Un uomo di 41 anni residente nel maceratese ha distrutto il braccialetto elettronico a cui era stato sottoposto e si è reso irreperibile. L’uomo era già sottoposto a un divieto di avvicinamento alla madre per maltrattamenti. La vicenda è seguita dai carabinieri della provincia di Macerata.
Il divieto di avvicinamento dopo i maltrattamenti
Nel corso dei mesi precedenti, una donna di 65 anni, madre dell’uomo, aveva denunciato maltrattamenti familiari. A seguito di queste denunce, il tribunale aveva disposto nei confronti del figlio la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla madre. Per garantire il rispetto di questa prescrizione, all’indagato era stato applicato un braccialetto elettronico, dispositivo pensato per monitorare i suoi spostamenti e accertare che non si avvicinasse alla donna oltre una certa distanza.
Il dispositivo elettronico avrebbe dovuto impedire violazioni della misura restrittiva, tutelando così la vittima. Nonostante ciò, gli investigatori hanno scoperto che in più occasioni l’uomo aveva comunque tentato di avvicinarsi alla madre. Non solo, era già stato segnalato in flagranza lo scorso 7 giugno, quando era stato sorpreso a casa della donna, in palese violazione del divieto imposto dal tribunale.
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La denuncia di maltrattamenti e la misura cautelare
“Il dispositivo elettronico doveva garantire la sicurezza della vittima,” hanno spiegato fonti delle forze dell’ordine, sottolineando come le violazioni costituiscano un grave pericolo.
Il danneggiamento del braccialetto e la fuga
Di recente, i carabinieri hanno denunciato l’uomo per aver danneggiato volontariamente il braccialetto elettronico applicato al polso. Il dispositivo era stato spezzato in modo da impedirne il funzionamento. A questo atto si è poi aggiunta la sua scomparsa, con la persona che si è resa irreperibile.
Secondo gli inquirenti, questa azione non è casuale. Danneggiare il braccialetto sembra infatti una strategia per sfuggire alla sorveglianza delle forze dell’ordine e per eludere la misura restrittiva. L’episodio ha intensificato le ricerche della polizia locale per ritrovare il 41enne e ristabilire la tutela sulla madre.
Strategia per eludere la sorveglianza
“Il gesto di distruggere il braccialetto elettronico rappresenta un grave tentativo di eludere le misure giudiziarie,” hanno evidenziato gli investigatori.
Il quadro giudiziario sull’indagato
I carabinieri hanno ricordato che l’uomo al momento si trova nella fase delle indagini preliminari. È quindi da considerarsi presunto innocente fino a eventuale sentenza definitiva di colpevolezza. Il procedimento penale si svolgerà secondo il normale iter giudiziario. La delicatezza del caso impone che ogni accertamento venga svolto con rigore.
La vicenda aggiunge un caso rilevante alle cronache di maltrattamenti in famiglia seguiti negli ultimi anni nella provincia di Macerata. Le autorità mantengono alta l’attenzione per tutelare le vittime e far rispettare le misure restrittive disposte dalla magistratura.