L'ue stringe le sanzioni contro la russia: 105 nuove navi sotto tiro e nuove restrizioni su gasdotti e banche

L’ue stringe le sanzioni contro la russia: 105 nuove navi sotto tiro e nuove restrizioni su gasdotti e banche

L’Unione europea introduce nuove sanzioni contro Russia, bloccando 105 navi della flotta ombra, vietando Nord Stream, limitando il prezzo del petrolio e colpendo banche cinesi e la raffineria Rosneft in India.
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L’UE ha introdotto nuove sanzioni contro la Russia, colpendo navi, infrastrutture energetiche, banche cinesi e il settore militare, per ridurre le risorse destinate al conflitto in Ucraina. - Gaeta.it

L’Unione europea ha varato un nuovo pacchetto di sanzioni rivolto alla Russia, con misure che mirano a ridurre ulteriormente le risorse economiche destinate allo sforzo militare di Mosca. Oltre a colpire ampie aree strategiche, queste decisioni coinvolgono anche entità finanziarie e infrastrutture energetiche fondamentali. Le mosse dell’ue puntano a intensificare la pressione per far cessare l’aggressione in Ucraina.

Sanzioni mirate a navi e attività connesse alla flotta ombra russa

Tra le novità di questo pacchetto spicca l’inserimento di 105 navi nella lista delle sanzioni. Questi mezzi, riconosciuti come parte della cosiddetta flotta “ombra”, sono utilizzati per aggirare le restrizioni internazionali e assicurare il supporto logistico alle operazioni militari russe. L’ue ha deciso di bloccare ogni attività finanziaria e commerciale con queste imbarcazioni e con i soggetti che le supportano, interrompendo così una rete considerata indispensabile per il mantenimento del bilancio bellico di Mosca. Si tratta di un colpo diretto alle rotte navali parallele a quelle ufficiali, che finora avevano consentito alla Russia di smistare risorse ed equipaggiamenti senza un controllo rigoroso.

Il divieto sui gasdotti nord stream e la stretta sul prezzo del petrolio

Un punto chiave di questa nuova stretta riguarda i gasdotti Nord Stream, infrastrutture essenziali per la fornitura energetica russa verso l’Europa. L’ue ha deciso di vietarne l’utilizzo, con conseguenze immediate sulle esportazioni di gas. Questa mossa fa parte di una strategia per ridurre la dipendenza energetica e limitare il flusso di risorse finanziarie verso Mosca. Parallelamente è stato imposto un tetto massimo più basso al prezzo del petrolio russo, per ridurre i profitti derivanti dalla vendita all’estero di greggio. Questo intervento impone alle compagnie europee e internazionali un prezzo soglia per l’acquisto, oltre il quale sono vietate trattative o trasferimenti di fondi, riducendo sensibilmente gli introiti di uno dei principali settori dell’economia russa.

Nuove restrizioni contro banche cinesi e settore militare russo

L’attenzione dell’ue si allarga anche al ruolo che alcune banche cinesi avrebbero nel facilitare l’elusione delle sanzioni contro la Russia. L’Alta rappresentante Kaja Kallas ha confermato l’intenzione di agire contro questi istituti di credito, bloccando l’accesso a finanziamenti e trasferimenti collegati a operazioni illecite. Intanto, vengono limitate le esportazioni di tecnologia utilizzata nella produzione di droni militari, strumenti fondamentali per il conflitto in Ucraina. Le sanzioni hanno quindi l’obiettivo di rallentare e indebolire i mezzi con cui l’esercito russo porta avanti le sue azioni, andando a incidere sull’intero sistema di produzione e supporto bellico.

Colpita la più grande raffineria di rosneft in india e misure contro l’indottrinamento dei bambini ucraini

Per la prima volta, il pacchetto involve una raffineria Rosneft localizzata in India, riconosciuta come la più grande tra quelle operative fuori dalla Russia. Questa decisione sottolinea la determinazione dell’ue a estendere le sanzioni anche dove si sviluppano canali internazionali che sostengono l’economia russa. Inoltre, le sanzioni prevedono misure contro individui e organizzazioni coinvolte nell’indottrinamento dei bambini ucraini, una pratica denunciata nei territori occupati. Il pacchetto quindi non si limita agli aspetti economici, ma include anche provvedimenti che tengono conto delle violazioni sociali e morali legate al conflitto.

Queste nuove restrizioni rappresentano un aumento della pressione economica e politica che Bruxelles intende mantenere senza cedimenti. L’obiettivo rimane quello di costringere Mosca a interrompere le operazioni militari attraverso una compressione totale dei finanziamenti e delle risorse materiali da cui dipende. I dettagli delle misure confermano come la comunità internazionale si indirizzi verso un inasprimento progressivo delle sanzioni con il fine di limitare sempre più il raggio d’azione russo in Ucraina e altrove.

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