Per tre giorni, dal 30 maggio al primo giugno, il castello di Baia a Bacoli diventa la sede di un convegno dedicato al rapporto tra uomo, ambiente e patrimonio culturale. L’evento intitolato “A.E.R. Affinità Elettive Resilienti”, organizzato da “L’Orologio di Linneo” e dalla cooperativa sociale “Vento del Sud”, mira a coinvolgere esperti e cittadini in un confronto sul valore del territorio e delle sue risorse. Il programma si svolge dalle 10 alle 14, in collaborazione con il parco archeologico e il parco regionale dei Campi Flegrei, oltre ad altre realtà locali.
Il ruolo delle affinità elettive nella valorizzazione del territorio
Il convegno prende il nome da un concetto che supera la semplice relazione tra uomo e natura. Le “affinità elettive” abbracciano settori molto diversi tra loro: arte, archeologia, artigianato, architettura, enogastronomia e turismo. L’intento è quello di far emergere la complessità e la ricchezza delle connessioni esistenti tra queste aree, mostrando come possano lavorare insieme per rafforzare il senso di appartenenza e tutela del territorio. Gli organizzatori, raffaele mele della cooperativa Vento del Sud e Domenico Ferrante dell’associazione L’Orologio di Linneo, sottolineano che la manifestazione vuole
Risvegliare una coscienza profonda, capace di far riconoscere il valore storico e culturale dell’ambiente circostante.
Questo approccio multidisciplinare permette di pensare a modelli di sviluppo più rispettosi del paesaggio e delle tradizioni locali. Si vuol far capire come la cura di questi aspetti possa influire sulla qualità della vita quotidiana, aprendo nuove prospettive per cittadini e professionisti. Nei tre giorni di incontri e dibattiti emergeranno strumenti concreti per chi opera nel campo della tutela ambientale, ma anche per chi vuole scoprire nuove forme di fruizione e partecipazione civica.
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Un confronto tra istituzioni, associazioni e cittadini per la sostenibilità
Il convegno “A.E.R.” mette in dialogo realtà molto diverse: enti parco, cooperative sociali, associazioni culturali e comunità del territorio. Quest’incontro vuole stimolare la crescita collettiva, valorizzando le potenzialità offerte dai Campi Flegrei. Quest’area, ricca di testimonianze archeologiche e paesaggistiche, è al centro di sfide importanti legate all’ambiente e alla gestione delle risorse.
L’obiettivo dichiarato è favorire la resilienza del territorio, intesa come capacità di adattarsi ai cambiamenti e di mantenere le sue identità. Si discutono strategie per la sostenibilità che coinvolgano il tessuto locale, valorizzando esperienze già esistenti e dialogando con chi vive quotidianamente quelle realtà. Questi momenti di confronto offrono la possibilità di aggiornarsi sulle iniziative aperte agli operatori e ai cittadini, creando una rete che supporta la tutela e la promozione integrata del territorio.
Partecipazione attiva in un luogo storico e simbolico
Presso il castello di Baia, in un luogo storico e simbolico, i partecipanti potranno anche riflettere sul ruolo della cultura come leva per la responsabilità ambientale. Le giornate sono pensate per essere inclusive e aperte, incentivando la partecipazione attiva oltre il solo ascolto, attraverso workshop e attività pratiche.
Arte, archeologia e turismo: un legame per sostenere la vita locale
Tra i temi al centro del convegno, ci sarà il modo in cui arte e archeologia contribuiscono a rendere vivo un territorio. A Baia, patrimonio dall’alto valore culturale, si vuole mettere in luce la sinergia tra i caratteri storici e le nuove forme di turismo sostenibile. Si riconosce come quest’ultimo debba rispettare l’equilibrio naturale e incentivare la conoscenza consapevole di luoghi e tradizioni.
L’artigianato locale, parte integrante di questa rete, è una risorsa che racconta storie e identità. L’enogastronomia, a sua volta, si afferma come un veicolo di promozione culturale, capace di coinvolgere chi visita e abitanti. Tutto ciò genera occasioni di lavoro e confronto, senza però snaturare la matrice originaria del territorio.
Un equilibrio tra passato e futuro
La rassegna di Bacoli si conferma un’occasione per riflettere su come spazi, vecchi mestieri e produzioni tipiche possano intrecciarsi creando nuove opportunità. Non si tratta solo di proteggere il passato, ma di renderlo vivo e accessibile. Attraverso questo processo, il tessuto urbano e rurale può riscoprire energia e attrattiva, creando un circuito virtuoso per la comunità.
Tre giorni di dialogo e di scambio si svolgeranno in modo informale ma articolato, in una cornice che rafforza la relazione tra i partecipanti e il patrimonio stesso. Il progetto cerca di far emergere un equilibrio dove natura, uomo e cultura si incontrano senza barriere.