Il comune di milano ha ricevuto 28 domande per 11 posti disponibili nella nuova commissione comunale per il paesaggio. Questa commissione, cruciale per le decisioni urbanistiche, era stata sciolta per via di un’inchiesta della procura. Le dimissioni dei componenti precedenti hanno aperto la strada al nuovo bando, e ora si procede alla selezione, nonostante le tensioni legate alle indagini.
Cosa è successo alla vecchia commissione del paesaggio a milano
Nei mesi scorsi la commissione comunale per il paesaggio era finita nel mirino della procura in un’inchiesta sull’urbanistica milanese. Le conseguenze si sono concretizzate con le dimissioni di quasi tutti i membri. Nell’aprile del 2025 abbandonarono l’incarico il presidente Alessandro Ubertazzi, Giuseppe Marinoni , Dario Vanetti e Giacomo De Amicis. Queste uscite sono arrivate proprio nel momento in cui venivano contestate loro responsabilità legate alle nuove indagini.
Decisione della giunta e azzeramento
A maggio la giunta comunale ha deciso di azzerare completamente la commissione. Questa scelta nasce dall’esigenza di riavviare il lavoro con un organismo rinnovato, che possa operare lontano da possibili sospetti e falle nella gestione precedente. Solo così il comune si prepara a garantire una gestione più trasparente delle pratiche urbanistiche.
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Numeri e prospettive del nuovo bando
A seguito dello scioglimento, il comune ha pubblicato un nuovo bando per formare la commissione. Dalle candidature arrivate si nota una partecipazione superiore al doppio dei posti disponibili. In totale sono 28 le domande per 11 incarichi. Nonostante la pesante eredità dell’inchiesta, l’interesse verso questa carica non è venuto meno.
Selezione e tempistiche
I prossimi passi prevedono un’attenta valutazione delle candidature. La selezione richiede tempo, anche perché l’amministrazione vuole evitare errori del passato. Si ipotizza che la nuova commissione possa insediarsi soltanto dopo la pausa estiva, dando modo agli uffici di completare tutte le verifiche necessarie sul profilo dei candidati.
Modifiche al regolamento della commissione per evitare conflitti di interesse
Tra le novità introdotte dal comune di milano dopo le inchieste c’è un cambiamento importante nelle regole di composizione della commissione. Per prevenire situazioni di conflitto, infatti, nessun membro potrà svolgere incarichi professionali nel territorio comunale di milano durante gli anni di mandato. Questa regola limita la sfera di influenza dei componenti rispetto agli interessi locali.
Restrizioni aggiuntive per favorire indipendenza
In più, la restrizione si estende anche per 18 mesi dalla fine dell’incarico, ma con un caso particolare: se il candidato ha lavorato con committenti che hanno presentato istanze valutate dalla commissione, non potrà avere rapporti con loro per questo periodo. La misura serve a eliminare possibilità di favoritismi o pressioni indebite sugli esiti delle valutazioni.
Con questo approccio, il comune cerca di garantire una maggiore indipendenza dei giudizi e un funzionamento più pulito delle procedure legate al paesaggio milanese, disciplina che spesso coinvolge interessi economici significativi e che richiede un controllo attento.