Nel corso del 2024 l’obolo di san pietro ha raccolto 58 milioni di euro, destinati a supportare il Pontefice nella sua missione di vescovo di roma e guida della chiesa universale. Questi fondi arrivano da donazioni provenienti da tutto il mondo, e finanziano progetti sociali, assistenza finanziaria e opere caritative dirette ai più bisognosi in decine di paesi. Il rapporto annuale pubblicato il 27 giugno 2025 offre un quadro dettagliato sull’origine delle somme raccolte, le modalità di distribuzione e le iniziative avviate o sostenute in molte aree del pianeta.
Donazioni e fonti di finanziamento dell’obolo di san pietro nel 2024
Secondo i dati ufficiali, le entrate dell’obolo di san pietro nel 2024 hanno raggiunto i 58 milioni di euro, ossia 6 milioni in più rispetto all’anno precedente che aveva registrato 52 milioni. Di questa cifra, 54,3 milioni arrivano dalle donazioni vere e proprie, raccolte in forma variabile. Gran parte proviene dalle collettte organizzate nelle parrocchie di tutto il mondo in occasione della solennità dei santi pietro e paolo. Ogni diocesi trasmette quanto raccolto alla santa sede attraverso le rappresentanze pontificie, eccetto quelle italiane che inviano direttamente i fondi.
Oltre alle offerte nelle chiese, le donazioni giungono tramite bonifici bancari o postali, assegni e attraverso donazioni direttamente effettuate online. È presente anche un flusso importante di lasciti testamentari, con volontà esplicite di destinare eredità, somme di denaro o beni all’obolo di san pietro, o direttamente al papa. Nel complesso, ai 54,3 milioni di donazioni si aggiungono 3,7 milioni di provenienze finanziarie e altre entrate accessorie, portando il totale a 58 milioni circa.
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Tra i donatori, il 59% è rappresentato da diocesi di tutto il mondo, mentre il 16% dal contributo di privati cittadini. Fondazioni e istituti religiosi completano il quadro con rispettivamente 12,2 e 1,4 milioni di euro raccolti. I paesi che hanno versato i contributi più rilevanti sono stati gli stati uniti , seguiti da francia , italia , brasile e germania . Altri paesi donatori, anche se con percentuali inferiori, includono corea, messico, irlanda, spagna e colombia, coprendo il 15% del flusso totale.
Come vengono erogati i fondi e progetti sostenuti
Nel 2024 l’obolo di san pietro ha erogato complessivamente 75,4 milioni di euro, una cifra superiore rispetto alle entrate perché comprende somme accumulatesi negli anni precedenti. Di questi, circa 61,2 milioni sono stati destinati al sostegno della santa sede e alle attività dei dicasteri, che operano per realizzare la missione apostolica del papa in tutto il mondo. Altri 13,3 milioni sono stati distribuiti per sostenere 239 progetti di assistenza diretta in 66 paesi, toccando più continenti e contesti difficili come paesi in via di sviluppo o regioni colpite da guerre.
Gli interventi di assistenza concreta e materiale hanno riguardato diversi ambiti. In senegal, ad esempio, è stato finanziato un centro di formazione e animazione missionaria. In perù, è stata costruita una nuova chiesa parrocchiale: un punto di riferimento fondamentale per la comunità locale. In thailandia è stato realizzato un ostello per ragazze, uno spazio dove poter studiare e crescere in sicurezza.
Il rapporto segnala anche il coinvolgimento in progetti in aree più sensibili, dove l’obolo ha offerto aiuti umanitari e supporto diretto a popolazioni colpite da conflitti. Sono stati sostenuti programmi di riabilitazione in romania per persone con disabilità e un progetto sanitario in siria dedicato a famiglie vulnerabili. Un contributo importante ha riguardato la costruzione della sede della catholic university of west africa in benin.
La presenza caritativa del papa e il sostegno concreto alle chiese locali
Il papa ha destinato direttamente 37,3 milioni di euro ad opere caritative nel 2024, di cui 6,2 milioni finanziati proprio dall’obolo di san pietro. Sommando queste somme ai 13,3 milioni erogati per progetti specifici, si arriva a un totale di 50,6 milioni distribuiti per sostenere concretamente le situazioni di bisogno.
Tra i paesi beneficiari ci sono stati anche cuba, angola e india, dove sono stati finanziati rispettivamente la riparazione di un monastero, la ristrutturazione di un dormitorio e la costruzione di una casa di riposo. Questi interventi mirano a rafforzare le chiese locali, offrendo aiuto materiale per migliorare la vita delle comunità e supportare il lavoro degli istituti religiosi.
I progetti sociali vanno oltre la semplice assistenza. Prevedono programmi di formazione, sviluppo umano e percorsi educativi. In europa sono state erogate borse di studio a sacerdoti, seminaristi e religiosi provenienti da africa, america latina e asia. Questi giovani hanno potuto frequentare atenei pontifici, acquisendo conoscenze utili per le loro comunità.
La solidarietà si è tradotta anche in sostegno umanitario per la popolazione ucraina, in un momento di estrema difficoltà per il paese, con contributi mirati a fornire aiuto immediato e materiali di prima necessità.
La missione apostolica del papa e il ruolo dell’obolo di san pietro nel 2024
Nel 2024 la santa sede ha sostenuto spese per 367,4 milioni di euro legate alla missione apostolica del papa. L’obolo di san pietro ha coperto circa 61,2 milioni di queste uscite, ossia il 17% del totale. Le attività finanziate riguardano diversi ambiti: il supporto alle chiese locali in situazioni difficili, il lavoro delle nunziature apostoliche, insieme alla promozione del culto e dell’evangelizzazione.
Il fondo ha appoggiato anche iniziative rivolte alla vita ecclesiale, al patrimonio storico della chiesa, agli istituti accademici e culturali. Particolare attenzione è stata data al sostegno della vita e della famiglia, allo sviluppo umano e all’educazione scientifica.
Attraverso questi contributi il papa può mantenere presenti nelle diverse parti del mondo le comunità cristiane che affrontano sfide sociali, economiche o politiche. Il lavoro della santa sede e la raccolta fondi rappresentano uno strumento fondamentale per sostenere queste realtà quotidiane, rispondendo a bisogni concreti e urgenti.
La trasparenza del rapporto pubblicato quest’anno consente di conoscere le fonti di finanziamento e l’uso dei fondi, rendendo visibile l’impegno della chiesa nel rispondere a emergenze umanitarie e sostenere progetti di lungo periodo che contribuiscono al benessere di tante popolazioni.