’identità del comparto.
Il programma dell’evento tra conferenze, talk e degustazioni
La manifestazione si apre domenica 8 giugno con una conferenza di Aldo Fiordelli, senior editor di James Suckling e collaboratore di Civiltà del bere, che approfondirà il ruolo e le caratteristiche dei fine wines bianchi nel contesto internazionale. Lunedì 9 giugno, al mattino, il talk-show “Il mondo del vino raccontato da chi lo farà” porterà sotto i riflettori giovani produttori e figure emergenti nel campo dell’enologia italiana. Questo momento intende offrire uno spaccato sulle tendenze e le innovazioni possibili, delineando il percorso futuro del settore. Al termine del talk sarà proclamato il vincitore del Premio Pino Khail, che ricordiamo è dedicato a chi contribuisce alla promozione del vino italiano e porta il nome del fondatore di Civiltà del bere.
Civiltà del bere e il premio pino khail per la valorizzazione del vino italiano
Il premio Pino Khail ha un ruolo importante nella valorizzazione del vino italiano. Intitolato al fondatore di Civiltà del bere, questo riconoscimento è stato assegnato in passato a nomi come Lucio Caputo, Lucio Tasca, Piero Antinori, Pio Boffa, Piero Mastroberardino, Chiara Lungarotti e Marina Cvetic. Il conferimento del premio durante VinoVip evidenzia l’attenzione costante verso chi contribuisce a promuovere la qualità e la diffusione del vino italiano, sostenendo progetti capaci di incrementare il prestigio del prodotto nazionale. Il legame con Civiltà del bere, rivista storica nel panorama enologico, assicura al premio un solido valore simbolico e concreto.
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Forte dei marmi, un luogo d’eccellenza per la cultura enogastronomica
Il sindaco di forte dei marmi, Bruno Murzi, ha definito la città “una realtà unica a livello nazionale”. Nel piccolo territorio di circa 9 km quadrati si trovano quattro ristoranti stellati, riconosciuti a livello internazionale, che contribuiscono a conferire alla località un prestigio particolare. L’amministrazione comunale ha premiato queste realtà gastronomiche, sottolineando la vocazione di forte dei marmi verso la qualità e l’attenzione all’arte culinaria. Accogliere VinoVip si inserisce in questa visione, valorizzando il connubio tra vino e gastronomia d’eccellenza e rafforzando l’identità della città come punto di riferimento per il turismo enogastronomico.
Grand tasting e catalogo dei protagonisti del vino italiano
La chiusura della manifestazione è affidata al Grand Tasting, un momento di degustazione dove si potranno assaggiare le etichette di 50 grandi firme dell’enologia italiana, selezionate per la loro qualità e rappresentatività. Questi fine wines saranno un’occasione di confronto diretto tra appassionati, professionisti e i produttori stessi. VinoVip si conferma così come piattaforma di alto livello, capace di mettere in luce tanto le tradizioni consolidate quanto le spinte verso nuove frontiere, soprattutto nel campo dei vini bianchi. L’evento riesce a coinvolgere un pubblico ampio, offrendo un’esperienza completa tra assaggi, confronto e informazione precisa.
Il ruolo dei giovani produttori nel futuro dell’enologia italiana
La presenza di giovani produttori rappresenta un elemento distintivo di questa edizione di VinoVip. In tempi segnati da nuove sfide, questi protagonisti emergenti tracciano strade innovative per la viticoltura e la produzione del vino. Il talk-show dedicato mira a far conoscere storie di chi mette in campo nuovi metodi, tecniche e visioni per mantenere viva e competitiva la tradizione enologica italiana. Proprio questa attenzione alle nuove generazioni sottolinea l’importanza di un ricambio che sappia rispettare radici storiche ma anche dialogare con i mercati attuali e futuri, facendo emergere qualità e varietà finora poco esplorate.