A 25 anni dalla dichiarazione di ancona la cooperazione nella macroregione adriatico ionica al centro della conferenza

A 25 anni dalla dichiarazione di ancona la cooperazione nella macroregione adriatico ionica al centro della conferenza

La conferenza a Ancona celebra i 25 anni della cooperazione tra i Paesi della Macroregione adriatico ionica, affrontando sfide politiche, economiche e il ruolo chiave della società civile per l’integrazione.
A 25 Anni Dalla Dichiarazione A 25 Anni Dalla Dichiarazione
La conferenza di Ancona celebra i 25 anni dalla dichiarazione che ha dato vita all’Iniziativa adriatico ionica, riflettendo sui progressi e le sfide della cooperazione politica, economica e sociale tra i Paesi della macroregione. - Gaeta.it

Cinque lustri dopo la storica dichiarazione di Ancona del 2000, la città marchigiana ospita una conferenza dedicata a celebrare la collaborazione tra i Paesi della Macroregione adriatico ionica . L’evento riflette le tappe percorse dai governi e dalle istituzioni coinvolte per consolidare legami politici ed economici sul territorio che si affaccia sull’Adriatico e lo Ionio, coinvolgendo gli Stati fondatori e quelli che in seguito si sono uniti all’iniziativa.

Il contesto della dichiarazione di ancona e la nascita dell’iaa

Nel 2000, attraverso la dichiarazione di Ancona, venne costituita formalmente l’Iniziativa adriatico ionica . Questa iniziativa riunì sei paesi: Albania, Bosnia, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. L’obiettivo principale era avviare un percorso di collaborazione istituzionale e commerciale per superare conflitti e difficoltà regionali, favorendo lo sviluppo congiunto. Da quel momento si sono aggiunti alla Iaa anche Serbia, Montenegro, San Marino e Macedonia del nord, ampliando la dimensione geopolitica e culturale della cooperazione.

La scelta di Ancona come luogo simbolico non è casuale: da sempre, il porto e la città rappresentano un punto strategico di scambio e interconnessione tra le sponde adriatiche. Il progetto è nato in un periodo in cui la regione, segnata da crisi e tensioni, aveva bisogno più che mai di strumenti di dialogo e mutuo sostegno.

Svolgimento e organizzazione della conferenza a ancona

Dal 2025 Ancona ospita la conferenza presso la Mole Vanvitelliana, un centro storico e culturale che fa da cornice a questo importante appuntamento. Organizzata dal Comune di Ancona, dall’Iaa, dalla regione Marche, dalla Camera di commercio delle Marche e dall’Autorità di sistema portuale del mar Adriatico centrale, la manifestazione ha preso il via con i saluti ufficiali di Daniele Silvetti, sindaco di Ancona, e Giovanni Castellaneta, segretario generale dell’Iniziativa adriatico ionica.

Le istituzioni locali hanno sottolineato il valore storico della cooperazione consolidata negli ultimi 25 anni, ma hanno anche messo in evidenza le sfide ancora aperte. La conferenza proseguirà con sessioni di confronto sui diversi aspetti della collaborazione, sia sul piano politico che economico, e con un approfondimento sull’importanza della società civile come protagonista del processo di integrazione.

I risultati e le sfide della cooperazione nei paesi adriatico ionici

Giovanni Castellaneta ha ricordato che i venticinque anni di attività hanno contribuito prima di tutto a stabilizzare un contesto regionale più pacifico, eliminando le principali tensioni legate al passato recente. Eppure, ha evidenziato, restano problemi da risolvere, in particolare riguardo al Kosovo e alla situazione in Bosnia Erzegovina. Questi ostacoli impediscono ancora una piena coesione politica e sociale nell’area.

Il segretario ha indicato poi l’importanza dell’adesione rapida dei paesi balcanici all’Unione europea come strada maestra per garantire un avvenire più prospero. L’Europa rimane infatti il riferimento principale per favorire uno sviluppo economico e sociale condiviso e stabile.

La conferenza si propone anche di riflettere sulle politiche europee che influenzano questi territori e di individuare nuove strategie di cooperazione, capaci di coinvolgere attivamente anche le realtà civili e associative presenti in ogni Paese.

I temi al centro della conferenza: europa, cooperazione e società civile

Il programma della conferenza prevede un’articolazione in più sessioni: il primo focus riguarda le politiche dell’Unione europea che interessano la Macroregione adriatico ionica. Si analizzeranno strumenti e direttive europee che agevolano la collaborazione transnazionale, promuovendo investimenti e connettività.

Un secondo momento sarà dedicato all’interazione tra gli Stati con affaccio sul mare Adriatico e Ionio. Qui si affronterà il tema dei progetti comuni, dalla gestione sostenibile delle risorse marine alle infrastrutture portuali e ai collegamenti commerciali.

Infine, particolare attenzione verrà rivolta al ruolo della società civile come elemento chiave nel processo di integrazione. Le organizzazioni non governative, le associazioni culturali e le realtà territoriali possono stimolare un dialogo più profondo tra le comunità, favorendo la reciproca conoscenza e il rafforzamento dei legami.

Questa conferenza pone una tappa importante nel percorso della Macroregione adriatico ionica, mettendo in luce i progressi fatti e le questioni da affrontare con l’obiettivo di una cooperazione più solida e inclusiva.

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