a Capri la festa per gli 80 anni di Pippi Calzelunghe con l’attrice Inger Nilsson ospite d’onore

a Capri la festa per gli 80 anni di Pippi Calzelunghe con l’attrice Inger Nilsson ospite d’onore

Il festival “Swedish Film goes Capri 2025” celebra i 80 anni di Pippi Calzelunghe con proiezioni, incontri con Inger Nilsson e approfondimenti su Astrid Lindgren, inclusione sociale e cultura sami a Villa San Michele.
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Il festival "Swedish Film goes Capri 2025" celebra gli 80 anni di Pippi Calzelunghe con proiezioni, incontri e ospiti d’onore a Villa San Michele dal 5 al 7 giugno, unendo cultura svedese, cinema e riflessioni sociali. - Gaeta.it

Il festival “Swedish Film goes Capri 2025” celebra i 80 anni di Pippi Calzelunghe, la celebre eroina letteraria creata da Astrid Lindgren. L’evento si svolge a Villa San Michele dal 5 al 7 giugno e prevede proiezioni cinematografiche, incontri con ospiti e momenti dedicati alla cultura svedese, tra cui la presenza di Inger Nilsson, l’attrice che incarnò Pippi nella serie tv di successo. L’iniziativa offre un’occasione per riscoprire il personaggio simbolo di libertà, nonché riflettere su temi sociali attraverso opere moderne.

Gli eventi principali e l’omaggio a inger nilsson

La quarta edizione del festival a Capri si concentra su celebrazioni e approfondimenti culturali. Inger Nilsson, attrice protagonista della serie televisiva che ha reso famosa nel mondo Pippi Calzelunghe, sarà ospite d’onore tra il 5 e il 7 giugno. Insieme a lei arriverà anche l’ambasciatore svedese in Italia Jan Björklund, che parteciperà alla manifestazione. Gli eventi si terranno nella scenografica cornice di Villa San Michele, una location storica con vista panoramica sul golfo di Napoli, che ospiterà le prime cinematografiche e gli incontri di approfondimento curati dalla soprintendente Kristina Kappelin.

Il festival vuole richiamare non solo l’affetto verso Pippi, ma anche sottolineare temi di attualità e impegno civile. Kappelin spiega che il programma bilancia momenti di festa con film e testimonianze che denunciano ingiustizie sociali, visibili soprattutto nelle pellicole proposte durante le serate. Questo intreccio punta a stimolare una riflessione sul passato e il presente, senza rinunciare alla leggerezza e al coinvolgimento del pubblico.

Il film “becoming astrid” e il ricordo di astrid lindgren

L’apertura è prevista per la sera del 5 giugno con la proiezione di “Becoming Astrid”, un biopic dedicato alla vita di Astrid Lindgren, scrittrice svedese autrice di Pippi Calzelunghe. Diretto da Pernille Fischer Christensen, il film racconta le vicende personali che hanno ispirato le avventure della bambina ribelle amata in tutto il mondo. La pellicola si concentra sulla giovinezza di Lindgren e gli eventi che hanno segnato la sua carriera letteraria.

La comunicazione ricorda che la serie tv di Pippi Calzelunghe, in Italia, è stata trasmessa per la prima volta dalla Rai nel 1970. Da allora, il personaggio è diventato un punto di riferimento per intere generazioni. Il film “Becoming Astrid” riporta alla luce l’umanità della sua creatrice, offrendo un contesto più ampio alle storie che ancora oggi trovano spazio nella narrativa per l’infanzia in tutto il mondo.

Il documentario “it could have been us” e l’inclusione sociale

La seconda giornata del festival propone il 6 giugno in prima italiana il documentario “It could have been us”, prodotto nel 2024 da Björn Tjärnberg e Rebecca Blander. Il film narra la storia di Emma Örtlund e Ida Johansson, due donne svedesi con disabilità intellettive che hanno costruito un’amicizia forte, capace di superare pregiudizi e difficoltà quotidiane. Questo ritratto di riconciliazione mette in luce il coraggio di chi affronta la vita con determinazione nonostante condizioni sfavorevoli.

Il documentario ha riscosso un grande successo in Svezia, posizionandosi tra i dieci titoli più visti lo scorso anno. Nel corso della serata ci sarà un incontro con gli attori e la partecipazione di Luca Trapanese, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, che interverrà per discutere di inclusione e diritti. Questo momento rappresenta un’occasione di confronto reale su temi spesso marginalizzati nei media tradizionali.

La proiezione di “la ragazza delle renne” e la cultura sami

L’ultima serata, sabato 7 giugno, porta sullo schermo “La ragazza delle renne”, un film prodotto in Svezia nel 2024 e distribuito da Netflix per la prima volta nelle sale italiane proprio durante il festival. La regista, Elle Márjá Eira, è una figura poliedrica della comunità sami di Kautokeino, che integra musica, attivismo e cinema nel suo lavoro artistico. Durante la serata, Elle Márjá si esibirà in un’esibizione di jojk, un canto tradizionale del popolo sami, indossando i costumi tipici della sua cultura.

Accanto a lei, l’attore e cantautore italo-georgiano Luca Chikovani parteciperà presentando il suo percorso artistico iniziato con film come “Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher e proseguito con pellicole recenti come “Arsa” di Masbedo. Il festival, ad ingresso gratuito, sposato dalla Fondazione Axel Munthe e sostenuto da vari enti locali e diplomatici, mette così in dialogo storie di radici antiche con cinema contemporaneo di qualità.

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