La due giorni dei vignaioli in piazza si è tenuta a Chieti dal 20 al 21 giugno 2025, richiamando appassionati e curiosi intorno ai vini del territorio abruzzese. L’evento ha offerto assaggi e incontri con produttori locali, mettendo in luce un progetto particolare di spumante realizzato interamente da cantine della zona. Organizzato dall’associazione dei Vignaioli Teatini, l’evento ha coinvolto più realtà tra enti locali e associazioni come Slow Food e FAI, rafforzando l’importanza della collaborazione tra produttori e territorio.
L’evento e la partecipazione delle realtà locali
La manifestazione ha animato piazza San Giustino, cuore storico di Chieti, con un flusso costante di visitatori interessati a scoprire i vini della provincia. La kermesse è stata patrocinata dal Comune di Chieti, dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, con il supporto anche del Comune di Francavilla al Mare. Non è mancato il contributo di associazioni radicate nel territorio, come Slow Food Chieti e Francavilla e il FAI, che hanno collaborato all’organizzazione promuovendo la cultura enogastronomica e il rispetto per il paesaggio.
L’assessora all’ambiente di Chieti, Chiara Zappalorto, ha sottolineato il successo della prima giornata, evidenziando una partecipazione numerosa e una vivace atmosfera che ruota intorno al vino e alla socialità. L’invito è stato rivolto a cittadini e turisti a considerare questa manifestazione come il primo assaggio dell’estate 2025 in Abruzzo, un momento in cui scoprire vini, produttori e luoghi di produzione da vicino.
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Il progetto dello spumante che unisce quattro cantine vicine
Una delle novità di quest’anno riguarda il lancio di uno spumante prodotto in modo completamente artigianale e locale. Quattro cantine della provincia, Buzzarone, Fattoria Teatina, Maligni e Rapino, hanno messo insieme competenze e risorse per creare un’etichetta esclusiva e originale. La collaborazione ha evitato il ricorso a impianti esterni di spumantizzazione, tenendo tutte le fasi di produzione all’interno di una piccola area geografica.
Le uve provengono da Torrevecchia mentre la lavorazione si è svolta nella cantina di Francavilla. Il prodotto finale è uno spumante Cococciola realizzato con metodo Charmat che si distingue per il suo carattere varietale. Al naso emerge un profilo fresco con sentori vegetali, balsamici e note di erbe di campo. Al palato spicca una bollicina vivace e una giusta rotondità, con un equilibrio che migliora con il passare del tempo. Questo progetto intende mostrare le potenzialità di piccoli vignaioli che collaborano senza perdere la personalità del proprio vino e del territorio di origine.
Il significato di un’etichetta “col volto dei vignaioli”
Sul packaging è stata scelta una presentazione insolita: ogni produttore ha deciso di mettere in etichetta la propria foto, dando un volto e una identità concreta a questo spumante. Gli stessi vignaioli spiegano che non cercano di vincere premi per bellezza o fama ma puntano a trasmettere orgoglio per il lavoro e la fatica dietro a questo progetto condiviso.
La scelta di una filiera corta e di un prodotto che nasce interamente da un piccolo pezzo di Abruzzo rappresenta una sfida e un esempio per altri produttori indipendenti. È un messaggio rivolto al mercato e agli appassionati per far capire come la collaborazione possa portare a risultati rilevanti, senza dover rinunciare alle tradizioni e alle caratteristiche specifiche di ogni territorio.
L’appuntamento del vino locale
L’evento di Chieti ha così fissato un appuntamento importante per il vino locale, sottolineando la capacità di una provincia di mettere in mostra un’offerta artigianale capace di dialogare con il pubblico in modo diretto e sincero.