A Brusciano scoperta discarica abusiva in terreno agricolo con carcassa di cavallo sepolta

A Brusciano scoperta discarica abusiva in terreno agricolo con carcassa di cavallo sepolta

Carabinieri forestali scoprono discarica illecita con rifiuti pericolosi e carcassa di cavallo sepolta in terreno agricolo a Candelora di Brusciano, nel cuore della Terra dei Fuochi; proprietario denunciato e area sequestrata.
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I carabinieri forestali hanno scoperto una discarica illecita con rifiuti pericolosi e la carcassa di un cavallo sepolta in un terreno agricolo a Brusciano, nella Terra dei Fuochi; il proprietario è stato denunciato e l’area sequestrata. - Gaeta.it

Un controllo dei carabinieri forestali ha segnalato la presenza di una discarica illecita in un terreno coltivato a ortaggi nella località Candelora di Brusciano, nel cuore della Terra dei Fuochi. Tra rifiuti pericolosi e resti di combustioni abusive è stata rinvenuta la carcassa di un cavallo sepolta sotto cumulo di terra. L’uomo che gestiva il terreno è stato denunciato e parte della superficie è stata posta sotto sequestro.

Ispezioni nella terra dei fuochi rilevano discarica nascosta in superficie agricola

Durante la mattinata del 13 giugno 2025, i carabinieri forestali del nucleo di Marigliano hanno effettuato un controllo in un appezzamento di 3.600 metri quadri, destinato alla coltivazione di ortaggi, in località Candelora a Brusciano. L’area, nota per i problemi ambientali legati agli smaltimenti illegali, nascondeva rifiuti abbandonati su circa 150 metri quadri disposti in modo da passare inosservati.

Gli agenti hanno trovato cassette in plastica e legno, contenitori in polistirolo e un carrellino arrugginito senza targa. Accanto a questi rifiuti, si notavano tracce evidenti di combustione abusiva con plastiche e metalli fusi, configurando la presenza di materiali classificati come rifiuti pericolosi. L’uso di fuochi illegali per smaltire o ridurre i rifiuti rappresenta un grave rischio per la salute pubblica e per il suolo.

Il sito ha confermato ancora una volta l’emergenza ambientale che interessa vaste zone della Terra dei Fuochi, dove discariche abusive spesso si nascondono dietro la copertura di terreni agricoli. Questo fenomeno genera ricadute negative su coltivazioni, qualità dell’aria e salute dei residenti.

La scoperta della carcassa di cavallo sepolta: il racconto delle autorità

Durante il sopralluogo, sotto un cumulo di terra alto circa un metro, i carabinieri hanno rinvenuto la carcassa di un cavallo. Lo spazio era stato utilizzato per occultare il corpo dell’animale in modo illecito. Il proprietario del terreno, un uomo di 73 anni senza precedenti penali, ha confermato di aver interrato il cavallo morto il 2 giugno 2025, senza rivolgersi a un centro autorizzato per la gestione della carcassa.

Questo metodo di smaltimento non autorizzato viola le norme ambientali e sanitarie. Il rinvenimento sottolinea come, in alcune aree, manchi completamente la consapevolezza o la volontà di rispettare le regole previste per gli animali deceduti, che devono essere trattati tramite procedure specifiche per evitare contaminazioni e rischi.

L’azione del 73enne ha spinto i carabinieri a denunciarlo per gestione illecita di rifiuti e combustione illegale, reati puniti dal decreto legislativo 152/2006 che regolamenta la tutela ambientale. Il caso dimostra come anche singoli privati possano contribuire a creare problemi seri in territori già sensibili per episodi di inquinamento e contaminazione.

Conseguenze legali e azioni cautelari sul terreno sequestrato

A seguito dell’intervento delle forze dell’ordine, una parte del terreno è stata posta sotto sequestro per consentire ulteriori indagini e impedire ulteriori smaltimenti illeciti. Il proprietario rischia sanzioni pesanti che comprendono pene detentive fino a sei anni, oltre a multe fino a ventiseimila euro.

La legge italiana punisce comportamenti che provocano danni ambientali con misure severe, soprattutto quando si tratta di smaltimento di rifiuti pericolosi e combustioni abusive. Queste normative mirano a prevenire episodi che, come in questo caso, possono mettere a rischio la salute pubblica e la qualità del territorio.

Le autorità prevedono ulteriori verifiche per accertare se, nelle vicinanze, possano esserci altre discariche nascoste o materiale sotterrato a rischio contaminazione. L’episodio di Brusciano si inserisce in una catena di ritrovamenti che ricorda la persistente difficoltà di contrastare gli smaltimenti illeciti in alcune aree del sud lombardo campano.

Smaltire animali morti con metodi adeguati e rivolgersi ai centri autorizzati rimane una necessità per contenere l’impatto ambientale e assicurare la sicurezza alimentare nelle zone agricole. Le forze dell’ordine continueranno il monitoraggio dell’area per prevenire nuovi comportamenti fuori legge.

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