Il cine-teatro minerva di boscoreale rischia la chiusura e ieri più di cento persone si sono radunate in piazza pace per difendere questa unica struttura culturale del territorio vesuviano. L’iniziativa, un flash mob originale, è stato un segnale importante che testimonia la voglia di contrastare il degrado che ha rischiato di cancellare un luogo di aggregazione e spettacolo. Il direttore artistico, Pino De Caro, insieme ai cittadini presenti ha ribadito che la battaglia è ancora aperta e che si attendono risposte concrete dalle istituzioni.
Una piazza carica di sostegno per il minerva
Il flash mob in piazza pace ha raccolto persone provenienti da diverse esperienze legate al teatro minerva. Attori che nel tempo hanno calcato il palco si sono mischiati con cittadini che vedono nella struttura un punto di riferimento culturale insostituibile. Molti hanno ricordato come il teatro sia stato abbandonato a lungo, fino a trasformarsi in un luogo quasi invivibile, coperto da erbacce e segni di degrado. Negli ultimi anni, invece, grazie all’impegno di chi lo ha preso in mano, il minerva è stato recuperato e ha ospitato stagioni teatrali apprezzate con compagnie di rilievo.
La preoccupazione al centro della protesta è che si arrivi a chiudere definitivamente questo punto di cultura e socialità in un’area che purtroppo non offre alternative simili. Gli interventi dei partecipanti hanno messo in luce il bisogno di preservare qualcosa che non riguarda solo l’intrattenimento, ma la vita stessa di una comunità. Tra i presenti emergeva una presenza giovane che ha acceso una speranza in momenti che per il territorio appaiono complicati. Qualcuno ha notato però l’assenza di alcune associazioni che in passato hanno mostrato maggiore attivismo.
Leggi anche:
La richiesta di un dialogo aperto e soluzioni concrete
Il direttore artistico Pino De Caro ha proposto una serie di idee per evitare la chiusura del teatro minerva. Questi suggerimenti attendono una risposta concreta da parte delle autorità locali. L’obiettivo è aprire un tavolo di confronto che metta insieme idee e risorse per trovare una via d’uscita al momento difficile che il teatro sta vivendo. Il clima in piazza era carico di determinazione ma anche di attesa.
Il minerva non è solo un edificio ma un simbolo che riflette la volontà di non lasciare un territorio orfano di spazi pubblici capaci di fare da collante sociale e culturale. La manifestazione ha lanciato un messaggio che vuole far riflettere sulle conseguenze della chiusura: abbandono, isolamento e la perdita di un pezzo importante della storia locale.
Il ruolo del minerva in un territorio isolato e il messaggio sui social
Mentre si svolgeva il flash mob, sui social è circolato un messaggio che sintetizzava il senso della protesta. In un paese che spesso appare spento e privo di iniziative culturali, il cinema-teatro minerva rappresenta “l’ultima luce accesa”. La chiusura di questo spazio non è una semplice perdita, ma la condanna a un silenzio che rischia di isolarlo ulteriormente.
Il minerva ha un ruolo di aggregatore e spazio vitale per la collettività che in un territorio lasciato all’abbandono fa una grande differenza. I cittadini che si sono fatti sentire chiedono di difendere questo luogo come un dovere civile, riconoscendo alla cultura il suo ruolo fondamentale nella vita pubblica.
Testimonianze e simboli durante la protesta
Durante il flash mob, diverse persone hanno preso la parola per condividere il proprio punto di vista. Danilo Ardizio, Luca Pinto, Maria di Prisco e Rosa Vitiello hanno raccolto diversi sentimenti e pensieri dei cittadini presenti. Al centro della manifestazione anche la presenza di un Pulcinella che ha dato un tocco simbolico e di tradizione, mentre un grande cartellone riportava una scritta chiara: “Teatro minerva: un teatro chiuso è una comunità che perde la sua anima. La cultura non è un lusso, è un diritto. Sosteniamo il nostro teatro!!!”
Qualcuno ha pensato di lasciare quel cartellone davanti al portone del Comune, un gesto che volevano portare nelle sedi decisionali per ricordare l’importanza di mantenere vivo lo spazio. Il flash mob ha rappresentato un momento di unità e di richiamo all’attenzione per una questione che riguarda tutta boscoreale e l’area circostante.