A 85 anni si laurea in giurisprudenza a trento realizzando un sogno coltivato da una vita intera

A 85 anni si laurea in giurisprudenza a trento realizzando un sogno coltivato da una vita intera

A Trento, Corradino Fanti si laurea in giurisprudenza a 85 anni con una tesi sulla fauna selvatica, dimostrando che lo studio è una passione senza limiti di età e un valore per tutte le generazioni.
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A Trento, Corradino Fanti ha conseguito la laurea in giurisprudenza a 85 anni, dimostrando che la passione per lo studio e la conoscenza non hanno età. - Gaeta.it

A Trento, mercoledì 4 giugno 2025, Corradino Fanti ha celebrato un traguardo insolito e significativo all’età di 85 anni: la laurea in giurisprudenza all’università locale. Originario di Rumo, in Val di Non, Fanti ha discusso una tesi dedicata alla regolamentazione della fauna selvatica, un tema che lega passione personale e visione giuridica. Questo evento mette in luce anche la capacità di portare avanti un progetto di studio ben oltre l’età tradizionale, raccontando esperienze di vita, scelte e motivazioni forti.

Il percorso di Corradino fanti: dalla scuola alla laurea a 85 anni

Corradino Fanti ha una storia che si intreccia con il mondo dell’istruzione e con le sue passioni personali. Nato a Rumo, in Val di Non, Trentino, ha svolto per decenni un lavoro nella scuola, iniziando in modo precoce, come spiegato in un’intervista rilasciata a UniTrentoMag. Fin da giovane avrebbe voluto studiare medicina, ma le condizioni economiche della famiglia e il ruolo di figlio di un reduce di guerra hanno indirizzato la sua scelta verso l’insegnamento.

Il suo lavoro nella scuola si è rivelato una vera e propria missione di vita, quella che gli ha dato continuità e stabilità. Nel 1987, Fanti ha deciso di iscriversi per la prima volta all’università, proprio a Trento, ma ha interrotto per diversi motivi, probabilmente legati agli impegni di lavoro e familiari. Solo di recente, stimolato da amici e convinto dalla propria determinazione, ha ripreso quegli studi, concludendo la tesi di laurea che lo ha impegnato negli ultimi mesi.

La tesi e l’interesse personale

Il tema scelto, “La disciplina della fauna selvatica come patrimonio indisponibile: aspetti dominicali e responsabilistici”, riflette la sua passione per la caccia e la conoscenza concreta del territorio. La tesi è stata discussa sotto la supervisione del professore Antonio Cassatella, docente dell’università di Trento.

Lo studio come impegno e passione per una vita più piena

Corradino Fanti ha raccontato chiaramente perché, in una fase della vita in cui molti si dedicano alla tranquillità, lui abbia deciso di tornare sulle aule universitarie. “Lo studio ci rende più umani, più buoni. Ci aiuta a stare meglio, ci tiene vivi”, ha dichiarato. Secondo Fanti, lo studio non si limita a essere un dovere o un obbligo imposto, ma rappresenta un piacere e uno strumento di libertà personale che alimenta la mente.

Ha voluto rivolgere un messaggio diretto alle nuove generazioni: incoraggiare i giovani a leggere molto, ad allargare i propri orizzonti mentali e a non fermarsi davanti alle difficoltà. Attraverso queste parole, mostra una visione dello studio come passione che prolunga la vita stessa, favorendo anche la comunicazione e il confronto tra le persone.

Lo studio come passatempo e rinascita

Nel suo intervento, mette in risalto anche quella componente ludica dello studio, definendolo un “bellissimo passatempo”, un modo per mantenere attive le proprie capacità cognitive ed emotive. Questo punto di vista rinnova il valore dell’istruzione in età adulta, uscendo dagli schemi tradizionali e presentando l’apprendimento come un’attività che non ha limiti di tempo.

Esempi recenti di laureati senior a trento confermano un fenomeno in crescita

I casi come quello di Corradino Fanti non sono isolati. L’università di Trento ha registrato negli ultimi due anni altre due lauree di persone che si collocano ben oltre la soglia classica degli studenti universitari. Un uomo di 75 anni si è laureato in studi storici, mentre un altro, di 72 anni, ha concluso un percorso in filosofia.

Questi esempi riflettono un fenomeno diffuso, legato a una volontà crescente di riprendere o completare gli studi anche in età avanzata, sia per interesse personale che per motivi di stimolo intellettuale. L’ateneo trentino sembra essere un punto di riferimento per chi vuole tornare a studiare dopo anni, offrendo un ambiente in cui passione e formazione possano convivere senza barriere anagrafiche.

Un ambiente di apprendimento intergenerazionale

La presenza di studenti senior aiuta a riconoscere l’importanza di mantenere aperte le possibilità di apprendimento lungo tutto il corso della vita, superando idee di studio che riguardano solo le prime decadi. Così, l’università diventa anche un luogo di confronto intergenerazionale, con un valore aggiunto per tutta la comunità accademica.

La vicenda di Corradino Fanti sottolinea, in effetti, come il percorso formativo non abbia limiti connessi all’età, ma dipenda principalmente dalla determinazione personale e dall’interesse verso la conoscenza. Queste storie contribuiscono a ridefinire il senso dell’istruzione universitaria nel contesto contemporaneo.

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