72 ciclisti morti sulle strade italiane nel 2025, 11 vittime in monopattino e 9 pirati della strada segnalati

72 ciclisti morti sulle strade italiane nel 2025, 11 vittime in monopattino e 9 pirati della strada segnalati

Nel 2025 sulle strade italiane si registrano 72 morti tra ciclisti e 11 tra monopattinisti, con un alto coinvolgimento di pirati della strada; l’Osservatorio Sapidata-Asaps chiede interventi urgenti per la sicurezza.
72 Ciclisti Morti Sulle Strade 72 Ciclisti Morti Sulle Strade
Tra gennaio e maggio 2025, in Italia si sono registrati 72 decessi tra ciclisti e 11 tra monopattinisti, con un'attenzione particolare alla vulnerabilità degli anziani e al problema dei pirati della strada; l'Osservatorio Sapidata-Asaps chiede interventi urgenti per migliorare la sicurezza stradale. - Gaeta.it

Dall’inizio del 2025 fino al 18 maggio, sulle strade italiane si sono registrati diversi incidenti con esiti mortali che hanno coinvolto ciclisti e utenti di monopattini. I dati raccolti dall’Osservatorio Sapidata-Asaps mostrano un quadro preoccupante, soprattutto nel confronto tra le diverse categorie di utenti della strada e le dinamiche degli eventi.

Numero totale di vittime tra ciclisti e monopattinisti nel 2025

Tra gennaio e metà maggio di quest’anno, le vittime tra i ciclisti sono state 72. Questa cifra include 7 decessi avvenuti solo nell’ultima settimana monitorata. I monopattini elettrici, mezzi che hanno guadagnato popolarità negli ultimi anni, hanno purtroppo segnato 11 vittime nello stesso periodo. L’attenzione sulla sicurezza di chi usa questi mezzi cresce con numeri simili che non possono essere ignorati. L’Osservatorio Sapidata-Asaps, che si occupa di monitorare la sicurezza stradale, ha raccolto e processato questi dati, ampliando così la conoscenza e l’attenzione sulle cause e i rischi delle strade italiane.

Caratteristiche demografiche delle vittime ciclisti

Analizzando i dati si scopre che tra i 72 ciclisti deceduti 68 sono uomini e soltanto 4 donne. Questo divario di genere potrebbe riflettere differenti abitudini di utilizzo o esposizione al rischio sulle strade. Un altro dettaglio importante riguarda l’età: ben 32 vittime avevano oltre 65 anni. Questa fascia di età è particolarmente vulnerabile, sia per la minor capacità di reazione sia per eventuali condizioni mediche preesistenti. Questi elementi suggeriscono la necessità di interventi specifici e mirati per proteggere i ciclisti più anziani, soprattutto nelle aree urbane e nelle situazioni di traffico più intenso.

Coinvolgimento dei pirati della strada negli incidenti mortali

Tra le 72 vittime ciclisti, 9 sono state travolte da pirati della strada. Questi conducenti che fuggono dopo aver causato incidenti rappresentano una minaccia ulteriore per la sicurezza di tutti. I casi di investimenti con fuga non solo aumentano il rischio di mortalità per i pedoni o ciclisti colpiti, ma complicano anche le indagini e la possibilità di garantirne giustizia. L’Osservatorio ASAPS ha più volte messo in evidenza questa problematica, chiedendo misure più rigorose per individuare e punire chi abbandona il luogo dell’incidente, incentivando così anche comportamenti più responsabili sulle strade.

Dinamiche degli incidenti e criticità sulle strade italiane

Il numero di decessi in monopattino, pur ridotto rispetto ai ciclisti, attira l’attenzione sulle condizioni di sicurezza offerte alle nuove forme di trasporto personale. Le strade italiane, spesso impegnate da un traffico intenso e da infrastrutture non sempre adeguate, mettono gli utenti vulnerabili in condizioni di rischio elevato. Le vittime di monopattino, tutte coinvolte in sinistri stradali gravi, indicano una necessità di revisione delle normative e degli spazi dedicati. I ciclisti, coinvolti in incidenti per diverse ragioni, subiscono conseguenze spesso mortali senza ricevere un adeguato supporto in termini di sicurezza passiva o attiva sulle carreggiate.

Prospettive e interventi in programma per la sicurezza stradale

La fotografia tracciata dall’Osservatorio Sapidata-Asaps sottolinea l’urgenza di interventi concreti sul piano della prevenzione e del controllo delle strade italiane. Le istituzioni, a livello locale e nazionale, sono chiamate a migliorare la segnaletica, ampliare le piste ciclabili, potenziare la vigilanza e promuovere campagne di informazione rivolte ai conducenti e agli utenti più vulnerabili. Inoltre, la lotta ai pirati della strada potrebbe passare da nuove tecnologie di rilevamento e dalla collaborazione con le forze dell’ordine. Solo con un approccio integrato si può effettivamente ridurre il bilancio delle vittime fra ciclisti e monopattinisti sulle strade del paese.

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