La campania ha vissuto anni difficili nella gestione della sanità pubblica, tra commissariamenti e risultati negativi nei principali indicatori di salute. Oggi il governatore Vincenzo de luca respinge ogni ipotesi di compromessi politici sulla governance regionale, sottolineando i cambiamenti maturati negli ultimi dieci anni.
La campania prima dell’attuale gestione: un sistema sanitario allo sbando
Dieci anni fa la sanità campana era in gravi difficoltà. Soggetta a commissariamenti, la regione presentava una grave crisi gestionale e organizzativa. La griglia Lea, lo strumento che valuta la qualità dei servizi sanitari offerti, poneva la campania costantemente all’ultimo posto in Italia. Tra i punti critici più evidenti c’erano la scarsità di screening preventivi, la bassa copertura vaccinale e un alto tasso di parti gestiti in modo inadeguato.
Difficoltà con il governo centrale
Il quadro peggiorava durante i rapporti con il governo centrale. I rappresentanti dei ministeri della salute e dell’economia guardavano con evidente disprezzo la delegazione campana, percepita come incapace di affrontare le emergenze e le riforme necessarie. Non solo carenze sanitarie, ma anche gravi difficoltà di natura amministrativa: la Napoli 3 Sud, una delle aziende sanitarie locali, non approvava bilanci da tre anni e mancavano i consuntivi delle Asl per un intero triennio.
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Dal suo insediamento Vincenzo de luca ha promosso interventi decisi per salvare il sistema sanitario regionale. L’attenzione si è focalizzata sul superamento dell’emergenza commissariamento e sulla rimodulazione degli investimenti per strutture e personale. De luca ha sottolineato proprio durante l’inaugurazione del reparto di terapia semintensiva all’ospedale di Boscotrecase come il lavoro svolto abbia permesso di rilanciare la sanità campana.
Nuovi investimenti infrastrutturali
Le nuove infrastrutture rappresentano un passo concreto verso una sanità più efficiente. Aumentano così i posti per cure semi intensive, fondamentali per pazienti con condizioni gravi ma stabili che necessitano di monitoraggio continuo. Questo reparto contribuisce a ridurre la pressione sulle terapie intensive tradizionali, migliorando la risposta sanitaria nel territorio.
La ferma opposizione a ricadute politiche e accordi al ribasso
Il governatore ha espresso un rifiuto netto alle ipotesi che la regione possa tornare a essere strumento di manovre politiche o scambi tra partiti. Ha affermato che non intende consentire una ricaduta nello stato di degrado che ha caratterizzato la campania nei passati anni. De luca ha usato parole forti, dicendo che “mi devono sparare, non succederà mai”, per ribadire che non si tornerà a un sistema dove la sanità e la gestione regionale potevano essere mercificate.
Un messaggio in tempi difficili
Questo messaggio arriva in un momento di incertezza politica e sociale, in cui la stabilità gestionale della regione rappresenta una questione centrale per la qualità dei servizi pubblici. La sanità è uno dei principali settori in cui il governo regionale concentra risorse e sforzi per garantire ai cittadini standard più elevati di trattamento e sicurezza.
Il riferimento alla stagione passata evidenzia quanto sia stato lungo e difficile il percorso di riscatto della campania. Se ne deduce che per il presidente de luca solo un impegno concreto e diretto potrà evitare di tornare a quei livelli di inefficienza, crisi e scandali.