A cisterna un evento per la giornata mondiale del rifugiato racconta storie di accoglienza e integrazione

A cisterna un evento per la giornata mondiale del rifugiato racconta storie di accoglienza e integrazione

Cisterna celebra la Giornata mondiale del rifugiato con l’evento “Ho messo la pace in valigia”, promuovendo il progetto SAI di accoglienza diffusa e integrazione sociale, educativa e sanitaria per rifugiati.
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Il comune di Cisterna ha organizzato un incontro per la Giornata mondiale del rifugiato, presentando il progetto SAI di accoglienza diffusa e integrazione di rifugiati provenienti da Afghanistan e Ucraina, con un focus su inclusione sociale, supporto sanitario e sensibilizzazione nelle scuole. - Gaeta.it

Il comune di Cisterna ha organizzato, venerdì 27 giugno alle 17 nella corte di palazzo Caetani, un incontro dal titolo “Ho messo la pace in valigia – Storie di persone e di bagagli”. L’appuntamento si inserisce nelle iniziative per la Giornata mondiale del rifugiato, con l’obiettivo di mostrare i risultati concreti del progetto SAI, il sistema di accoglienza e integrazione che coinvolge il territorio. Questo evento è un’occasione per far conoscere le esperienze vissute da chi è arrivato in città in cerca di un futuro migliore.

Il progetto sai di cisterna: accoglienza diffusa fra appartamenti e famiglie

Cisterna ha aderito nel 2022 alla Rete nazionale per l’accoglienza, istituita dal ministero dell’interno, entrando così tra i comuni finanziati dal fondo nazionale per i servizi dell’asilo. L’iniziativa ha permesso di ospitare 20 persone, organizzate in 8 nuclei familiari che abitano sparsi nella città, in appartamenti scelti appositamente vicino ai servizi essenziali. Cinque di questi nuclei sono monoparentali. Le persone accolte provengono dall’Afghanistan e dall’Ucraina, con un’età media di 38 anni. C’è anche un bambino di 3 anni e una donna di 81 anni, evidenziando la varietà generazionale della comunità ospitata.

Accoglienza diffusa e autonomia

Questa sistemazione diffusa facilita una quotidianità il più possibile autonoma, ma con un appoggio concreto delle istituzioni locali. Il progetto punta a creare un equilibrio tra assistenza e indipendenza, nel rispetto delle diverse esigenze di chi arriva in città. Le soluzioni abitative, dislocate nei quartieri principali, aiutano inoltre a evitare concentrazioni abitative che rischierebbero di innescare isolamento o emarginazione.

Un sistema integrato per il sostegno sociale e sanitario ai rifugiati

Attorno al progetto SAI opera una rete complessa e varia di enti e servizi. Prefettura, questura e forze dell’ordine sono parte integrante di questo sistema, impegnati nel garantire sicurezza e regolarità delle procedure. CPIA, ovvero i centri per l’istruzione degli adulti, contribuiscono con corsi di lingua italiana fondamentali per l’integrazione. I servizi sanitari e sociali territoriali assistono con particolare cura la salute mentale, che spesso soffre nei contesti di fuga e trauma, e il benessere familiare.

Un’assistenza complessa e articolata

L’assistenza che viene offerta è ampia e va oltre le necessità elementari. Sono previste consulenze legali per orientarsi nei percorsi burocratici, così come supporto socio-economico per facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro o in attività formative. I servizi tendono a garantire un supporto continuo e graduale, così i rifugiati possono ripartire da basi solide. Recentemente, il ministero dell’interno ha assegnato ulteriori risorse per l’ampliamento del progetto, che ora può accogliere altre 10 persone, segno di un’attenzione costante ai bisogni di questa forma di ospitalità.

Educare i giovani alla diversità attraverso l’evento e le scuole

L’iniziativa “Ho messo la pace in valigia” integra un lavoro di sensibilizzazione rivolto soprattutto alle nuove generazioni. Il comune di Cisterna ha coinvolto le classi prime della scuola secondaria di primo grado dell’istituto Monda-Volpi, per far vivere agli studenti l’esperienza della conoscenza diretta con il tema dell’accoglienza. L’obiettivo è stimolare una cultura della diversità e della solidarietà fin da subito, offrendo un’alternativa alla paura e al pregiudizio.

Un clima di inclusione nelle scuole

Attraverso racconti, testimonianze e attività partecipative, i ragazzi hanno modo di entrare in contatto con storie di vita che spesso restano lontane nel discorso pubblico. L’evento offre uno spazio per immaginare l’accoglienza non come un peso, ma come un valore condiviso e una possibilità di crescita collettiva. Gli organizzatori puntano a creare un clima dove l’inclusione diventi una pratica quotidiana, partendo proprio dalle comunità scolastiche e dai luoghi più frequentati dai giovani.

Questo incontro segna una tappa importante nella promozione di un’accoglienza sostenuta da istituzioni e cittadini, che riflette le sfide e le realtà di oggi. La partecipazione a progetti come il sistema SAI, e l’apertura di occasioni di confronto pubbliche, mostrano come una città possa rispondere alla complessità dei flussi migratori con risposte pratiche e umane. Cisterna, così, si conferma spazio dove storie diverse si intrecciano, in cerca di una nuova stabilità.

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