Zoran music torna a gorizia con una mostra speciale a 20 anni dalla sua scomparsa

Zoran music torna a gorizia con una mostra speciale a 20 anni dalla sua scomparsa

Zoran Music, pittore italo-sloveno, sarà protagonista a Gorizia nel 2025 con una mostra che celebra le sue radici culturali e artistiche tra Italia e Slovenia, nell’ambito di Go! 2025.
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La mostra del 2025 a Gorizia celebra Zoran Music, pittore italo-sloveno, con oltre cento opere che ripercorrono la sua carriera e il legame con il territorio italo-sloveno, includendo l'iconica "stanza di Zurigo". - Gaeta.it

Zoran music, pittore italo-sloveno di fama internazionale, sarà protagonista di un’esposizione a gorizia nel 2025. La mostra celebra i venti anni dalla sua morte e richiama l’attenzione sulle sue radici culturali e artistiche legate alla città e all’area di confine tra italia e slovenia. L’evento fa parte delle iniziative di go! 2025, quando nova gorica-gorizia sarà capitale europea della cultura.

La selezione delle opere tra decenni di attività artistica

Oltre alla stanza di zurigo, la mostra presenta una raccolta di oltre cento opere suddivise per decadi, che coprono l’arco temporale dagli anni trenta fino al duemila. Questi lavori provengono soprattutto da collezioni private e familiari, offrendo una visione intimista del percorso di music.

La varietà delle opere riflette i cambiamenti stilistici e tematici affrontati nel corso degli anni. Dai primi lavori degli anni trenta, caratterizzati da riflessi realistici, si passa a composizioni con sfumature più complesse, dove emergono simboli personali e richiami alle sue origini.

Questo ordine cronologico aiuta a seguire l’evoluzione dell’artista, mostrando come abbia mantenuto una coerenza tematica legata al territorio e alla memoria, pur trasformando il linguaggio pittorico. La presenza di materiali inediti e rari valorizza il contributo artistico di music e ne rilancia l’importanza nel contesto culturale locale.

L’evento si potrà visitare da fine maggio a fine ottobre 2025 proprio a gorizia, in un luogo centrale per la città, che rende omaggio al pittore su un piano dove arte e storia si intrecciano. Questa esposizione sottolinea la volontà di ricordare music con un tributo che mette in luce pagine fondamentali della sua vita e del suo lavoro.

La figura di zoran music e il suo legame con gorizia

Nato nel 1909 a bukovica, piccolo centro vicino a gorizia, zoran music ha vissuto in un contesto ricco di influenze diverse, italo-slovene in particolare, che hanno segnato profondamente la sua arte. Questa congiunzione di culture ha inciso sulla sua produzione, conferendole una forte identità legata sia ai luoghi d’origine che alle esperienze vissute in italia e svizzera.

Music si è formato nella prima metà del novecento, attraversando eventi storici complessi. Il legame con gorizia e il territorio circostante rappresenta un nodo rilevante per comprendere la sua opera. L’arte di zoran music spazia tra il realismo e l’espressionismo, con forti riferimenti al paesaggio e alla gente comune, elementi che ritornano nelle sue tele.

La sua morte, avvenuta a venezia nel 2005, ha segnato la conclusione di una lunga carriera. Ora, la mostra di gorizia vuole riportare la sua figura al centro dell’attenzione, con un percorso espositivo che sottolinea le radici territoriali e la dimensione internazionale del pittore.

La mostra “la stanza di zurigo”, cuore dell’esposizione

La manifestazione prende il nome da un’opera chiave di music realizzata a cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta su richiesta delle sorelle charlotte e nelly dornacher, due committenti svizzere che gli affidarono il compito di decorare la cantina della loro villa a zollikon, sulle colline di zurigo.

Questo ambiente, soprannominato la “stanza di zurigo”, costituisce il fulcro del percorso espositivo a palazzo attems petzenstein, sede dei musei provinciali di gorizia dal 1900. L’opera ricostruisce gli elementi tipici dello studio veneziano di music, unendo immagini di venezia con scene di vita quotidiana come donne con gonne colorate, cavallini e barconi, insieme a soggetti più intimi come il ritratto della moglie ida e degli stessi dornacher.

La stanza diventa simbolo di un dialogo tra luoghi e persone diversi, con la fusione di temi veneziani e tocchi personali che mostrano lo stile unico dell’artista. L’opera, intrisa di colori e memorie, rappresenta un esempio tangibile della sua capacità di fondere cultura e esperienza personale.

“Un’opportunità unica per riscoprire un artista che ha segnato profondamente la scena artistica italo-slovena,” sottolineano gli organizzatori.

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