La tornata elettorale del 25 e 26 maggio coinvolge 18 comuni lombardi chiamati a scegliere il prossimo sindaco. Tra questi, quattro superano i 15mila abitanti: Cernusco sul Naviglio e Rozzano nel milanese, Desio in Brianza e Saronno nella provincia di Varese. Il voto assume particolare rilievo nei centri maggiori, dove si fanno sentire le dinamiche tra centrodestra e centrosinistra, mentre in alcune città si torna alle urne a seguito della scomparsa di sindaci in carica o dopo la caduta di giunte comunali.
I comuni lombardi interessati dal voto amministrativo tra grandi e piccoli centri
Il 25 e 26 maggio si voterà in 18 comuni lombardi per eleggere i sindaci e i consigli comunali. La provincia di Milano è quella con più città coinvolte, tra cui Cernusco sul Naviglio, Rozzano e Opera. Quattro centri superano i 15mila abitanti e risultano particolarmente osservati: Cernusco sul Naviglio, nel milanese; Rozzano, sempre nel milanese; Desio nella Brianza; infine Saronno, in provincia di Varese. La presenza di queste città rende il voto interessante dal punto di vista politico ed elettorale, considerando il loro peso demografico. Nei comuni più piccoli, spesso l’attenzione si concentra su temi locali specifici, che comunque possono influenzare l’esito delle elezioni.
Il peso politico delle grandi città
Questi centri maggiori rappresentano una sfida significativa per le coalizioni politiche, data la complessità demografica e sociale.
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Le tensioni e le strategie politiche nel milanese tra centrodestra e centrosinistra
Nel milanese, il centrodestra si presenta con una coalizione compatta in vista delle elezioni amministrative. Il punto più caldo si trova in città come Rozzano e Cernusco sul Naviglio, dove si torna al voto per la morte improvvisa dei sindaci precedenti. Il centrodestra punta molto su Rozzano, coinvolgendo anche figure di rilievo nazionale come Matteo Salvini, Giuseppe Valditara e Ignazio La Russa, intervenuti direttamente nelle campagne elettorali.
La candidatura di Mattia Ferretti, figlio dell’ex sindaco Gianni Ferretti, rappresenta un appiglio forte per gli elettori più legati all’esperienza amministrativa precedente. Nel centrodestra si gioca una sfida importante anche tra Lega e Forza Italia, con quest’ultima che cerca di superare il Carroccio in termini di preferenze.
Per il centrosinistra, il sostegno a Leone Missi a Rozzano è rappresentativo di un “campo largo”, che unisce Pd, M5s e Avs nella stessa coalizione, segno di una strategia unitaria per mantenere il controllo. Diversa la situazione a Cernusco, dove Pd e Avs sostengono Paola Colombo, mentre i 5 Stelle hanno un loro candidato indipendente, Valentina Tedesco. Il centrodestra candida invece Claudio Mereghetti. Qui, come a Rozzano, si va al voto per l’improvvisa scomparsa dell’ex sindaco Ermanno Zacchetti.
Il confronto elettorale a desio e saronno tra coalizioni e nuove liste civiche
A Desio, dove il centrodestra era alla guida prima del commissariamento, la sfida elettorale si presenta articolata. Quattro candidati si contendono la carica di sindaco. Carlo Moscatelli è sostenuto dal Pd e Italia Viva con appoggio di varie liste civiche.
Sul versante opposto, Iaia Piumatti guida una coalizione alternativa, con una lista dedicata che ha riunito anche il M5s e altre forze di sinistra, creando un gruppo che strappa voti in modo indipendente dai partiti tradizionali. Il centrodestra si presenta unito dietro la candidatura di Andrea Villa, cercando di riprendere terreno dopo la fase commissariale.
A Saronno, la sfida vede il sindaco uscente Augusto Airoldi, sostenuto da due liste civiche locali, “Percorso democratico” e “Saronno civica”, che puntano sulla continuità. Il centrodestra candidano Rienzo Azzi, mentre il Pd propone Ilaria Pagani come nuova sfidante. Le forze politiche si confrontano in un territorio tradizionalmente competitivo, con l’attenzione rivolta alle capacità dei candidati di conquistare la fiducia di un elettorato diversificato.
Nuove forze indipendenti in gioco
Le nuove liste civiche e le coalizioni alternative testimoniano uno scenario politico dinamico, che va oltre i tradizionali schieramenti.
Voto anticipato a opera dopo la crisi della giunta di centrosinistra
Anche a Opera, comune del milanese, si torna alle urne per il voto anticipato dopo la caduta della giunta di centrosinistra guidata da Barbara Barbieri. Dopo la brusca conclusione dell’esperienza amministrativa, il centrodestra ha scelto di presentare Ettore Fusco come proprio candidato sindaco.
Il centrosinistra invece propone la candidatura di Giuseppe Calcagno, che tenterà di riconquistare la fiducia dei cittadini dopo la fase di crisi politica. La situazione locale appare instabile, con la sconfitta della precedente amministrazione che ha lasciato spazi aperti in una competizione più aperta rispetto al passato.
Questo voto rimane cruciale per capire come evolverà negli anni a venire il governo locale e come si muoveranno i rapporti tra le diverse forze politiche nella città.