Il mondo dell’agricoltura italiana si rinnova grazie a 50mila giovani impegnati su territori spesso sfidanti. Da nord a sud, questi agricoltori under 35 stanno trasformando le campagne con scelte produttive diversificate e iniziative che vanno oltre la semplice coltivazione. Lo studio firmato Coldiretti, basato sui dati del centro Studi Divulga e presentato a Udine durante i premi Oscar Green, mette in luce un segmento vitale per il futuro del settore agroalimentare nazionale.
La mappa delle imprese agricole giovanili in italia: regioni e numeri
Le regioni italiane che guidano la presenza dei giovani in agricoltura sono ben individuate. In testa alla classifica c’è la Sicilia con oltre 6.100 aziende agricole guidate da under 35, seguita dalla Puglia con 5.000 e la Campania con quasi 4.800. Questi numeri riflettono un’importante reazione economica nelle zone dove l’agricoltura rappresenta anche una risposta al problema della disoccupazione giovanile. L’analisi evidenzia che la crescita di imprese condotte da giovani non si limita a pochi territori, ma interessa l’intero Paese, anche se con concentrazioni diverse.
Nelle regioni indicate la maggior parte dei nuovi imprenditori agricoli opera su coltivazioni di cereali che rappresentano il 16% delle attività consolidate. Seguono da vicino gli ortaggi e il settore zootecnico che conta l’11% delle aziende. Il comparto vitivinicolo e quello dell’olio d’oliva si attestano entrambi sull’11% e 9%, confermando la diversità delle scelte produttive. Le preferenze indicano una ricerca di equilibrio tra tradizione e nuove opportunità di mercato.
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Il dato che emerge con forza è la propensione di questi giovani a dotare le loro aziende di più funzioni e servizi. Non si tratta più solo di coltivare o allevare ma di costruire un modello integrato che ingloba la trasformazione dei prodotti direttamente in azienda, la vendita diretta spesso attraverso mercati locali o punti vendita aziendali, le attività educative con fattorie didattiche e agriasili.
Si sviluppano in parallelo iniziative dell’agricoltura sociale, che coinvolge fasce di popolazione fragile o con specifiche necessità, e progetti di cura del paesaggio rurale. Questo indirizzo permette alle aziende giovanili di creare un legame più profondo con il territorio, migliorando le condizioni ambientali e generando nuove forme di occupazione e socialità. Queste strategie danno un volto nuovo al mestiere dell’agricoltore e contribuiscono a mantenere vivo il tessuto rurale italiano.
Cambiamento sociale e difficoltà strutturali nel ricambio generazionale
Nonostante la crescita numerica e l’attenzione positiva verso le campagne, permangono difficoltà importanti. Il ruolo dell’agricoltore gode oggi di migliore considerazione pubblica: il 74% degli italiani dichiara di vedere con favore un futuro dei propri figli o nipoti nel mondo agricolo. Questa nuova percezione apre spazi a un ritorno in campagna, ma si scontra con alcuni ostacoli strutturali.
Enrico Parisi di Coldiretti Giovani indica come principali problemi l’eccesso di burocrazia che appesantisce la vita quotidiana degli agricoltori, rendendo complesse anche le operazioni di base. In aggiunta, le politiche ambientali green, spesso stringenti, impongono vincoli che non sempre si traducono in vantaggi immediati per le piccole e medie imprese. Infine, l’accesso al credito resta complicato, con tassi e garanzie che scoraggiano molti giovani imprenditori. Questi fattori rischiano di rallentare un ricambio generazionale necessario per mantenere competitiva l’agricoltura italiana.
Il ruolo degli eventi e delle iniziative per sostenere giovani agricoltori
Il premio Oscar Green, consegnato a Udine, rappresenta un momento di visibilità e riconoscimento per le idee e i progetti che emergono dalla fascia più giovane della categoria. Questi eventi diventano piattaforme dove i giovani agricoltori mostrano soluzioni concrete: dall’adozione di tecnologie innovative fino alle pratiche agronomiche meno invasive, passando per nuove forme di commercializzazione diretta o esperienze di agriturismo educativo.
Progetti di successo inviati da tutta Italia contribuiscono a diffondere modelli replicabili e a collegare i giovani imprenditori con enti pubblici e privati, potenziali finanziatori e consumatori attenti. Queste iniziative sono cruciali per incentivare l’aggiornamento professionale, la creazione di reti tra imprese e la diffusione della cultura agricola contemporanea, con un impatto diretto sulle comunità rurali e sulle economie locali.